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Stranger Things: il gioco – Retrogaming per smarthpone

Stranger Things

Recensione

L’attesissima seconda stagione di Stranger Things sta per arrivare e, nel mentre, Netflix ha reso disponibile su App Store e Google Play Stranger Things: il gioco, per permetterci di calarci, divertendoci, nell’atmosfera retrò caratteristica della serie.

L’applicazione è disponibile gratuitamente e non presenta la necessità di effettuare acquisti durante l’avventura o per sbloccare obiettivi. Stranger Things: il gioco si presenta come un GDR in 16-bit, che fa battere il cuore a quanti di noi sono cresciuti con i giochi di questo genere.

La vicenda si pone tra la prima e la seconda stagione e ci permette di rinfrescarci la memoria su quanto sta accadendo a Hawkins e sui personaggi, principali e secondari, che appaiono sullo schermo (ma, se avete bisogno di un ripasso più approfondito, lo trovate qui).

La nostra avventura inizia nei panni dello sceriffo Hopper: a Hawkins continua ad accadere qualcosa di strano,i gufi sono diventati improvvisamente aggressivi e molti cittadini hanno notato una strana e densa melma.

Hopper, quindi, inizia le sue indagini, che lo porteranno ad esplorare i luoghi principali della città e tutti gli anfratti dei boschi circostanti.

A disposizione abbiamo una vasta mappa, all’interno della quale potremo muoverci come vorremo: potremo esplorare, entrare negli edifici, parlare con i passanti. Nel corso del gioco avremo la possibilità di sbloccare altri personaggi giocabili, ciascuno con abilità peculiari.

Col progredire del gioco dovremo scegliere il personaggio più adatto per superare nemici o esplorare aree altrimenti inaccessibili.

Stranger Things

Sistema di gioco

Il sistema di gioco scelto per Stranger Things: il gioco sarà molto familiare per quanti sono cresciuti con i videogames anni ’80 e primi anni ’90 e si adatta molto bene ad un gioco pensato per essere utilizzato sullo smarthpone.

Le azioni possibili sono limitate allo stretto indispensabile: muoversi, interagire con l’ambiente, attaccare i nemici. Il tutto semplicemente toccando la porzione di schermo con cui vogliamo che il nostro personaggio reagisca.

La mappa sarà accessibile in ogni momento, semplicemente cliccando sull’icona relativa, così come l’equipaggiamento, dove potremo controllare gli oggetti che abbiamo con noi, la quantità di munizioni e a che punto siamo delle varie quest secondarie.

I comandi sono molto reattivi ed il sistema di enigmi per procedere nel gioco abbastanza intuitivo da essere accessibile a tutti ma, allo stesso tempo, sfidante, soprattutto in alcuni punti del percorso.

Anche se iniziamo l’avventura con Hopper, proseguendo nell’esplorazione potremo sbloccare altri personaggi: Lucas, Nancy, Mike, Will e Dustin potranno essere acquisiti superando, nell’ordine che indicherà il gioco stesso, 5 livelli. I livelli sono strutturati come dei dungeon, alla fine dei quali dovremo sconfiggere un boss finale.

Come dicevo prima, ogni personaggio ha abilità diverse, che ci saranno indispensabili per proseguire nel gioco ma anche per accedere ad aree segrete disseminate nella mappa o nei dungeon che abbiamo già superato. Per cambiare personaggio, è stato predisposto un apposito comando, che ci permette anche di selezionarne due e scambiarli rapidamente.

Ogni area di gioco già visitata, comunque, resterà accessibile anche dopo aver battuto il boss, per cui sarà sempre possibile tornare indietro ed esplorare ulteriormente.

I personaggi sbloccabili in totale sono 7: a quelli elencati prima si aggiungono Undici, che otterremo dopo aver collezionato 8 eggos (6 battendo i boss di fine dungeon e 2 da scovare nella mappa) e un personaggio ancora misterioso, che sarà disponibile dopo l’uscita della seconda stagione di Stranger Things.

Oltre alla storia principale, sono presenti anche delle side quest, che ci verranno commissionate dagli abitanti di Hawkins sparsi nella mappa. Oltre a questo, dovremo scovare dei nani da giardino che, una volta collezionati tutti, ci permetteranno di potenziare i nostri personaggi e 8 VHS: quando le avremo ottenute tutte, potremo guardare un esclusivo trailer della seconda stagione.

Valore aggiunto del gioco è la ricchezza di riferimenti e citazioni a film e opere di massa degli anni ’80: scoprirle tutte è un divertimento assicurato.

In conclusione

Stranger Things: il gioco fa esattamente il suo dovere, è un passatempo divertente e poco impegnativo, ideale per impiegare qualche ora di svago.

Il gioco è ben costruito e permette sia a neofiti che ad esperti di divertirsi. Sono presenti due modalità: quella classica, di difficoltà normale, e quella 1984, destinata agli esperti.

Nerdando in breve

Stranger Things: il gioco è un simpatico omaggio ai videogiochi 16-bit che ci permette di riempire i giorni che ci separano dalla seconda stagione della serie.

Nerdandometro: [usr 4.9]

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