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NBA 2K18 – Come migliorare di anno in anno

nba 2k18

Ogni appassionato di basket dovrebbe attendere con ansia settembre per giocare al nuovo capitolo di NBA 2K che, ogni anno, alza l’asticella della qualità verso vette inesplorate e sembra non volersi fermare.

Recensione

L’emozione che ho provato una volta fatto partire NBA 2K18 è enorme: ho giocato per molto tempo, da ragazzino, a pallacanestro e provo ancora piacere a guardare in TV questo sport (e anche nei palazzetti, se capita) e vedere una trasposizione videoludica così fedele non può che rendermi felice e soddisfatto.

Le prime ore di test le ho dedicate a semplici incontri offline ed online, per capire le nuove meccaniche di gioco ed analizzare i cambiamenti apportati tra il precedente capitolo e quello nuovo. Inutile dirvi che sono rimasto con la bava alla bocca, sembravo il mio gatto quando apro la scatoletta con il suo cibo preferito: pura magia. I giocatori, riprodotti fedelmente – tranne che per qualche sporadico caso, ma si tratta di nomi minori – ricalcano esattamente le movenze delle controparti reali; davvero, sembra di assistere ad una vera partita tanta è la cura che Visual Concepts ha posto nella realizzazione del suo nuovo titolo.

Un cambiamento che salta subito all’occhio riguarda la nuova modalità di tiro che, una volta premuto il tasto del pad corrispondente, fa apparire una barra sulla testa del cestista che si riempie, il tasto deve essere rilasciato nel momento in cui è piena, al fine di realizzare un tiro più o meno perfetto: ci si abitua dopo qualche partita ed è probabilmente più funzionale rispetto al passato.

La mia carriera

Anche quest’anno, c’è da perdere la testa dietro alle molteplici modalità di gioco che ci accompagneranno nel corso dell’anno che non differiscono troppo da quelle viste in precedenza tranne che per La mia Carriera che ha subito un cambiamento che l’ha fatta schizzare in testa alle mie preferenze, scalzando La mia Lega Online e La mia Squadra.

La Road to 99 quest’anno è un gioco nel gioco, una modalità spietata, faticosa ma tanto, tanto, tanto soddisfacente.
Una volta creato il mio giocatore che, grazie alla scansione effettuata mediante l’apposita app per smartphone, ha le mie stesse fattezze – e tutto ciò mi ha fatto gasare non poco – si prende possesso di DJ, un giocatore di basket che ha lasciato per qualche tempo lo sport per dedicarsi, con risultati non troppo esaltanti, alla musica. Il nostro DJ decide di tornare sul parquet e, dopo aver partecipato ad un torneo, solletica la curiosità di un osservatore della sua squadra che lo invita agli allenamenti con i “grandi” e, a questo punto, si entra in una città virtuale popolata di giocatori reali, che si allenano in palestra con ripetizioni sulla panca o a corpo libero compiute tramite minigiochi che aumentano le nostre statistiche: da 60 si potrà arrivare fino all’agognato 99 grazie agli esercizi, alle amichevoli ed alle partite. La carriera è da sempre la parte più intrigante di NBA 2K18 da sempre e, con questa novità estremamente social, viene portata ad un altro step.

NBA 2K18

Comparto tecnico

La realizzazione tecnica di NBA 2K18 è di alto, altissimo livello. Dal punto di vista grafico non c’è nulla da eccepire, si respira ad ogni partita il basket, quello vero. I giocatori, come affermavo all’inizio di questo articolo, sono ottimamente realizzati e la fisica ben riprodotta: la stazza conta molto, tanto nei blocchi, quanto nelle marcature e nei rimbalzi, quindi i cestisti più corpulenti saranno difficili da spostare rispetto a quelli più esili. Menzione d’onore alla cura nella riproduzione dei palazzetti e del pubblico che garantisce un’esperienza immersiva.

Il comparto sonoro non è da meno, con una telecronaca completissima, i rumori delle arene così realistici che fanno venire la pelle d’oca ed una tracklist sempre giusta (che comprende anche 1984 di Salmo, rapper sardo che ho imparato ad apprezzare nelle ultime settimane).

In conclusione

NBA 2K18 è il miglior titolo sportivo a cui ho avuto modo di giocare da sempre. Non è un’affermazione sparata lì senza pensarci, nessun videogioco è immersivo come questo.

Gli show di inizio gara, le interviste di metà e fine partita, gli spettacoli delle cheerleaders, il pubblico: tutto è stato realizzato per donarci un’esperienza totale che non avevo mai provato finora; se poi aggiungiamo le riproduzioni delle arene e dei giocatori ed un’ottima gestione della fisica non si può chiedere di meglio.

La modalità carriera è stata ulteriormente migliorata e gli appassionati dei gestionali e dei fantasy sport hanno pane per i propri denti grazie a La mia Lega (di cui ho parlato l’anno scorso in questo articolo) e a La mia Lega Online che mette a confronto appassionati di tutto il mondo.

Ce n’è per tutti i gusti, se amate il basket (ma anche se vi piace solo un minimo) non potete non avere NBA 2K18 in casa.

Compratelo, ora.

Nerdando in breve

NBA 2K18 è IL Basket portato su console e PC.

Nerdandometro: [usr 4.5]

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