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Maize – Un esperimento top-secret e campi di mais

Maize

Recensione

Per racimolare qualche soldino e allo stesso tempo essere in grado di frequentare l’università, d’estate lavoro in una fabbrica che si occupa di sementi; essendo addetta alla cernita passo 8 ore al giorno guardando pannocchie che passano su un rullo.

Questo significa che, come potete immaginare, arrivo a sognarmele la notte, e non sono affatto sogni belli. Quando ho visto il trailer di Maize, ho visto anche quello che ormai è il mio incubo peggiore: pannocchie. Parlanti. Potevo io quindi rinunciare a provare questo titolo? Ovviamente no.

Parola d’ordine: nonsense

Maize è incredibile. Già dalla descrizione presente negli store si capisce che non può che essere epico: “un’avventura in prima persona che parla di cosa succede quando due scienziati mal interpretano un memo del governo americano e creano del mais senziente“. Adoro il nonsense e l’ironia, e questo titolo ne è zeppo. Ho riso davvero tanto giocando, di gusto, e in un videogioco penso che non mi sia mai capitato. Addirittura in certi momenti il gioco arriva a prendere in giro se stesso, lanciando ad esempio frecciatine su come “casualmente” proprio dopo aver svolto delle determinate mansioni si sia aperto un passaggio che fino a poco prima era bloccato.

E il mais senziente non è assolutamente la cosa più ridicola del gioco, basti dire che ci ritroveremo ad avere come compagno di avventure un orso robotico di peluche russo e pieno d’odio, che passerà il tempo ad insultarci.

Che ne sai tu di un campo di… mais?

All’inizio del gioco ci ritroviamo sdraiati per terra in mezzo ad un campo di mais e, lentamente, ci alziamo. Per via dell’inquietante musica di sottofondo potremmo quasi pensare ad un gioco con sfumature horror, se non fosse che una delle prime cose che vediamo è un gruppetto di pannocchiette che se ne scappa via sulle proprie “gambe”.

Allora cominciamo a muoverci in questo campo attraverso dei corridoi tra il mais, ogni corridoio porta ad un luogo specifico. Per andare avanti fondamentalmente dobbiamo ritrovare vari oggetti sparsi nella mappa e usarli o combinarli insieme per svolgere determinate azioni; così facendo, dalla fattoria vicino a cui ci siamo svegliati, riusciremo ad accedere al laboratorio segreto che si trova nel sottosuolo, dove ci aspetteranno le pannocchie senzienti e anche il nostro simpatico amichetto di peluche che noi stessi dovremo assemblare.

Potremo conoscere le vicende riguardanti il gioco attraverso i vari documenti lasciati in giro per la mappa e ai post-it ricolmi di frecciatine e insulti che si lasciavano i due scienziati incaricati dell’esperimento, Bob e Ted.

Maize

Gameplay

Il gameplay è ridotto al minimo, si tratta solo di camminare e raccogliere gli oggetti che andremo ad usare per andare avanti nel gioco. Bisogna raccogliere qualsiasi oggetto possibile in quanto tutti prima o poi ci serviranno, spesso ci troveremo a provare ad usarli a caso visto che spesso la loro funzione non è affatto intuitiva. Come ad esempio riempire d’olio un lavandino per poterci infilare una mano guantata (sì, non mi sono sbagliata a scrivere) e riuscire a sfilarla appunto dal guanto perché ci serve nuda. Logico no?

Comunque ciò non rende affatto il gioco complicato, basta raccogliere tutti gli oggetti che troviamo e andare a tentativi, la difficoltà sta a volte nel fatto che qualche oggetto può sfuggire alla nostra vista e allora ci tocca ripercorrere il percorso svariate volte cercando di capire cosa abbiamo sbagliato.

Per guidarci nel gioco e renderlo meno dispersivo le aree che non ci sono utili in quel determinato momento del gioco ci vengono precluse bloccando i passaggi con delle pile di scatole arancioni.

Grafica

Ho apprezzato molto la grafica, colorata e con uno stile cartoon, i personaggi sono resi ancora più simpatici dalle fattezze ridicole e grottesche. Una piccola pecca grafica è il ritardo con cui si caricano le textures, cosa che comunque succede più che altro nei pochi caricamenti che dobbiamo affrontare durante l’avventura.

Sottotitoli e doppiaggio

Un grosso limite del gioco è la lingua: non solo è doppiato solo in inglese, ma anche i sottotitoli sono disponibili solo in quella lingua e quando il punto forte di un titolo sono i suoi dialoghi comici, è abbastanza limitante. Fortunatamente io lo capisco abbastanza bene, ma se non fosse stato così mi sarei persa la cosa più importante e molto probabilmente il gioco non mi sarebbe nemmeno piaciuto.

I doppiaggi però sono davvero ben fatti, gli svariati e marcati accenti dei personaggi accentuano ancora di più la loro ridicolezza e concorrono a farci divertire.

Se avete una buona conoscenza della lingua inglese, Maize è un’esperienza che vi consiglio vivamente: è estremamente originale e davvero divertente e queste sono delle caratteristiche assolutamente non scontate in un videogioco.

Nerdando in breve

Maize è un’avventura in prima persona disponibile su PlayStation 4, Xbox One e PC, basata sullo humor nonsense. Se amate questo genere di ironia, non potete perdervelo.

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