Appena messi gli occhi su questo boardgame, in occasione del Play! 2017 di Modena, ho avuto subito la sensazione che sarebbe stato un ottimo titolo per questa rubrica e grazie alla disponibilità di dV Giochi, ho potuto constatare che è proprio così.
Recensione
Lo scopo del gioco è quello di creare pile (livelli) di tessere sempre più alte, accatastando secondo regole ferree i numeri da 0 a 9 uno sull’altro.
Se apparentemente sembra facile, però, alla prova dei fatti il gioco è molto più complesso di quanto non sembri.
Le tessere, infatti, hanno forme geometriche stravaganti e per essere impilate è obbligatorio rispettare tre parametri: ogni tessera deve essere completamente appoggiata sulle altre (senza lasciare spazi vuoti), deve confinare con almeno un’altra tessera dello stesso livello e deve coprire almeno due tessere del livello sottostante.
Ovviamente a livello 0, quello del tavolo, il tutto è molto semplice, ma non appena si tenta di salire ecco che i pezzi fanno una fatica tremenda a rispettare tutte le regole di piazzamento. Come se non bastasse i numeri più alti, e che quindi valgono più punti, hanno forme ancor più bizzarre, per cui spesso si finisce col dover rinunciare ad un piazzamento favorevole perché impossibilitati a rispettare i criteri.
Infine i punti: ogni livello è un moltiplicatore per tessera. Per cui una tessera di valore nove, varrà zero al livello del tavolo, nove punti al primo livello, diciotto al secondo e così via.
Semplice? Solo in teoria: nelle mie partite di prova non sono mai riuscito a raggiungere il terzo livello e il punteggio massimo raggiunto non è arrivato nemmeno vicino a 50.
L’ordine di piazzamento delle tessere, infine, è casualmente estratto da un mazzo di 20 carte, uno per turno di gioco.
Da un punto di vista dell’intrattenimento, questo titolo può far storcere il naso agli adulti: in effetti non c’è alcuna interazione tra i giocatori che, de facto, si trovano tutti attorno ad un tavolo a giocare ad un complesso solitario (infatti è possibile giocarlo anche da soli); tuttavia è con i bambini che questo boardgame mostra tutto il suo fascino.
Adatto a ragazzi a partire dagli 8 anni, Level 9 ha la capacità di stimolare i processi logici basati sulla manipolazione tridimensionale astratta: un meccanismo mentale relativamente facile, per un adulto, ma che nei bambini richiede tempo e pazienza per essere acquisito e padroneggiato a dovere. Questo gioco aiuta proprio in questo senso e da un punto di vista didattico e propedeutico è semplicemente fantastico.
Gameplay
Il mio playtest ha coinvolto, come al solito, mia figlia di otto anni. La prima cosa da dire è che le regole sono state acquisite in un attimo e ci siamo potuti gettare subito a capofitto nel gioco. Son poi bastate un paio di mani perché iniziasse a padroneggiare le dinamiche e devo ammettere che la fantasia dei bambini dona loro una marcia in più. Non a caso ha vinto le prime partite senza grande sforzo, staccandomi di almeno dieci punti.
La rapidità dei turni, poi, fa sì che non ci siano mai tempi morti, cosa fondamentale per mantenere alta l’attenzione dei giocatori più giovani. Certo viene a mancare una qualsivoglia interazione, ma per i bambini questo aspetto non è tra quelli fondamentali. Anzi: il fatto di non dover attendere il proprio turno ma essere sempre attivi è sicuramente una scelta vincente.
Materiali
Per le tessere dei numeri si è optato per colori vivaci su di un cartone spesso; le tessere sono facilmente manipolabili e sufficientemente alte per essere impilate comodamente. Forse si sarebbe potuto osare qualche millimetro di più, ma tutto sommato si è trovato un giusto compromesso tra gioco e archiviazione dello stesso. A tal proposito ho apprezzato la disposizione, nella scatola, delle tessere che trovano posto direttamente negli alloggi a loro dedicati così che possano essere sia rimesse via agilmente, sia essere usate durante il gioco per tenerle in ordine: una vera ottimizzazione dello spazio.
Le venti carte riportanti l’ordine di piazzamento dei numeri sono particolarmente piccole, ma fanno egregiamente il loro lavoro, per cui posso dirmi sicuramente soddisfatto dalla qualità e dalla razionalità del packaging.
Considerazioni finali
Level 9 è stato una bella sorpresa: un rapido filler per adulti e ragazzi e un ottimo passatempo per i giocatori più giovani, capace di unire l’utile al dilettevole, il propedeutico all’intrattenimento.
Ringrazio dV Giochi per il materiale.
Nerdando in breve
Level 9 è il gioco ideale per i vostri figli, se avete voglia di intrattenerli in modo intelligente ed educativo.
Nerdandometro: [usr 3.0]
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