Tutti hanno sognato, almeno una volta nella vita, di diventare un cavaliere.
Proprio per materializzare questa fantasia, Brian Helgeland realizzò, nell’ormai lontano 2001, Il destino di un cavaliere.
Il film vede le vicende di William Thatcher (Heath Ledger) che, da semplice scudiero, si ritroverà con di fronte l’occasione giusta per realizzare il suo sogno: imbracciare le armi, “cambiare le proprie stelle” e diventare un cavaliere. Insieme ai compagni di una vita intraprenderà, quindi, un viaggio per cambiare il proprio destino, dettato dalle sue origini non nobili.
Pellicola decisamente originale, Il destino di un cavaliere riesce a fondere le ambientazioni tipicamente medievali (si parla del 1370) con contaminazioni assai moderne.
A partire dalle acconciature e dalle musiche, dichiaratamente prese dagli anni 70 (a cominciare dalla formidabile We will rock you, interpretata da Robbie Williams), i costumi, i balli e le dinamiche sono un perfetto connubio tra storia e modernità.
A condire il tutto ci sono le ottime prove attoriali.
Partendo dal protagonista, le interpretazioni danno vita a personaggi perfettamente realizzati e caratterizzati. Paul Bettany regala un indimenticabile (anche se improbabile) Geoffrey Chaucer e Rufus Sewell, con il suo Conte Adhemar e la sua faccia da schiaffi, è l’antagonista perfetto per un film del genere. Vanno poi necessariamente citati Mark Addy, il futuro re Robert Baratheon della saga Il Trono di Spade, ed il memorabile Alan Tudyk, senza dimenticare Shannyn Sossamon, che rivedremo poi nella serie Wayward Pines.
Un cast stellare, quindi, che contribuisce a rendere questo film una piccola perla, condita da amore, amicizia, tornei cavallereschi e duelli con la spada.
Se da piccoli sognavate di vivere avventure medievaleggianti, di conquistare dame e di battere in accaniti scontri il vostro rivale in arme, ma anche se vi sentite terribilmente nostalgici delle musiche anni 70 o semplicemente siete alla ricerca di un film diverso ed indimenticabile, dategli una chance e non ve ne pentirete di certo: la pellicola saprà conquistarvi, riuscendo a rimanervi in testa per parecchio tempo.