Dopo averne parlato nel lontano 2014, Ryse: Son of Rome torna a far capolino sulle nostre pagine grazie alla promozione Xbox One dei Games With Gold, che in aprile 2017 regalano un mese davvero ricco.
Ryse: Son of Rome è un piccolo gioiellino: piccolo perché dura davvero troppo poco, anche giocandolo due volte per sbloccare gli obiettivi di difficoltà; gioiellino perché a distanza di anni resta ancora una delle prove grafiche più sbalorditive apparse su One. Siamo di fronte ad uno di quei giochi da avere in catalogo allo scopo principale di far sbavare chi non possiede una Xbox One, perché le immagini del mare in tempesta, con la pioggia di frecce dei barbari e l’avanzata possente dei legionari verso la vittoria, è una di quelle emozioni che si stampano a fuoco nel cervello e vien da chiedersi perché, se la nostra console arriva a tanto, non viene sfruttata in questo modo da tutti i titoli più pretenziosi. Strepitosi non solo i paesaggi, ma anche l’animazione dei personaggi, i materiali, i costumi. Una festa per gli occhi.
Per quanto riguarda il gameplay, siamo di fronte ad un’avventura (con numerose imprecisioni storiche tipiche dell’impronta americana) che ci vede attraversare le più impervie regioni d’Europa durante l’incedere dell’Impero romano, per poi tornare nell’Urbe a difendere i confini sia dall’avanzata barbarica che dalle congiure interne. Il gioco si padroneggia in una manciata di minuti, perché a disposizione abbiamo davvero pochi comandi; l’evoluzione del personaggio attraverso dei livelli d’esperienza, oltretutto, non fa certo gridare al miracolo ed è fondamentalmente superflua.
Abbiamo anche un ricco comparto multiplayer, che si condensa in lotte all’ultimo sangue nel Colosseo. Esaltante all’inizio, tenente alla noia dopo qualche ora. Pregevole, ad ogni modo, per la ricostruzione storica delle battaglie che prendevano vita nel celebre anfiteatro romano.
Resta comunque uno spettacolo visivo che, soprattutto grazie alla promozione Games With Gold, merita sicuramente di essere giocato.