Videogames

The Franz Kafka Videogame – Dalla letteratura al videogioco!

Recensione

– Certo che è una situazione kafkiana…
– Ma, precisamente, questo Kafkian, chi è?

Di certo questa domanda, estrapolata da un famoso film di Aldo, Giovanni e Giacomo, non se l’è posta mif2000,  al secolo Denis Galanin, ragazzone russo di professione sviluppatore specializzato nella creazione di videogiochi ispirati alla letteratura.

La sua prima opera di qualche anno fa, chiamata “Hamlet or the Last Game without MMORPG Features, Shaders and Product Placement“, fu ben accolta da pubblico e critica ed era chiaramente dedicata all’opera di William Shakespeare; questa volta invece l’autore russo ci porta nella Praga di fine XIX secolo per conoscere un altro grandissimo autore letterario, quel Franz Kafka cui è dedicato il videogioco omonimo, chiamato appunto The Franz Kafka Videogame.

Trama e ispirazione

Si, non è certamente un’idea da poco quella di voler creare un videogioco dedicato alla vita e alle opere di uno scrittore complesso come Kafka.

Nel senso, come lo imposti? Su cosa lo basi?

Vi confesso una cosa: data la mia pignoleria e curiosità, prima di approcciare The Franz Kafka Videogame sono andato a riguardarmi vita, opere e poetica dello scrittore praghese proprio come uno studente dell’ultimo anno di liceo e non me ne sono affatto pentito.

In primis perché ogni tanto un bagno di cultura personale non fa affatto male e poi perché ammetto che ha cambiato la mia percezione di questo titolo come dalla notte al giorno: The Franz Kafka Videogame è letteralmente (ahahah, che battutona, ndr) infarcito di citazioni e rimandi al lavoro del boemo, che giocarci senza conoscere un minimo indispensabile di Kafka è come perdere l’80% delle intenzioni dell’autore.

Una signora piuttosto corpulenta entra nello studio di uno psicanalista e si sottopone ad una seduta di ipnosi per liberarsi da un problema che la affligge: non riesce a dormire bene a causa dei sogni che fa. Da qui parte la vicenda narrata nel gioco.

I personaggi, i luoghi, le vicende sono continue citazioni dei lavori di Kafka, seppur il filo logico che tiene insieme la storia narrata possa apparire a prima vista esile.

In realtà forse esile lo è davvero, perché prendendo proprio spunto dalle tematiche care all’autore, tutto ciò che appare sullo schermo ci apparirà decisamente surreale e sopra le righe: in poche parole, kafkiano.

Temi come l’alienazione, l’angoscia esistenziale, il misticismo, l’insofferenza per l’eccessiva e soffocante burocrazia sono certamente presenti all’interno del videogioco, seppur in tono più leggero rispetto a quanto possiamo leggere nelle opere letterarie kafkiane.

Parlavamo delle situazioni surreali, no?

Un gigantesco viaggio nell’inconscio? Il risultato di un viaggio nei sogni di una mente disturbata? La liberazione di fantasie nascoste tramite ipnosi? O semplicemente intelligenti pretesti per un colto e sfrenato citazionismo?

Ai posteri l’ardua sentenza. Io di certo non vi svelerò cosa vedrete nei “quadri” che compongono l’esperienza perché non voglio influenzarvi, ognuno ci vedrà ciò che la propria sensibilità gli suggerirà.

The Franz Kafka Videogame è così breve, che durerà quanto un sogno. Un sogno influenzato da tutte quelle tematiche e correnti che si svilupparono nel mondo dell’arte, della scienza e della letteratura dei primi decenni del XX secolo, come la psicanalisi e il surrealismo.

Gameplay

The Franz Kafka Videogame si presenta come un’avventura punta e clicca ma in realtà è un vero e proprio puzzle game.

Infatti le interazioni saranno limitate alla risoluzione di enigmi di diversa complessità su schermate fisse; in altrettante schermate fisse seguiremo l’evolversi della storia tramite (pochi) dialoghi e introduzioni scritte.

Di solito la risoluzione degli enigmi comporta l’interazione con gli elementi sullo schermo e ho molto apprezzato il fatto che ciascun enigma non sia mai uguale, nella logica e nella presentazione, nonché nell’interazione, al precedente.

Ci troveremo di fronte ad esempio, a plance da boardgame, lucchetti, orologi, scenografie da teatro, origami, financo scimmie giocattolo con la carica a molla. Vi ricordate, si, che vi parlavo di situazioni surreali? Quindi non stupitevi. Sappiate che di certo non vedrete due enigmi uguali.

Ecco un esempio di schermata degli enigmi.

Tali enigmi sono vari e piuttosto spiazzanti soprattutto all’inizio, poiché dovremo pensare in modo non convenzionale per capire come risolverli.

Il primo impatto non è affatto banale proprio per questo motivo, ma andando avanti entreremo pian piano nel meccanismo mentale necessario alla risoluzione e gli enigmi diverranno forse più semplici proprio perché avremo varcato la “soglia” del tipo di ragionamento da effettuare.

Durante la risoluzione degli enigmi sarà possibile utilizzare due aiuti, disponibili solo qualche minuto dopo aver acceduto alla schermata. Il primo aiuto sarà solitamente un’indicazione su come impostare il ragionamento, il secondo invece sarà molto più spinto e praticamente conterrà la soluzione dell’enigma.

Vi consiglio spassionatamente di usare questi indizi con estrema parsimonia perché il gioco è molto breve e vi rovinerà tutto la sfida alla base del titolo.

Dalla brevità e dal fatto che gli enigmi possono essere risolti in un’unica maniera, ne consegue che la rigiocabilità è pressoché nulla (se non per sbloccare due achievement opposti che richiedono forzatamente due run).

Grafica e sonoro

La presentazione audio visiva del titolo è a mio avviso eccellente.

La parte grafica consta di disegni bidimensionali dallo stile cartoonesco molto azzeccato, corroborati da una delicata colorazione che immerge immediatamente in un mondo onirico e surreale da primi anni del XX secolo.

La colonna sonora è molto gradevole, ricordando anch’essa la musica d’inizio ‘900: il valzer che si può ascoltare nel menu principale, ad esempio, è davvero gradevole da ascoltare anche in modo autonomo rispetto al videogioco.

Citazioni (SPOILER)

Sia chiaro, questo paragrafo rappresenta uno spoiler, perché volevo presentarvi un elenco di citazioni che sono riuscito ad identificare giocando.

Se vi interessa solamente il mio parere sul gioco, saltatelo a pié pari.

  • La bottiglia di  liquore “Der Geier” del 1920 si riferisce al titolo della novella “L’avvoltoio” del 1920
  • Il viaggio negli USA compiuto dal protagonista è riferito al romanzo incompiuto “America“.
  • Il fuochista della nave è una citazione del fuochista che compare sulla nave nel romanzo “America”.
  • Il protagonista dell’ultima parte è Gregor Samsa in forma di gigantesco insetto, come nel racconto “La metamorfosi“.
  • K. è un riferimento al protagonista del romanzo incompiuto “Il Castello“, così come la scena del palombaro burocrate, citazione della tematica dell’alienazione e della frustrazione dell’uomo moderno schiacciato dal sistema.
  • K. potrebbe essere anche riferito al protagonista del romanzo “Il processo“. Anche in questo romanzo compare la tematica dell’incomprensibilità dei processi burocratici e giudiziari.
  • Felice Bauer era il nome della fidanzata di Kafka.
  • L’asteroide 916 America è una doppia citazione intrecciata: sicuramente si riferisce al romanzo “America” e al racconto “Il fochista” ma forse allude anche al fatto che allo stesso Kafka è dedicato un asteroide del Sistema Solare, il 3412 Kafka.

Queste sono quelle che io sono riuscito a notare. Vi invitiamo a citare le vostre!

Conclusione

The Franz Kafka Videogame è un curioso puzzle game, breve come un sogno ma intrigante per la sfida di voler far conoscere un mito letterario come Kafka tramite il mezzo videoludico.

Di certo chi vorrà affrontarlo rimarrà incuriosito dalle tematiche e sarà spinto ad approfondire la conoscenza dello scrittore boemo.

D’altro canto bisogna sottolineare come l’estrema brevità del titolo (per completarlo ci ho messo circa due ore) e la peculiarità dell’essere puzzle game potrà non attrarre tutti.

The Franz Kafka Videogame è stato sviluppato dal solo mif2000, pubblicato da Daedalic Entertainment ed è disponibile per PC e iOS.


Nerdando in breve

 Un puzzle game intrigante, brevissimo, notevole dal punto di vista audiovisivo ma non per tutti, ispirato alle opere e alla vita di uno dei più grandi scrittori del XX secolo. Merita sicuramente uno sguardo.

Trailer

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