Molti di noi (soprattutto i più grandicelli) sono cresciuti sfogliando gli albi di Topolino e, tra i molti personaggi, ricorderanno il supereroe Disney per antonomasia: Paperinik.
Certo, si trattava di un giustiziere mascherato piuttosto attempato, fermo più o meno agli anni ’60 e troppo arretrato per piacere alla nuova generazione di lettori. Questo è stato vero, però, solamente fino al 1996, anno in cui Paolo Cavaglione ed Ezio Sisto hanno dato vita a PKNA – Paperinik New Adventures.
PKNA altro non era che un reboot ante litteram dell’eroe mascherato: una testata autonoma all’interno della quale riscrivere completamente non solo le origini del personaggio, ma anche il mondo in cui esso si muove e le avventure che vive. Naturalmente, tutto è stato aggiornato al nuovo millennio e, soprattutto, PiKappa (come Paperinik è rapidamente diventato tra i lettori della nuova serie a fumetti) è stato introdotto in un’ambientazione fantascientifica, con tanto di alieni e Guardiani della Galassia. Ed è stato un successo senza paragoni.
Partita come bimestrale e rapidamente diventata mensile per via dell’enorme successo riscosso, la testata ha accompagnato la mia adolescenza, diventando per me un appuntamento imprescindibile. Il restyling cui è stato sottoposto PiKappa ha saputo avvicinarlo alla generazione di cui faccio parte, quella cresciuta a pane e supereroi Marvel, senza però rinunciare all’essenza del personaggio, caratterizzato da una grande ironia anche nelle situazioni più difficili. I nuovi personaggi, freschi e ben caratterizzati (i miei preferiti? Sicuramente Uno e Xadhoom) e l’elemento “spaziale” hanno fatto il resto.
La storia in breve è piuttosto semplice: in una Paperopoli più metropolitana di quanto siamo abituati a vedere sulle pagine di Topolino, Paperone acquista il la Ducklair Tower, grattacielo di 150 piani costruito dal miliardario Everett Ducklair, misteriosamente scomparso. Paperino, naturalmente, accetta il ruolo di custode della struttura per sfuggire agli immancabili debiti e si accorge così dell’esistenza di un 151° piano, di cui nessuno è a conoscenza. Decide così di indagare attraverso il suo alias Paperinik. Introdottosi nel piano segreto, fa la conoscenza di Uno, sofisticatissima intelligenza artificiale che gli rivela l’esistenza di una minaccia aliena, costituita dai malvagi Evroniani. Uno fornisce inoltre a PiKappa una serie di nuove ed avveniristiche attrezzature, progettate dallo stesso Everett Ducklair: ha inizio l’avventura.
La serie ha avuto due seguiti a fumetti ed è stata poi raccolta in un Omnibus: se non l’avete letta all’epoca, vi consiglio di recuperarla!