Interviste

Due chiacchiere con: Nekucciola (Panna Cotta, Strega di Picche)

Nekucciola

Nel ricchissimo buffet messo in campo dal Cartoomics 2017, non mi son fatto mancare l’occasione di incontrare la talentuosa Giulia Zucca, in arte Nekucciola. L’ho quindi raggiunta allo stand di Mangasenpai e l’ho rapita alle attenzioni dei suoi fan. Ecco cosa mi ha raccontato.

Maurizio: Ciao Nekucciola. Benvenuta su Nerdando.com.
Iniziamo: dicci chi sei e perché ti trovi qui.

Nekucciola: Allora mi chiamo Giulia Zucca, in arte Nekucciola come mi conoscono su Facebook e YouTube. Mi sono sempre occupata di disegno: ho iniziato facendo il liceo artistico come tutti, poi sono andata all’Accademia di Belle Arti e da lì come autodidatta ho iniziato con il manga per poi spostarmi sul fumetto occidentale.

Maurizio: Il passaggio tra “mi piace disegnare” e “è il mio lavoro”.
Nekucciola: Quando disegni tutto il giorno e dici “trasformiamolo in qualcosa con cui vivere”.

Maurizio: Le sceneggiature sono tue o hai un autore?
Nekucciola: No, tutto quello che faccio è di mia ispirazione. Le storie mi vengono piuttosto naturali.

Maurizio: Genere preferito?
Nekucciola: Umoristico, fantasy ed erotico. Ma sempre legato all’umorismo, leggero.

Maurizio: Hai impressione che questa corrente dell’umorismo erotico stia andando di moda in questo periodo?
Nekucciola: Sì, l’ho notato. Avevo paura con la Strega di Picche che la gente si stupisse troppo per il mio passaggio da una cosa soft ad una erotica. Io ho sempre fatto fumetti romantici, sul classico. Poi siccome a me piace ridere anche su argomenti sdoganati, ho notato che molti stanno uscendo da questo bozzolo, da questo tabù… anche in fiera la gente viene a dirmi “ah-ah, viene a bombarsi l’elfo scuro!” (la Strega – N.d.R.)

Maurizio: Il fatto che questo genere sia portato avanti principalmente da giovani autrici femminili è un caso?
Nekucciola: Mi ha stupito: io vengo da una generazione in cui appena compare l’umorismo erotico ecco che arriva la battuta “ah, tu disegni porno!”; invece non mi è mai successo che mi dicessero una cosa del genere sul mio lavoro, anzi: mi chiedono di portare avanti il progetto, perché diverte. Pensavo inoltre che fosse un genere legato al mondo maschile, ma mi rendo conto che le donne stanno uscendo da questo schema. Alla fine ci sono più lettrici che lettori.

Maurizio: Secondo te perché?
Nekucciola: Lo vedo con quello che sto facendo con la Strega, in cui è lei il personaggio “arrapato” della situazione: le ragazze si sentono protette da queste figura dominante.

Maurizio: Secondo te gli uomini sono spaventati dalla donna sicura di sé, emancipata, che sa cosa vuole e non lo nasconde?
Nekucciola: In questo decennio no: anzi, il fatto che la donna sia agente attivo crea complicità nel rapporto uomo-donna.

Maurizio: Il lavoro di voi autrici, secondo te, sta aiutando a traghettarci nel nuovo millennio?
Nekucciola: Io penso che ogni generazione di fumettisti dia qualcosa, anche se minima, anche se a volte non se ne rende conto. Questa cosa di andare verso un umorismo leggero, che non scatena disagio nel leggere certe cose, ti fa capire che qualcosa è profondamente cambiato. Se lo avessi fatto dieci anni fa lo avrebbero etichettato come genere porno. Invece ora è molto divertente riderci sopra.

La dedica di Nekucciola

Maurizio: Prossimi progetti?
Nekucciola: Panna Cotta 3, che conclude questa serie shojo; sempre Panna Cotta con un albo a colori in chiave fantasy romantico e poi la Strega. Ci sarebbe un altro progetto recentissimo che si chiama Clelia Bed and Breakfast: Clelia B&B.

Maurizio: Raccontacelo.
Nekucciola: Io parto scrivendo la sceneggiatura di un progetto, raccolgo idee e storie. Mentre scrivevo sia la Strega che Panna Cotta, iniziava dentro di me a germogliare un’altra storia: io cerco sempre di unire le mie passioni al fumetto, come la cucina per Panna Cotta e il fantasy per la Strega di Picche. Con Clelia B&B c’è la mia passione di viaggiare e recensire gli alberghi in cui vado. Ad esempio, mi sarebbe sempre piaciuto gestire un bed & breakfast, cosa che nessuno sa… Ad ogni modo l’idea è quella di legare il viaggio alle leggende. Ma di che tipo? Leggende del tipo meno conosciuto: creature della cultura maya, o di quella nordica. Mi piaceva l’idea del fondere cose diverse tra loro: il fantasy dopo tutto non è il fondere culture diverse per crearne una nuova?

Maurizio: Come si uniscono leggende e B&B?
Nekucciola: Praticamente abbiamo questa ragazza, Clelia, che vuol diventare indipendente e così decide di comprare questo cottage in riva al lago che nessuno vuole perché ci sono forze di tipo soprannaturale che non consentono a nessuno di viverci o creare un ambiente lavorativo. Da qui poi nasce tutto, ma per ora non dico altro perché non è ancora definito.

Maurizio: Quando lo vedremo?
Nekucciola: Penso dopo la Strega.

Maurizio: Grazie mille per il tuo tempo Giulia.
Nekucciola: Grazie a voi!

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