Io amo il fantasy. Forse anche più della fantascienza: lo adoro in modo viscerale, al punto che sono stato capace di giocare ad AD&D per 15 anni di seguito con un totale di due personaggi.
Mi è anche piaciuto quell’obbrobrio cinematografico di Dungeons & Dragons con Jeremy Irons.
Ho giocato a qualsiasi videogioco fantasy su cui ho potuto mettere le mani: sono cresciuto con Dungeon Master e ho passato l’adolescenza con Eye of the Beholder. Ho amato e affrontato tutto!
O meglio: quasi. Dark Souls mi ha battuto. Senza appello. Ci ho provato, giuro… ma ha vinto lui. Con il terzo mostro per essere precisi. No, non il terzo boss… proprio il terzo mostriciattolo.
Poi ho scoperto Lords of the Fallen: lì c’era tutto, grafica strepitosa, avventura profonda, combat system intrigante e difficoltà (a detta di tutti) nettamente inferiore alla serie Dark Souls.
Mi ci sono buttato, ed ecco l’impatto che ha avuto sulla mia già fragile psiche:
1. Le armature! I mostri! L’ambiente! SI VEDE RESPIRARE! ODDIO: è tutto BELLISSIMO!
2. Ops sono morto… forse l’ho presa un po’ troppo alla Skyrim?
3. Ah, ma non è un boss? Mi ha già ammazzato 3 volte!
4. Ok, ecco il primo boss… grosso è grosso, ma adesso lo tiro giù.
5. E vabbé: non è possibile! Mi ha già ammazzato 20 volte! Ma come diavolo fanno a dire che non è difficile!!! Mollo tutto!
6. Ok, sono passate 3 settimane, posso riprovarci.
7. Bene, altre due settimane di pausa, ora ce la faccio: ne sono sicuro!
8. Ah, ma… ma… ODDIO QUANTO È FIGO STO GIOCO!
9. Aaaaah! MORE! MORE! I WANNA MOREEEEEEEEEEE!
Quando esce il seguito?