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Aquarius: the age of Duchovny

Lo sapete tutti, in questi giorni è in onda su Fox la nuova stagione di X-Files, con immensa gioia di tutti i fan di vecchia data, che rimpiangevano da anni le avventure di Mulder e Scully e speravano ardentemente di vederli tornare a indagare sul piccolo schermo.
Protagonista della serie è David Duchovny, versatile attore affermatosi proprio per il ruolo dell’Agente Speciale Mulder che, di recente, era tornato in tv nel ruolo di un altro detective, piuttosto differente dal personaggio che lo ha reso famoso, nella serie Aquarius, creata da John McNamara per NBC.
Ho pensato, quindi, di approfittare di questo momento revival per parlarvi di quest’ultima serie, che ho guardato nel corso dell’autunno su Sky Atlantic e che, se non l’avete ancora vista, merita di essere recuperata.

Aquarius è ambientata nel 1967 e ripercorre la storia della “family” di Charles Manson nel periodo precedente ai barbari omicidi di cui il gruppo si macchiò (ricordiamo il plateale assassinio di Sharon Tate perpetrato nel 1969) e dal punto di vista di una coppia di detective che si trovano ad indagare sul sinistro assembramento di persone radunatesi intorno alla carismatica figura dello stesso Manson.
David Duchovny è Sam Hodiak, detective di polizia con un passato da veterano di guerra e un problema con l’alcool, una ex moglie e un figlio al fronte. Una sua fiamma di gioventù, ormai sposata da anni ad un famoso avvocato, lo contatta per aiutarla a ritrovare la propria figlia, Emma, misteriosamente scomparsa nel nulla. Con l’aiuto del detective sotto copertura Brian Shafe, Hodiak scopre che la ragazza non è stata rapita ma si è allontanata di sua volontà, affascinata e sedotta dal carisma di Charles Manson, per entrare a far parte della sua “family”. A partire da questo evento, la serie si dipana su due linee narrative parallele: da una parte la vita e le indagini di Hodiak, dall’altra viene approfondita la figura di Charles Manson e vengono mostrate, in chiave romanzata, le vicende che hanno contraddistinto il primo periodo del gruppo di persone da lui radunate. Le strade dei due personaggi, comunque, sono destinate ad incrociarsi e i due antagonisti finiranno con lo scontrarsi.

Personalmente ho molto apprezzato Aquarius: serie godibile e ben fatta, incentrata sulla figura di David Duchovny, com’era prevedibile, la cui recitazione è però sorertta da dei comprimari decisamente all’altezza (su tutti un Gethin Anthony, che molti riconosceranno come il Renly Baratheon de Il Trono di Spade, che dà vita ad un perfetto e lucidamente folle Charles Manson). Oltre che per l’interpretazione dei protagonisti, Aquarius si caratterizza per una fotografia di grande livello e per la scelta di musiche perfette, in puro stile “Hippie Life”. Ci si sente immersi nell’atmosfera degli anni ’70, pur non avendoli vissuti, e la narrazione scorre spedita, attraverso indagini di vario tipo ma che toccano comunque i temi sociali fondamentali dell’epoca. Già rinnovata per una seconda stagione, vi consiglio di recuperarla: ne vale la pena!

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