Io, diversamente nerd, ho incontrato in un faccia a faccia il diversamente vulcanico Luca “Sulfureo” Bonora.
Giudice del concorso Gioco dell’anno, giornalista di professione e autore di un (non) blog chiamato Viaggiare per gioco, ex-improvvisatore teatrale, amante dei boardgame, comparsa fissa di innumerevoli murder party e detentore di uno dei 7 carri armati d’oro (premio che solo il Risiko! Club di Milano dà ai suoi giocatori che raggiungono le 100 vittorie in tornei) di Risiko!, Luca accetta il mio invito sul divano delle interviste per raccontarci un po’ di lui.
Occorre precisare che conosco personalmente Luca dall’ormai lontano 2004 ed è grazie a lui che ho abbandonato Scarabeo e Monopoli, iniziando ad apprezzare e amare quel che l’etichetta “gioco di comitato” a stento riesce a racchiudere: da Carcassonne a Ticket to Ride, da OnStage! ai Murder Party, Luca è noto per la capacità innata nell’introdurre neofiti a questo genere di giochi; con pazienza infinita e senza stancarsi mai di ripetere le regole, ha la capacità di far sembrare semplici anche giochi complessi e articolati come Puerto Rico e Il Trono di Spade.
L’occasione di questo incontro è l’elezione di Colt Express a Gioco dell’anno, ideato da Christophe Raimbault, prodotto da Ludonaute ed edito da Asterion Press per l’Italia. Per chi non lo sapesse, il Gioco dell’anno è una competizione dove nove giudici (tra cui appunto Luca) cercano di capire quali dei giochi in gara meriti il titolo di migliore boardgame, ma di questo e molto altro parliamo nel nostro faccia a faccia in cui, ad un giudice e boardgamer, abbiamo contrapposto un videogamer incallito.