Age of War è un gioco di dadi, semplicissimo nelle sue regole, rapido e dall’elevato grado di coinvolgimento e divertimento da parte dei giocatori. Edito dalla Giochi Uniti, pensato da 2 a 6 giocatori, Age of War è ambientato nel Giappone feudale, e la “trama” dietro i lanci di dadi è basata sul tentativo di conquista dei castelli giapponesi. Tutti quanti realmente esistiti, sono divisi per clan, facilmente intuibili dal colore delle carte che li rappresentano. Perché dividere i castelli a seconda dei clan? Facile: se conquisteremo l’intero clan, guadagneremo più punti ma soprattutto nessuno ce li potrà più rubare, cosa che invece può succedere in qualsiasi momento nel caso in cui non avremo tutto il clan dalla nostra parte.
Come si gioca ad Age of War? Lanciando dadi (momento Capitan Ovvio, chiedo scusa)! Su ogni castello sono riportate diverse linee orizzontali, ed ognuna rappresenta ciò che dovremo ottenere con un singolo lancio. Per “complicare” le cose, dovrete usare tutti i dadi con la stessa faccia per ogni linea che vorrete riempire: se ad esempio la linea richiede 2 cavalli ma voi ne avete tirati 3, dovrete usarli tutti e 3, avendo quindi un dado in meno per il lancio per la conquista della linea successiva. I dadi sono d6 originali, le facce sono “Daimyo”, “Arco”, “Cavallo”, e infine da 1-2-3 “Spade”. Sostanzialmente ogni faccia rappresenta un’unità militare, e quindi è come dover dispiegare un determinato numero di unità per la conquista del castello. Infine, per conquistare un castello già preso da un avversario, sarà necessario, sempre con un lancio, tirare un Daimyo extra, come indicato su ogni carta da un quadrato evidenziato in rosso. Se, come capita spesso, fallirete il lancio, dovrete sacrificare un dado per un nuovo lancio, mentre nel caso contrario non dovrete scartare nulla per il rilancio. Facile, no?
Dato che Age of War è snello e veloce, vi allego il mio video di unboxing/recensione, che vi aiuterà a capire meglio le meccaniche di base e a vedere cosa c’è nella scatola e come girano i dadi, perché spesso è meglio vedere il gioco all’opera che leggere mille parole. 🙂
Menzione d’onore: Giocando ad Age of War ci si fomenta tantissimo, e diverse sono le strategie di approccio. C’è chi cerca di fare psicologia inversa (“Non mi uscirà mai un doppio cavallo…” -> Cavallo doppio e conseguente conquista di clan) e chi invece va sul sicuro (“Figurati se non mi esce un Arco lanciando 5 dadi…” “Figurati se non mi esce un Arco lanciandone 4…” “3…” “2…” “1…” “Passo.”). La vita è questione di scelte, si sa.