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Titanfall 2 – La dura vita del pilota

Titanfall 2

Recensione

Mi pare doveroso iniziare questo articolo con una confessione: non sono un grande fan dei titoli FPS.

Questo non vuol dire che non ne abbia mai giocato uno, anzi li ho giocati sin da quando erano degli infanti. Wolfenstein 3D, Doom, Quake, Medal of Honor, Call of Duty 2 e Half-Life hanno fatto parte della mia formazione come videogiocatore e sono stati protagonisti di innumerevoli LAN party. Quello che veramente non riesco a mandare giù dell’ultima generazione degli sparatutto è l’estrema frenesia che li contraddistingue soprattutto nelle modalità multiplayer, che vanno ben oltre i miei riflessi e la mia mira da giocatore attempato. Titanfall 2 è finalmente riuscito nell’ardua impresa di farmi ricredere, coinvolgendomi ed appassionandomi come non accadeva da molto, troppo tempo.

La campagna

La mancanza di una vera e propria modalità single player era il maggior punto debole del primo episodio di Titanfall, Respawn Entertainment ha risposto introducendo una campagna che, seppur non vada oltre le 10 ore di gioco, non è un semplice contentino per gli utenti. Ho vissuto la storia del fuciliere Jack Cooper, un soldato volontario della Milizia che sta studiando per diventare pilota, e del suo Titan classe Vanguard BT-7274, una storia che non narra esclusivamente la guerra contro la malvagia corporazione IMC e si concentra sul rapporto di amicizia che si instaura tra i due. Una buona connessione neurale col pilota permette al Titan, dotato di un’avanzatissima intelligenza artificiale, di aumentare la propria efficienza ed essere un’arma letale sul campo di battaglia, così i due spesso si scambiano battute degne dei migliori buddy movies che vengono ovviamente male interpretate dalla fredda logica dell’intelligenza robotica. Sulla trama non mi spingerò oltre per evitare qualsiasi tipo di spoiler, ma sappiate che rimarrete incollati allo schermo fin quando non l’avrete portata a termine. Se parlo di questa modalità come se stessi descrivendo un film è semplicemente perché tutto nella campagna sembra studiato e realizzato per catapultare il giocatore all’interno di un action movie: molte sequenze di gioco hanno scenografie ed inquadrature dal taglio fortemente cinematografico e spesso mi sono ritrovato a muovermi all’interno di scene che mi hanno lasciato letteralmente a bocca aperta.

Pilota vs Titan

Sin dal filmato introduttivo i piloti vengono definiti come entità al di sopra del semplice soldato grazie al loro addestramento speciale e ad un equipaggiamento oltre la media. Un tutorial semplice ed esaustivo spiega le basi del combattimento armato, vero e proprio core del gameplay, e come sfruttare l’incredibile mobilità del pilota grazie a scatti, corse sui muri e doppi salti. La parte action e platform non è meramente estetica ma va di pari passo con quella più classica dello sparatutto specialmente nella campagna, dove la difficoltà dei puzzle da risolvere con salti ed acrobazie durante le sparatorie cresce in modo costante e graduale. Gli ampi spazi a disposizione del giocatore lasciano quasi sempre un grande libertà nello scegliere come approcciare i diversi combattimenti: in molte situazioni, data la mia scarsa vena con i mirini, mi sono divertito a buttarmi nella mischia usando l’invisibilità ed i salti per cogliere i nemici di sorpresa ed eliminarli in corpo a corpo piuttosto che affrontare uno scontro armato frontale in stile Rambo. Ne risulta un’esperienza di gioco dal ritmo molto serrato che non sfocia mai in situazioni frenetiche o ansiose, il senso di libertà che si prova nell’esplorare le diverse zone e nell’affrontare i combattimenti come meglio si preferisce è davvero gratificante: ragazzi, essere un pilota è una gran figata!

Il combattimento con i Titan, per cui avevo grandi aspettative, seppur altamente spettacolare non è stato grandioso come l’avevo dipinto nei miei pensieri. Per loro natura i mecha pesantemente armati e corazzati non corrono o saltano sui muri e la loro unica tattica in combattimento è la distruzione totale. La differenza rispetto ai momenti di gioco in cui è il pilota ad essere protagonista è molto marcata e spesso mi sono sentito, come vuole anche la logica, molto più impacciato e macchinoso, costretto a muovermi in avanti e far saltare in aria qualsiasi ostacolo. Questo aspetto pesa moltissimo sui boss fight, che alla lunga diventano ripetitivi in una continua sequenza di schivata ed attacco fin quando il Titan nemico non va al tappeto. L’unico accenno di libertà e personalizzazione sta nella scelta dell’arma del Titan, che può essere cambiata in qualsiasi momento, e con essa cambia anche il set di abilità del mecha permettendo al giocatore di adattarsi e cambiare strategia mentre la battaglia infuria.

Titanfall 2 multiplayer

Il multiplayer

Titanfall 2, come imposto dal mercato dei titoli FPS, è fortemente focalizzato sul multiplayer ed offre un’ampia scelta di modalità, tra loro molto diverse. Si va dal classico e caciarone Tutti contro tutti, che sta perdendo mordente ed è probabilmente un tipo di partita ormai sorpassato, fino a modalità più tattiche ed adatte a giocatori esperti come Caccia alle taglie e Logoramento. Anche nei match con più giocatori il ritmo dell’azione è sempre serrato, salti e corse sui muri diventano molto meno importanti, ma sono utilissimi per raggiungere velocemente il cuore gli avversari o sfuggire a situazioni di pericolo. Il combattimento con i Titan è stato molto bilanciato rispetto al predecessore, la richiesta di Titanfall non segue più un timer ma va guadagnata sul campo grazie alle uccisioni ed alla conquista di obiettivi, non c’è però da preoccuparsi: in tutte le partite fatte, anche quelle con scarsissimi risultati, non sono mai rimasto senza la possibilità di pilotare il mio mecha. La longevità dei Titan è stata pesantemente rivista: senza lo scudo che si rigenera nel tempo hanno perso la loro semi-immortalità e possono essere facilmente abbattuti da gruppi di piloti ben organizzati.

Le possibilità di personalizzazione del pilota sono pressoché infinite, ma vanno sbloccate grazie ad un sistema di punti esperienza accumulati ad ogni partita che permettono di salire di livello e ottenere nuove armi, accessori e talenti. La personalizzazione dei Titan è invece più limitata, le armi e le abilità a disposizione dipendono dal modello scelto ed è possibile modificare solo i talenti e l’aspetto del proprio mecha, in questo modo sono immediatamente riconoscibili in battaglia e si può scegliere la tattica migliore per affrontarli, nessuno correrebbe incontro ad un Ronin ed alla sua letale katana.

Gli sforzi profusi da Respawn Entertainment per sviluppare e migliorare il concept originale hanno avuto risultati eccezionali. Titanfall 2 è un titolo solido sotto ogni punto di vista, capace di offrire una campagna spettacolare ed un multiplayer variegato e parecchio competitivo. Il gameplay ibrido tra sparatutto ed action platform è molto coinvolgente e funziona bene sia nella campagna che nelle partite multiplayer, risultando fondamentale per un’esperienza di gioco appagante ed incredibilmente divertente.

Nerdando in breve

In Titanfall 2 ci sono supersoldati, mecha, una campagna avvincente ed un multiplayer ricco e competitivo, si può forse chiedere di meglio?

Trailer

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