Buona parte della redazione di Nerdando.com è stata presente alla due giorni della seconda edizione del Pescara Comix 2015, che si è svolta sabato 18 aprile e domenica 19 aprile 2015: quali emozioni abbiamo provato?
Clack: Dopo due intensissimi giorni di Pescara Comix & Games è arrivato il momento di tirare le somme. Cosa mi aspettavo? Nonostante avessi cercato di tenere basse le aspettative (si tratta pur sempre di un evento alla sua seconda edizione), devo ammettere che ero in fibrillazione: il fatto che, per una volta, avrei “giocato in casa” mi aveva mandata su di giri, convinta che, in questo modo, avrei potuto apprezzare maggiormente la fiera e aveva fatto lievitare il mio hype più di quanto avrei voluto nelle mie intenzioni iniziali.
Il Pescara Comix & Games, però, è stato all’altezza e non mi ha delusa. Innanzitutto mi è sembrata vincente la scelta di ospitare la fiera in una location inusuale come la galleria di un centro commerciale. È stata una mossa intelligente, perché ha dato visibilità al festival anche presso un pubblico di non appassionati che, così, hanno potuto avvicinarsi ad un mondo per loro nuovo e sconosciuto e, magari, apprezzarlo. Come ricordavo prima, l’evento è alla sua seconda edizione e, per forza di cose, l’offerta è ancora “limitata”: gli stand non sono moltissimi e, per girare approfonditamente la fiera, è sufficiente un pomeriggio. Nonostante questo, ho potuto apprezzare l’allestimento curato e preciso e l’offerta abbastanza varia dei prodotti. In particolare, mi è piaciuto lo stand realizzato da Games Academy Pescara in collaborazione con la Scuola Internazionale di Comix di Pescara dove, volendo, era possibile incontrare gli autori e richiedere un disegno con dedica. Mi è piaciuta molto, inoltre, la scelta di inserire anche espositori più piccoli e meno conosciuti, spingendo così l’homemade, dedicato al genere comix naturalmente, di casa nostra. Per quanto riguarda gli eventi, sono stati concentrati principalmente nella giornata di sabato, lasciando, così, la domenica per la gara di cosplay. Delle conferenze proposte ho apprezzato la varietà dei temi, un po’ meno la pubblicizzazione e l’organizzazione in generale: i relatori non erano stati inseriti preventivamente in cartellone e si è creata facilmente un po’ di confusione nella gestione del tutto. Un aspetto, questo, sicuramente dovuto alla giovane età della fiera e che, sono sicura, verrà migliorato ed incrementato nelle future edizioni. Nota di merito, tra gli eventi, per la conferenza “The Killing Talk”, una chiacchierata, tenutasi nella suggestiva location di una sala cinematografica, tra Emanuel Simeoni, Francesco Sanseverino e Claudio Di Biagio e il concerto di Cristina D’Avena, beniamina della mia infanzia.
Falloppa: Due giornate molto piacevoli: posso tranquillamente descrivere così il weekend passato al Pescara Comix & Games. Rimanere gran parte del tempo fisso alla postazione Games Academy Pescara, dove siamo stati ospitati, probabilmente mi ha fatto comprendere pienamente solo parte del microcosmo che formava la manifestazione, ma nei pochi giri fatti, credo di essermi comunque potuto fare una buona idea di ciò che ci circondava ed è stato molto interessante, per una volta, vivere un evento del genere dall’altro lato degli stand. Dal punto di vista delle presenze, credo che il maggior successo si possa attribuire alla parte di “mercato” del Pescara Comix, con la presenza di importanti realtà locali del settore e stand ufficiali di editori quali Shockdom, J-Pop, GP Manga e Edizioni BD. Quello che invece, a mio avviso, potrebbe e meriterebbe di essere potenziato è la parte dei panel (nonostante si sia fatto molto per una manifestazione che si trova soltanto alla seconda edizione e deve quindi guadagnarsi ancora l’appeal necessario per aumentare il numero di autori e relatori presenti), anche se sentire Cristina D’Avena cantare le canzoni della nostra infanzia è sempre una grande emozione; inoltre l’area games avrebbe potuto ricevere maggiore spazio e attenzione, soprattutto la parte dedicata ai boardgames. Credo, ad ogni modo, che l’organizzazione nel suo complesso sia stata buona, come certificato anche dalla risposta del pubblico presente in entrambe le giornate della manifestazione, nella speranza che il Pescara Comix & Games possa continuare a crescere ed affermarsi negli anni a venire.
Jack: Dopo una non entusiasmante prima edizione, il Pescara Comix & Games ci riprova nel 2015 per la seconda volta, questa volta più conscio di quello che si sarebbe dovuto e potuto fare.
L’organizzazione è stata decisamente più brava quest’anno nel voler creare una sorta di percorso da attraversare, dove vi erano diversi stand ed espositori sia locali che nazionali di manga, comics, action figures etc…
Sono stato veramente felice di aver trovato diversi cosplayer, anche validi, nel voler proporre una realtà che qui a Pescara è stata vista giusto con il contagocce in qualche sporadico evento. Sono stato felice di aver visto come tali eventi possano prendere piede in questa che è un po’ la mia città, molto bello lo spazio anche riservato ai giochi da tavolo dove vi era anche la possibilità di provarli direttamente in sessioni di gioco veramente esilaranti! Buona anche la posizione del palco che letteralmente si trovava alla fine del “percorso”, all’interno della galleria commerciale nella quale è stato tenuto l’intero evento.
Sono stato un po’ meno contento dell’area videogames, vi erano giusto quattro PlayStation 3, tutte attrezzate con FIFA15, due SNES abbandonati a sé stessi e 3 tavolini striminziti per qualche partita di Yu-Gi-Oh! e Magic, avrei gradito enormemente quantomeno delle postazioni PC o almeno un minimo di differenze nei titoli da poter giocare. Ho avuto qualche dubbio anche in merito alla sala conferenze, uno dei luoghi più affollati durante il sabato, merito anche degli Youtubers venuti a tenere delle conferenze, avrebbero potuto trovare una sala più grande o svolgerla sul palco, non avrebbero sbagliato, anzi sarebbe stato tutto più fruibile.
Infine un ultima nota stonata la do alla mancata messa in scaletta di Carmine di Giandomenico, grande fumettista Marvel che avrebbe meritato un minimo di considerazione in più.
Tolti questi piccoli nei, sicuramente dovuti al fatto che questa sia solo la seconda edizione, mi ritengo estremamente soddisfatto, ho girato di più la domenica che il sabato ma ho avuto comunque modo di vedere la bella e numerosa risposta della gente del luogo, arrivata in massa durante il pomeriggio del fine settimana, veramente soddisfatto!
Il momento topico della manifestazione è stato il concerto con Cristina D’Avena la sera del Sabato, dal basso dei miei 23 anni saltare ed urlare ad ogni canzone insieme ad adulti di 40 e passa anni è stata una sensazione veramente indescrivibile!
jedi.lord: Ogni viaggio ha i suoi primi passi.
Tanto entusiasmo e una sincera aria di festa: questo è ciò che più mi ha colpito del Pescara Comix.
Non mi aspettavo così tanta gente ed una risposta così calorosa, né il buon numero di stand, occupati da un discreto numero di fumetterie e non dell’intero Abruzzo, e anche tanta competenza da parte degli addetti ai lavori.
Non siamo a Lucca, ma se il pubblico ha risposto in modo così positivo, è l’ora di osare, e pensare più in grande.
Gli YouTuber per richiamare pubblico sono un trucco che funziona bene a quanto pare, ma per crescere bisogna anche portare qualità vera e gente competente e coerente con la dizione ‘Comics & Games’, proprio a partire dal supporto delle realtà importanti ed affermate come la Games Academy Pescara, che ha portato due importanti case editrici a partecipare alla fiera. Ciò che mi auspico è vedere sempre più spazi, ospiti migliori, più tornei, anno dopo anno.
L’impegno e la volontà ci sono, il pubblico pescarese sembra pronto per il salto di qualità.
Io ci voglio credere, e voi?
Tencar: Negli ultimi mesi ho girato in lungo e largo l’Italia, visitando alcune fiere e, ovviamente, partecipando al Pescara Comix, la mente – sbagliando – ha messo a confronto questa realtà con quelle viste nelle settimane precedenti.
In questo momento, sto parlando di una manifestazione giovane che ha portato tanta gente ma che ha ancora molti margini di miglioramento: sarebbe opportuno una distribuzione capillare dei manifesti nella città di Pescara, per pubblicizzare l’evento, dando maggior risalto agli ospiti di spicco (Simeoni e Di Giandomenico, ad esempio); avrei inoltre preferito vedere uno spazio maggiore per l’area Games, piuttosto sacrificata.
Ho gradito, come per l’anno scorso, che la fiera si sia tenuta all’interno del Centro Commerciale “L’Arca” che ha ampi parcheggi e spazi per allestire gli stand ed è facilmente raggiungibile (in auto) ed ho apprezzato particolarmente che siano stati separati i giorni delle conferenze e del concerto di Cristina D’Avena dal giorno dedicato alle sfilate dei cosplayers.
Alla luce di questo, sono in attesa della prossima edizione, nella speranza di assistere all’evoluzione di quanto di buono mi è piaciuto quest’anno e magari di vedere il tutto organizzato nel centro di Pescara.
I miei acquisti sono stati ridotti all’osso (gli stand erano pochi ma buoni): due Z-95 per X-Wing e Gesù – La Trilogia (approfittando della presenza del gentilissimo e bravissimo Stefano Antonucci che mi ha autografato l’albo).
Un grazie enorme va a Fabio Zuccarini di Games Academy Pescara che ci ha ospitati all’interno del suo stand e ci ha permesso di tenere le felpe targate Nerdando.com, facendoci vivere la fiera “dall’altra parte del bancone”: ragazzi, gli standisti sono degli eroi, davvero; la mole di lavoro è enorme e bisogna essere degli Ironman per tornare incolumi a casa.
Menzioni d’onore al giornalista di una rete locale che, prima dell’intervista video a Falloppa, gli chiede: “Ma come si chiama il sito? Merdando.com?” ed a Cristina D’Avena che, mentre scattavo un selfie in sua presenza, si rivolge a me dicendo: “Metti il telefono in alto perché sono bassa e poi si vede”.