Recensione
Nel lontano 1989 mia madre tornò a casa con una scatola dal titolo “Elves, Dwarves and Dungeonbowl“, ero entrato da pochissimo nel mondo dei giochi di ruolo e vedere degli elfi e dei nani vestiti da giocatori di football americano muoversi all’interno di un board componibile che, con i suoi quadrettoni, ricordava da vicino quello di HeroQuest (ah, giusto per farvi rosicare un po’, indovinate chi ha ancora a casa una scatola di HeroQuest con relative espansioni ed una di StarQuest?) mi incuriosì molto.
Sul regolamento di questo gioco, una frase emblematica “Richiede la scatola base Blood Bowl”.
Blood Bowl? Che diavolo è Blood Bowl? Lo scoprii solo 5 anni dopo, nel 1994, quando entrai in possesso della terza edizione di questo favoloso board game che mi costrinse – da allora – a comprare tutti i prodotti Games Workshop legati al mondo del Fantasy Football (recuperando le vecchie edizioni ed espansioni e facendomi diventare dipendente. Sì, questo titolo è una vera droga per me).
A questo punto, possiamo iniziare a parlare seriamente.
Contenuto della scatola
Rispetto al passato, la scatola di questa nuova edizione di Blood Bowl è più sottile e meno ingombrante.
Una volta aperta, ho notato subito una differenza sostanziale con le precedenti versioni: i giocatori sono da montare e non più realizzati in un unico pezzo, questo mi ha un minimo spiazzato ma so già che per molti di voi è un elemento encomiabile (ma io ho non ho manualità); la squadra degli Orcs è formata da 2 Blitzers, 2 Throwers, 2 Black Orc Blockers e 6 Linemen, quella degli Humans da 2 Blitzers, 2 Throwers, 2 Catchers e 6 Linemen mentre sono presenti tante palle (niente battute, siete grandi e maturi), i segnalini di ogni team e le basette hanno un foro per posizionare l’ovale per indicarne un possesso, un’innovazione niente male.
I misuratori di distanza, la sagoma deviazione e la sagoma rimessa sono più stilosi delle scorse edizioni essendo componibili e di plastica: date un’occhiata al nostro unboxing per farvi un’idea.
Il terreno di gioco ha una doppia faccia: una per lo stadio degli Orcs e l’altra per quello degli Humans, al fine simulare il fattore casa; anche le panchine dove segnare punteggio, turni, turnover e dove posizionare i giocatori che non scendono in campo sono personalizzati in base alla squadra scelta.
I set di dadi sono finalmente due (blu per gli Humans e verde per gli Orcs) e constano di 3 dadi Blocco, 2 D2, 1 D8 e 1 D16, quest’ultimo necessario per poter scegliere casualmente un giocatore.
Una novità interessante è rappresentata dalle carte: se gli Star Players erano già stati pubblicati in passato, i Random Events ed i Miscellaneous Mayhem sono molto intriganti (ne parleremo nel paragrafo successivo).
Il regolamento di 56 pagine è in inglese ma, se non siete così bravi con questa lingua, potrete consolarvi con un compendio in italiano che vi spiegherà i fondamenti per iniziare a giocare; chiude il tutto il classico foglio di trasferibili con numeri e simboli del team e una lista di ruoli di gioco che possono essere applicati sul bordo delle basette.
Gli elementi di gioco mi hanno stupito per l’ottima fattura con la quale sono stati creati, era da tanto che non vedevo tale qualità provenire da Games Workshop, è una di quelle occasioni in cui vorrei entrare all’interno degli uffici della compagnia britannica e congratularmi con chi ha pensato alla riesumazione di Blood Bowl e con chi ha realizzato questo splendido board game.
Regolamento
Il regolamento è rimasto all’incirca quello del Living Rulebook 6 (o LRB 6), cercherò di spiegarvelo in breve, ma se avete domande potete contattarci con il mezzo che preferite e saremo pronti a discuterne.
Lo scopo di Blood Bowl è quello di segnare più mete del proprio avversario, per fare ciò le due squadre si alterneranno negli 8 turni dei due tempi di gioco; nel corso di ogni turno sarà possibile effettuare quattro azioni principali (e qui utilizzerò il mio amato elenco puntato):
- Muovere. È possibile muovere un giocatore fino ad un massimo del suo valore di movimento (ogni giocatore ha quattro caratteristiche che sono Movimento, Forza, Agilità e Valore Armatura).
- Effettuare un Blocco. Ci scontreremo contro un avversario adiacente, cercando di fargli quanto più male possibile.
- Effettuare un Blitz. È un Blocco portato dopo aver mosso; è fattibile una sola volta per turno.
- Passare. Dopo aver effettuato un movimento, si passerà la palla ad un altro giocatore; come per il Blitz, questa operazione può essere compiuta solo una volta per turno.
Ovviamente le azioni saranno condizionate sia dalle quattro caratteristiche descritte poc’anzi che dalle skills di ogni giocatore, esse variano a seconda della razza: tanto per farvi un esempio, gli Orcs sono più bravi a causare danni agli avversari, mentre gli Skaven sono degli esperti nelle schivate e nelle azioni che richiedono molta agilità; i giocatori progrediscono con l’acquisire di punti esperienza ottenuti grazie ai passaggi, ai touchdown, ai danni causati agli avversari e se vengono eletti come MVP, per ogni livello ottenuto, avranno nuove skills o aumenti di caratteristica.
Principali cambiamenti rispetto alla vecchia edizione
Andando più nello specifico, da cosa differisce questa nuova edizione rispetto alle precedenti?
Tralasciando i già citati materiali differenti utilizzati per realizzare i misuratori di distanza, la sagoma deviazione e la sagoma rimessa, le basette con lo spazio per il pallone ed i giocatori montabili, c’è un’apprezzabile novità regolamentare: all’inizio di ogni match, ogni giocatore otterrà dall’una alle tre Special Play Cards che proverranno dal mazzo dei Random Events o dei Miscellaneous Mayhem, queste carte hanno degli effetti positivi e sono utilizzabili quando indicato nella loro descrizione e possono cambiare il corso dell’incontro.
Death Zone: Stagione uno
In contemporanea con la nuova edizione di Blood Bowl, è uscita anche l’espansione Death Zone: Prima Stagione, un pratico manuale in italiano di 48 pagine con le regole per 7 nuovi team (Skaven, Nurgle, Dwarf, Elven Union, High Elf, Dark Elf e Wood Elf) e per la gestione delle Leghe.
Lo strumento è necessario per chi vorrà giocare in un campionato strutturato grazie alle regole per l’organizzazione del torneo e dei playoff, delle nuovi opzioni di gioco da provare e delle regole per migliorare la squadra con l’acquisto di staff di allenamento addizionale ma soprattutto in vista delle nuove espansioni in uscita nei prossimi mesi.
Skaven
Nel day one dell’uscita di Blood Bowl, abbiamo messo le mani anche sugli Skavenblight Scramblers, una squadra di Skaven; la scatola contiene 2 Blitzers, 2 Throwers, 2 Gutter Runners e 6 Linemen, un foglio di Trasferibili, i Segnalini di turno, le Palle extra e 12 Basette rotonde. Probabilmente per costruire una squadra competitiva andranno acquistati due di questi prodotti ed è un’operazione che, per merito del prezzo sostenuto, si rivela affrontabile.
Prezzo
Prendendo come fonte il sito ufficiale di Games Workshop, vi comunico che il prezzo della scatola base di Blood Bowl è fissato ad 85 €, Death Zone: Prima Stagione costa 20 € mentre potrete portarvi a casa gli Skaven a 25 €, tutto sommato stiamo parlando di cifre piuttosto popolari, soprattutto se avete amici con cui smezzare il materiale.
In conclusione
Blood Bowl è il prodotto perfetto per i vecchi appassionati che vogliono riaccendere la passione per il Fantasy Football ma anche l’occasione per iniziare a giocare un titolo che da troppi anni meritava una ristampa che è finalmente (e quasi fuori tempo massimo) arrivata; i materiali sono una vera gioia per gli occhi e per le mani – non scherzo, le miniature sono davvero belle da toccare -, il regolamento ha avuto una piccola rinfrescata per essere più moderno, semplice da imparare ma con una profondità inaspettata alla prima lettura ed il prezzo è davvero contenuto per essere un titolo Games Workshop: cosa volete di più?
Nerdando in breve
Un gioco di menare su un campo da football con creature fantasy: acquisto obbligato.
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