Dizionario del Meeple

Dizionario del Meeple #26: Deck Building

deck building copertina

Ed ecco l’ultimo Dizionario del Meeple in cui tratterò una tipologia di gioco molto amata: il Deck building. Se vi chiedete cosa sia, è quello che si fa(ceva) prima della partita nei giochi di carte collezionabili; cioè costruire i propri mazzi tra le partite. In pratica sto parlando di Magic: The Gathering, per citare il capostipite, e i recenti Altered e Star Wars: Unlimited. Quest’ultimo lo avete votato come il vostro gioco da tavolo dell’anno.

Deck Building nei giochi da tavolo

Ma mi occuperò di Deck Building all’interno della partita e non fuori, visto che sono furbo! Quando il Deck Building è il fulcro del gioco, si tratta di titoli in cui si parte con un mazzo di carte e in ogni turno si aggiungerà e/o pescherà carte per creare un proprio motore di gioco.

Dominion

Capostipite del genere è Dominion (2008). In Dominion si parte con un mazzo di dieci carte e un mercato comune composto da dieci mazzi di carte acquistabili. A turno si potrà, di base, compiere un’azione e un acquisto. Nel mercato vi saranno carte che permetteranno di avere acquisti e/o azioni extra. Si potranno acquistare anche Punti Vittoria (da 3, 5 e 8) e monete (cioè quelle che valgono 2 o 3 soldi, visto che partiamo con quelle da 1). Alla fine del turno si scarteranno le carte non giocate e se ne pescheranno cinque dal proprio mazzo. Non appena sono esauriti tre mazzetti o le Province (che valgono 8 punti), finisce la partita e chi ha più Punti Vittoria vince.
L’elemento strategico da tener conto è che, tendenzialmente, soltanto le carte punti vittoria conteranno alla fine della partita, ma al tempo stesso sono dei pesi al di fuori del conteggio dei punti, visto che non fanno nulla.
Dominion è un gioco con poche regole, durata contenuta e con bassa interazione tra i giocatori.

dominion deck building

Dominion nell’immagine dal sito dell’editore originale

Dopo Dominion

Da qui è nato il genere basato su un mazzo da sviluppare con una mano in genere di cinque carte, concludendo il proprio turno scartando quello che è rimasto in mano. Queste sono le caratteristiche fondamentali del genere. Un’altra è il mercato comune che in genere è, appunto, comune come in La Valle dei Mercanti e in Eminent Domain.
Tra i titoli che hanno il Deck Building non come unico focus possiamo ricordare Great Western Trail, un titolo assolutamente da provare se siete giocatori esperti, e I Tiranni dell’Underdark che è un peso medio.
Deck Building per neofiti sono La Valle dei Mercanti e Clank.

Hand Building e Bag Building

Il principio di base della meccanica protagonista di questo articolo viene riproposto in altre meccaniche anche se con alcune peculiarità. C’è da dire che nel primo caso le differenze sono sfumate.
Nell’ “Hand Building il mazzo non va mescolato e i giocatori possono usare fin da subito nuove carte. Due esempi, molto diversi tra loro, sono Century: La Via delle Spezie (che si può definire un Family Plus) e Food Chain Magnate.
Nel “Bag Building“, al posto di plasmare un mazzo, bisogna gestire un sacchetto dal quale si pescano dei cubetti. In Hyperborea questa meccanica si inserisce in un gioco dove dovremo muovere o potenziare le nostre truppe e ottenere obiettivi. Un altro esempio è Automobiles, ottimo se vi piacciono le corse e modificare l’auto.

Concludendo

Si tratta di giochi adatti per chi ama farsi il mazzo …. ma con le carte!
Seriamente: è una meccanica duttile in quanto è inserita in titoli diversissimi tra loro. Inoltre mette il giocatore davanti a scelte continue.

Spero vi sia piaciuta questa rubrica che si chiude qui, visto che ho trattato i termini fondamentali dei giochi da tavolo, forse con l’unica eccezione dell'”I cut you choose” in cui sono stato un po’ hipster! Non pensavo che sarebbe durata quasi un anno!

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