Fumetti & Libri

Nerdando Awards 2025 – Fumetti

Nerdando Awards

Per la dodicesima volta, Nerdando celebra i tradizionali Nerdando Awards, i premi che assegniamo alle migliori opere dell’anno in corso.

Ogni redattrice e redattore ha scelto un titolo uscito (anche con una ristampa, un remake, un rifacimento) nel 2025. Il vincitore assoluto è il fumetto che ha ricevuto più Awards o, in caso di pareggio, quello scelto – dopo una nuova discussione – dalla redazione.

Qui trovi i premiati delle edizioni precedenti.

Cavaliere – Bea Wolf

Tra Bea Wolf, Napalm Lullaby, Stray Dogs e The Moon Is Following Us, ho avuto difficoltà a scegliere. Alla fine, ha vinto Bea Wolf che è un vero gioiellino pubblicato in Italia grazie a Bao Publishing e, in particolare, fa parte della collana curata da Zerocalcare.

Bea Wolf è la versione ironica e fiabesca dell’epopea di Beowulf, ma al posto di divinità e guerrieri ci sono case sull’albero e bambini che vogliono giocare e mangiare dolciumi fino a stare male.

Clack – La favola dei tarocchi

Ho letto molto, quest’anno. Soprattutto libri, in realtà, ma anche albi illustrati e fumetti propriamente detti: sono in molti ad avermi conquistata ma, dovendo scegliere un solo titolo, mi sento di dire La favola dei tarocchi di Michelangelo Rossato. Pubblicato da L’Ippocampo in un’edizione davvero curata, è una originale e interessante storia creata a partire da un mazzo di tarocchi, ricca di sottotesti e indizi nascosti. Io me ne sono innamorata.

Fedrizzi – The Dungeon of Black Company

Il manga di Youhei Yasumura è una ventata d’aria fresca nel genere isekai, che, diciamocelo, non mi stancherà mai finché usciranno perle come questa.

Il primo volume, uscito a marzo di quest’anno, presenta Kinji Ninomiya: un giovane che aveva letteralmente tutto nella sua vita precedente, ma che viene brutalmente trasportato in un altro mondo. Lì, è costretto a ricostruire il suo impero finanziario partendo da zero, in un inferno di lavoro sottopagato (da cui il titolo!).

Sembra una trama banale, lo so, ma la genialità sta nel modo in cui l’autore la racconta: un mix esilarante di cinismo aziendale, satira sociale e battute al vetriolo. Kinji è un antieroe fantastico, spinto dalla pura avidità. È una lettura necessaria per chi vuole ridere di gusto.

Jedi.Lord – Avila

Sul fronte fumetto, anno di vacche magre per me, avendo preferito gettarmi anima e corpo sulla letteratura senza disegni. Ciononostante, non mi nego qualche sparuta incursione nel mio amato mondo fumettistico, e in particolar modo non so rinunciare alla coccola al cuore che all’inizio autunno ci delizia, ovvero il nuovo lavoro della coppia Turconi/Radice.

Quest’anno, il loro nuovo lavoro si chiama Avila, è una storia autoconclusiva ambientata nella Francia del ‘600, molto cara a Stefano Turconi (e anche al sottoscritto). La cifra stilistica degli autori la conoscete e qui la troverete rispettata in pieno, in un romanzo di formazione dove non mancano dramma e commedia, sentimento, speranza e un inno sempiterno alla libertà. Una garanzia.

Kiarakala – Orbit Orbit

Caparezza quest’anno è tornato in grande stile con Orbit Orbit, il suo nuovo album e anche il suo primo fumetto come sceneggiatore. I suoi grandi amori, la musica e l’arte, ritornano ad abbracciarsi e questa volta lo fanno con una graphic novel che accompagna l’ascoltatore nella scoperta dell’album e, allo stesso tempo, la musica guida il lettore in questo racconto
on the road sci-fi. Orbit Orbit è un’opera molto personale, in cui il cantante mette a nudo sé stesso parlando anche di momenti bui passati a causa dell’acufene e dell’ipoacusia, che sembravano una vera condanna a morte per la sua carriera.

Sono rimasta particolarmente colpita da quest’opera per il modo in cui musica e fumetto si sono fusi assieme e sono riusciti a trasportarmi in questo viaggio ai confini della realtà nel profondo spazio. Altro elemento che ho apprezzato molto è ovviamente la sua estetica e lo stile grafico: si vede quanto Caparezza sia stato affiancato da un buon team di esperti, che ha unito i vari talenti per realizzare un’opera armoniosa con uno stile unico sebbene disegnata da più mani.

Morgana – Helen di Wyndhorn

Quest’anno scelgo Helen di Wyndhorn, edito in Italia da Bao: un fumetto affascinante, oscuro e sorprendentemente elegante. Mi ha catturata con le sue tavole bellissime, oniriche e iper dettagliate, e una storia che gioca tra fiaba e inquietudine senza mai perdere precisione emotiva. È anche un omaggio dichiarato al pulp e alle origini di tutto ciò che amofantasy, fantascienza, avventura —, un richiamo diretto a quelle radici che hanno formato l’immaginario di noi nerd. È uno di quei volumi che chiudi e continui a pensarci, e questo per me basta e avanza per meritare il voto.

Penny – Anni Volati

Wallie Illustrator, all’anagrafe Walter Petrone, approda in formato cartaceo con la sua prima autoproduzione. Fra le pagine del volume traspaiono proprio quegli Anni Volati a cui fa riferimento il titolo, tra cambi di compagnie, di modi di pensare, di porsi, esporsi e raccontarsi.

Lo stile varia, adattando la forma al contenuto per veicolarne maggiormente le sfumature narrative, ma anche perché l’autore sceglie di sperimentare, sfidando il mezzo e le proprie potenzialità. Il risultato è un prodotto sorprendentemente organico, colorato e curato nel dettaglio; un Wallie Illustrator che racconta di un tempo che fu e che, per quanto trascorso, lascia scosse che riverberano in un quotidiano autobiografico.

Anni Volati merita di essere considerato non solo per il prodotto che è e per la storia che veicola, ma semplicemente perché esiste: in un mercato tanto ricco e vario, scegliere l’autoproduzione mi sembra un atto di coraggio non da poco e, visto il risultato, credo valga la pena sostenerlo.

Tencar – L’ultimo giorno di Howard Phillips Lovecraft

Il 2025 è stato, per me, un anno di recuperi. Ho letto tanto, ma ho letto parecchie opere del passato e solo poche uscite negli ultimi 12 mesi.

Tra queste, mi sento di premiare L’ultimo giorno di Howard Phillips Lovecraft, un racconto in cui ogni pagina si respira studio, ricerca e amore per l’autore statunitense che viene mostrato per quello che è: un grandissimo maestro con tanti, tantissimi difetti come tutti noi. E che disegni!

And the winner is… Helen di Wyndhorn

Questo 2025 ci ha portato parecchi titoli a un voto: abbiamo deciso, alla fine, di premiare Helen di Wyndhorn perché è graficamente spettacolare ed è un omaggio al pulp che ha dato vita a tutto ciò che ci piace maggiormente, come ha suggerito Morgana nelle sue motivazioni.

Premio del pubblico: Il diavolo di Smiling Woods

Il premio della community, che ha votato su Discord e Telegram (abbiamo deciso di ascoltare, da quest’anno, i pareri della community più affezionata), va a Il diavolo di Smiling Woods.

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