Pronto per sbracciare e inveire contro i miei giocatori
Secondo un recente sondaggio Istat, in Italia si aggirano circa 60 milioni di allenatrici e allenatori di calcio. Sono certo che, tra questi, in molti attendevano Football Manager 26, che martedì 4 novembre 2025 è finalmente approdato su PC, PlayStation 5, Xbox Series X/S e Game Pass mentre occorrerà aspettare dicembre 2025 per vederlo su Switch.
Recensione
Football Manager 26, sviluppato da Sports Interactive ed edito da Sega (che ringrazio per la copia speditami che ha permesso la stesura dell’articolo) riporta in vita la celebre saga dedicata alla simulazione manageriale calcistica che è rimasta in ghiaccio per un anno, dopo le tribolate vicende dello scorso anno che hanno visto prima il rinvio e dopo la cancellazione di FM 25, lasciando a bocca asciutta parecchi appassionati che hanno comunque continuato a giocare, non con poche lamentele, alla versione uscita nell’ormai lontano 2023.
Gameplay e comparto tecnico
Il più grande cambiamento di questo capitolo è il nuovo motore grafico utilizzato, Unity. L’intera interfaccia è stata ripensata dagli sviluppatori seguendo, tra i vari parametri, i feedback della community, i dati sulle interazioni degli utenti nelle precedenti edizioni di FM e tenendo conto di tre principi fondamentali, cioè efficienza, familiarità e prevedibilità, in maniera da fornire degli strumenti intuitivi ed efficienti. Sinceramente, di primo acchito, mi sono trovato spaesato tra le tante schede e gli infiniti popup dei tutorial che appaiono a schermo e che spiegano anche il più piccolo dettaglio: utili, per carità, ma parecchio invasivi e disorientanti.
Fortunatamente, se vuoi saltare questo passo, arriva in tuo soccorso FMPedia, la sempre accessibile enciclopedia di Football Manager che contiene tutte le guide che ti occorrono per riuscire ad allenare la tua squadra. Tutte le informazioni e qualsiasi parte scritta è localizzata in Italiano.
Ecco uno dei tanti popup
Ovviamente, è stato cambiato anche il modo di riprodurre la partita (ma io sono rimasto fedele al vecchio 2D e alla semplice combo cronaca-icone dei calciatori sul campo con la vista dall’alto). Unity funziona bene, il campo e i giocatori sono più dettagliati, è presente una quantità maggiore di animazioni ed è possibile vedere le azioni di ogni angolazione ti verrà in mente ma la realizzazione delle calciatrici e dei calciatori lascia a desiderare; dato il tempo che Sports Interactive si è presa per fare uscire questo nuovo titolo, speravo in qualcosa (o forse molto) di meglio. Non chiedo di certo la grafica di FC 26, ma solo di essere in grado, a un primo sguardo, di riconoscere chi sta portando palla.
Un’interessante novità è l’introduzione del calcio femminile che amplia ulteriormente le opzioni di gioco, con oltre 36.000 calciatrici, 14 campionati di 11 nazioni e 3 contenenti e parecchie competizioni su licenza tra cui la Serie A Femminile Italiana.
Ciò che ha catalizzato la mia attenzione è un’opzione che non capisco come mai sia stata implementata solo adesso: le tattiche in possesso e non in possesso di palla. Dopo decenni, finalmente potrai scegliere l’assetto della tua squadra quando ha il pallone e quando dovrà difendere, con le giocatrici e i giocatori che avranno dei ruoli più adatti al calcio moderno come il Portiere che imposta.
Purtroppo, non tutte le squadre hanno il loro nome originale, ma ringrazio tantissimo i modder per aver risolto il problema.
Il sonoro fa il suo compitino, senza infamia e senza lode, senza aiutare più di tanto l’immersività, ma d’altronde, chi è che gioca e basta, senza sentire musica o guardare qualcosa nel mentre?
Impressioni
Sono innamorato di Sports Interactive da quando comprai, nel Computer Discount di Pescara, Championship Manager 97/98: da amante dei numeri e delle statistiche, impazzii per un gioco profondo, per l’epoca, che mi trasformò in un appassionato del genere manageriale. Da allora, non ho mai lasciato le creazioni dell’azienda londinese e ogni anno dedico un po’ di ore ai loro prodotti.
Capirai che, da fan di questa saga, mi aspettavo di più da Football Manager 26. I cambiamenti sono sempre spaventosi, soprattutto per chi, come me, vedeva un luogo sicuro in questo titolo calcistico che è stato modificato parecchio, a partire dall’interfaccia che, ora, appare più disordinata e controintuitiva rispetto al passato ma solo per le prime ore. Con l’esperienza, ho imparato ad apprezzare e a dare un senso a questa nuova uid.
Gol di Jonathan David su assist di Kenan Yildiz: un sogno realizzabile solo con una simulazione
Il motore Unity fa la sua parte nella riproduzione delle partite, ma mi aspettavo dei miglioramenti più significativi, soprattutto nelle riproduzioni delle calciatrici e dei calciatori che rimangono non riconoscibili (molti, non tutti) se non per il nome e il numero di maglia; questa è una discreta base per lavorare e fare nuovi passi in avanti nei prossimi anni.
L’introduzione del calcio femminile fornisce parecchie variabili in più e consente di scoprire un lato finora poco esplorato del mondo del pallone, anche se EA Sports è stata una pioniera, nell’ultimo periodo.
Nonostante i difetti, Football Manager 26 è la migliore simulazione manageriale attualmente in commercio, è parecchio divertente, sfidante e pone le fondamenta per una nuova generazione di titoli: spero, però, di vedere una vera rivoluzione nel 2026. Peccato anche dover attendere mesi per poter guidare le nazionali.
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Nerdando in breve
Football Manager 26 è il nuovo capitolo della celebre saga manageriale creata da Sports Interactive che finalmente torna sui nostri PC e console, rinnovandosi con un nuovo motore grafico, l’introduzione del calcio femminile e la ristrutturazione dell’interfaccia che, però, non è da subito molto intuitiva. Rimane comunque il migliore nel suo genere.
Trailer
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