Mare, sole, caldo, ferie: tutti elementi belli, per carità, ma mai dimenticarsi dell’elemento più bello di tutti, ossia il #NerdandoConsiglia di Agosto 2025!
To a T
NoOrdinaryLuca: Il geniale creatore di Katamari Damacy, Keita Takahashi, torna con un nuovo titolo, che prova a raccontarci una storia sulla diversità in modo delicato e leggero, facendoci vestire i panni di un ragazzo bloccato con le braccia aperte come a forma di una “T”. Quello che mi ha colpito di questo immersive sim è che il giocatore si ritrova a dover svolgere tutta una serie di attività, che fanno parte della quotidianità di ciascuno di noi, ma provando le difficoltà di non poter piegare le braccia.
Superando alcuni limiti, come una gestione della telecamera non sempre funzionale a ciò che succede a schermo, una grafica piuttosto basilare, ma dallo stile unico, ci si riesce a immergersi in una storia divertente, bizzarra e mai stucchevole e che lascia qualche spunto di riflessione.
Dylan Dog – Accadde Domani
Ayr: Era il gennaio del 1990 e Sergio Bonelli Editore pubblica quello che può tranquillamente essere considerato un albo da Top 10 di Dylan Dog. Sto parlando di Accadde Domani, numero 40, scritto dal maestro Tiziano Sclavi e illustrato da un Giovanni Freghieri in una forma smagliante. Un numero dove horror, mistero e grottesco si mescolano alla perfezione in perfetto stile sclaviano.
Come sempre ci tengo a rivelare poco della trama ma vi basti sapere che ruota tutta attorno all’incontro di Dylan con un suo caro vecchio amico giornalista di nome Fat. Dopo aver scambiato i convenevoli tipici tra due amici che non si vedono da tanto, Fat regala a Dylan il ‘giornale di Domani‘. Da questo punto in poi l’albo è un susseguirsi di premonizioni impossibili e paradossi temporali più o meno preannunciati nel suddetto quotidiano. Ciò che mi ha sorpreso di più di quest’albo è la qualità di alcune ‘mini storie’ presenti. Chi le ha lette sa cosa intendo, chi le leggerà ne rimarrà impressionato. Sto parlando in particolare della passeggiata nel parco con lo zombie (scena da brividi) e della sequenza che si svolge in carcere. Sono entrambe parti che non coinvolgono Dylan direttamente ma che contribuiscono perfettamente a creare un senso di inquietudine e una forte tensione nel lettore.
L’assurdità e l’atmosfera la fanno da padrone, insomma, così come evidente è la cultura di Sclavi che richiama It Happened Tomorrow di René Clair. Non mancano imprevedibilità, momenti di alleggerimenti comici, sezioni più oniriche, il tutto magistralmente espresso dalle matite e dalle chine di Freghieri che, come sempre, sorprende per la chiarezza dei suoi personaggi, delle ombre e per il suo dinamismo. Un numero da non perdere per ogni appassionato dylaniano e una lettura che saprà appassionare anche chi non conosce l’indagatore dell’incubo.
Doubt is Our Product
Cavaliere: Questo gioco da tavolo ci fa giocare ad una vicenda realmente accaduta, anche se talmente assurda che sembra la trama di un film di James Bond o simili. In Doubt Is Our Product un giocatore impersonerà le aziende del tabacco che nascondono la verità e l’altro i movimenti che propongono politiche sociali volte a contrastare il fumo.
Si tratta di un gioco da tavolo che fonde alla grande componente ludica con quella storica e di denuncia.
Ne ho scritto a lungo nel Nerdandoconsiglia dedicato.
The Alters
Cavaliere: Ho giocato The Alters sul Game Pass tramite Cloud e quindi di conseguenza ho usato il controller e mi sono trovato molto bene, come giustamente segnalato da NoOrdinaryLuca nella sua recensione. Si tratta di un videogioco che mescola benissimo survival, narrazione e scelte morali. Ogni decisione pesa non solo sul corso degli eventi, ma anche per il fatto che il tempo passa e non si può fare tutto.
Mi è piaciuto molto, anche se devo ammettere che ho provato un po’ di frustrazione quando è capitato che non sono riuscito a superare certi punti e ho dovuto necessariamente ricaricare uno dei giorni precedenti.
Un altro ottimo titolo di 11 bit studios, cioè quelli di Frostpunk, tra gli altri.
No Other Land
Cavaliere: Su Mubi ho visto quel pugno allo stomaco che è No Other Land, Oscar 2025 per il miglior documentario e nelle sale italiane all’inizio di quest’anno. Si tratta del documentario, che racconta la vicenda che va avanti da decenni, che vede protagonisti da un lato il villaggio di Masafer Yatta e i suoi abitanti e dall’altro le forze di difesa israeliane (IDF).
Un film tosto che racconta un pezzetto di una vicenda complessa. Per me va visto in quanto i media menzionano i numeri di morti e sfollati, ma in realtà i casini geopolitici riguardano le persone che vivono quei luoghi. Mentre qui al centro ci sono proprio le vicende degli abitanti di un posto conteso.
Weapons
Tencar: Non so che cacchio di problema abbia Zach Cregger; come in Barbarian, crea un’ottima storia che però, nella parte finale, si perde un po’. Bellissima pellicola che poteva essere fantastica.
Trap
Tencar: M. Night Shyamalan ci racconta la vicenda di un serial killer che accompagna la figlia al concerto di una popstar (che termine vetusto) per rimanere – SPOILER MA LO DICE IL TITOLO – intrappolato dalla polizia all’interno di un palazzetto. Il protagonista avrà anche fatto cose terribili, ma l’aver accompagnato un’adolescente a un evento del genere mi ha fatto tifare per lui.
Abigail
Tencar: una classica favola di vampiri che mette in mezzo scene divertenti mixate a esistenze tragiche. Carino e perfetto per una serata da passare sul divano abbracciati al condizionatore.
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