Introduzione a The King is Watching
Avevo provato The King is Watching mesi fa grazie a una demo durante uno Steam Next Fest, che ormai per me è un appuntamento fisso. The King is Watching mi aveva incuriosito molto, visto che mescola cose diverse tra loro come tower defense, tempo reale, roguelite e gestionale. Quindi, non appena tinyBuild – che ringrazio – ha condiviso la chiave, ho colto subito l’occasione per recensirlo.
Cos’è The King is Watching
The King is Watching è un videogioco a giocatore singolo roguelite e qui già dobbiamo fermarci un attimo. Roguelike sono quei titoli in cui la progressione riparte da capo a ogni run e vi è proceduralità; invece i roguelite sono molto simili, ma per esempio non si riparte ogni volta completamente da zero.
Il castello
In The King is Watching dovremo costruire strutture a disposizione come foreste, campi di grano, cave di pietra o d’oro o ancora d’argilla nel nostro reame, che dal punto di vista ludico è una griglia 4×4, almeno inizialmente. Serviranno specifiche risorse per costruire, mentre per poter far produrre quell’attività occorrerà tempo per il ciclo di produzione e spesso anche determinate risorse.
Centrale è la meccanica che dà nome al gioco: le caselle da noi osservate produrranno, mentre le altre rimarranno ferme. In pratica inizialmente il nostro sguardo renderà attive tre caselle e, se vi sembra poco, vi rincuoro dicendovi che il campo visivo è ampliabile spendendo determinate risorse. Un’idea, vincente, che caratterizza questo titolo e che costringe a decidere cosa produrre e dove posizionare le varie attività produttive. Finora vi ho parlato solo della parte di gestione del castello, ma The King is Watching offre molto altro!
Il castello va difeso
La fase di produzione è funzionale per avere le risorse necessarie per costruire gli edifici che potranno difenderci dalle varie ondate di nemici. Il principale modo per farlo saranno le varie tipologie di truppe che, una volta addestrate, saranno fuori dal castello per frapporsi tra quest’ultimo e i nemici. Partiremo dalle truppe base, ma progressivamente sbloccheremo quelle sempre più forti. Infatti ognuna di esse avrà caratteristiche uniche come la vita, il danno inflitto e se da mischia o da distanza. Successivamente sbloccheremo anche edifici per la difesa!
Le ondate o tower defense
Centrale è lo scorrere del tempo e a scandire il progresso della run troviamo le ondate di nemici che si alterneranno di volta in volta. Le ondate consistono in nemici che avanzano verso il castello, che sarà difeso dalle nostre truppe. Come queste ultime anche i cattivoni sono di diversi tipi e con rispettive caratteristiche. Una volta sconfitta l’ondata in questione avremo delle ricompense, che saranno a seconda della difficoltà: incantesimi, risorse, edifici, artefatti e “mercato” dove comprare miglioramenti dentro la run.
La cosa bella è che saremo stati noi a scegliere buona parte delle ondate tra quelle proposte dal gioco e, ovviamente, la ricompensa sarà proporzionata alla sfida.
The King is Watching ci farà scegliere
Da come avrete intuito, durante la vostra run avrete tante decisioni da prendere. Infatti nella maggior parte dei casi dovrete scegliere tra tre opzioni. Ciò rende il caso molto meno incisivo, ma al contempo in teoria le run non saranno mai esattamente le stesse.
Ogni ondata darà una ricompensa e ciò rappresenta la progressione durante la run.
In quanto roguelite, oltre la run ci saranno diverse zone in cui dovremo spendere i gettoni accumulati. Ci sono diverse zone che andranno sbloccate.
La zona principale sarà quella dei miglioramenti, l’edificio a destra. Qui potremo acquistare consiglieri che ci daranno poteri passivi, un nuovo re con poteri unici o ancora bonus o edifici.
Ma come funziona la run?
In pratica noi iniziamo la run e dovremo costruire edifici. Partiamo con un pozzo, aspettiamo che avremo acqua a sufficienza e potremo costruire il campo di grano e gli alberi. Ora siamo pronti a costruire e sfamare le truppe base. Ora arrivano i primi nemici da sconfiggere tramite le truppe addestrate.
Questo è il flusso di The King is Watching. Di settimana in settimana, di ondata in ondata e conseguenti scelte, dovremo arrivare al boss finale -che non spoilero ovviamente!-
Il puro gameplay funziona alla grande tanto da innescare in me “l’effetto droghina”, quindi nulla da eccepire! Anche se si svolte in tempo reale non è stressante, visto che si può scegliere tra tre velocità e si può anche mettere in pausa.
Progressione fuori dalla run e dubbi
Progressione in The King is Watching
I dubbi mi sorgono sulla metaprogressione cioè su quella tra una run e l’altra. Si tratta di un roguelite e quindi è normale che dopo avere finito una run si dovrà iniziare da capo, ma portandosi dietro qualcosina. In The King is Watching si tratta delle monete verdi guadagnate, in proporzione a quante settimane siamo sopravvissuti, con le quali miglioreremo un po’ tutto, dalle risorse di partenza ai consiglieri che daranno bonus passivi. Quindi fin qui tutto normale e funzionale alla struttura del gioco.
Dubbi
Non mi convince il fatto che alcuni miglioramenti non solo costano monete ma anche uno o più cristalli rossi. Questa rara valuta si guadagnerà durante le run, ma solo quando sconfiggeremo i boss con quel re per la prima volta e quando finiremo la run con un livello di sfida maggiore.
Detta così sembra una cosa normale, ma ciò fa sì che dovremo rifare più volte la stessa mappa, su due, fino a quando non avremo sconfitto il boss finale per sbloccare l’agognata ricompensa. Poi rifarlo con un livello di sfida maggiore. Problema aggravato dal fatto che la maggior parte dei miglioramenti è tutta di minima entità e quindi tra un tentativo e un altro non è che cambi poi così tanto. Ad aggravare ulteriormente la sensazione di progressione troppo lenta è il fatto che dietro il costo di questa gemma ci sono proprio nuovi re che danno variazioni sul tema, visto che portano con sé nuovi poteri e quindi modi di giocare differenti. Oltre al fatto che così la seconda mappa è bloccata fino a quando non vinciamo la prima più volte con difficoltà crescente.
Vi anticipo: non sto contestando la difficoltà. Ovviamente liberi di dissentire, quindi giocatelo e fatemi sapere, al netto di eventuali futuri aggiornamenti.
Salvataggio e durata di una run
Ogni singola run può raggiungere l’ora e anche superarla. All’inizio perché dobbiamo leggere e ponderare per bene il tutto, successivamente perché arriveremo al boss finale. C’è da dire che, conoscendo gli edifici e i poteri e sfruttando la possibilità di accelerare al massimo la velocità del gioco, le partite dureranno un po’ di meno, però comunque la durata è quella, visto che si arriverà alla fine. Quindi capisco i giocatori che soffrono la mancanza del salvataggio, anche se io non l’ho sofferta.
Comparto artistico, chicche e musica
La pixel art è deliziosa, rimanendo il tutto molto chiaro e pulito. In generale tutto quello che appare a schermo è azzeccato e in alcuni casi anche simpatico, come qualche citazione. Uno dei boss finali della prima mappa è veramente bello!
L’accompagnamento musicale è gradevole, si evince dal fatto che non sono impazzito nel sentire sempre la stessa musichetta!
Dove giocare a The King is Watching
Trovate il titolo di Hypnohead su Steam a 14.99 € come prezzo di listino. Si tratta di un gioco molto poco esoso per i vostri PC, quindi non solo nel prezzo!
Concludendo
The King is Watching è un ottimo roguelite che azzecca alla grande il flusso di gioco con annesso “effetto droghina” e la componente estetica, che è bella e funzionale. Ho forti dubbi sulla metaprogressione che reputo troppo lenta.
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Nerdando in breve
The King is Watching è un ottimo roguelite che ha un grande pro nel flusso di gioco, ma non mi convince la progressione.
Trailer
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