Magic The Gathering

Ai Confini dell’Eternità – Magia tra le stelle

Edge of Eternities

L’evento

Una fresca estate di fine luglio, Rozzano. La cornice non potrebbe essere delle migliori: l’Osservatorio cittadino che si fregia della più grande cupola a petali d’Italia (tre le prime al mondo) del diametro di quasi 7 metri, guidato con passione e professionalità dal Gruppo Astrofili Rozzano. In alto: un tappeto di stelle alla portata dello splendido telescopio Merz – Dallmeyer; in basso: una tempesta di incantesimi, carte illustrate ed entusiasti appassionati per la nuova espansione di Magic: The Gathering, a tema fantasy spaziale.

L’ambiente

Ricevo con piacere l’invito a partecipare a questo intrigante evento, e quando varco la soglia la tensione è già palpabile nell’aria grazie ai tavoli apparecchiati con splendidi playmat a tema e i kit pronti per essere sbustati.
Decine di esperti prendono posto e in un attimo le nuove carte vengono scoperte ed è elettrizzante vedere tante persone così intrigate dalla costruzione del nuovo mazzo per dare vite a battaglie tra le stelle.

Non sono passati neanche due mesi dalla precedente espansione, creata in collaborazione con Square Enix e dedicata a Final Fantasy, ed eccoci subito pronti ad un nuovo lancio, stavolta tra le stelle del cosmo: un bel salto carpiato per questa Edge of Eternities che sembra avere tutti i numeri per far breccia nel cuore degli appassionati.
Ve ne avevamo già dato un’anteprima tempo fa, ma ecco cosa ho trovato nella mia esperienza diretta.

Edge of Eternities

Ai Confini dell’Eternità ci porta fino ai limiti dell’universo conosciuto, ove incontreremo potenti fazioni, misteri da svelare e terribili pericoli da affrontare. Il sistema è controllato da cinque pianeti, uno per ogni colore delle carte di Magic, tra cui troviamo l’infinito scontro tra bene e male con la guerra tra la Sunstar Free Company, incentrato sulla luce della propria stella, e i misteriosi Monoist, adoratori del vuoto. Questa battaglia, nota come Entropic War, svela alcune delle carte più potenti dell’intera espansione.
Completano lo scenario gli Eldrazi, mortalmente pericolosi, i saggi Drix, sempre in osservazione di tutti gli eventi, e il potente impero Pinnacle.

Ma non potremmo parlare di spazio se non avessimo le astronavi. Queste carte ripercorrono il principio già visto dei veicoli e richiedono un alto numero di carte tappate per essere attivate (in pratica è l’equipaggio).
Molte altre le novità, soprattutto grazie alle carte Pianeta; i token Lander, sacrificabili per recuperare una terra base dal mazzo le abilità Vuoto e Curvatura.
Vuoto ha la funzione di potenziare le magie, mentre Curvatura ne riduce il costo, ma ci costringe ad esiliare la carta.

Ma al di là delle meccaniche di gioco, a colpire è sicuramente la componente artistica. Abituati da sempre all’ambientazione fantasy, WotC si prende un bel rischio a virare verso lo Sci-Fi e lo fa mettendo in campo un artwork di primissimo livello. Da vecchio nerd quale sono non ho potuto non apprezzare lo stile unico di alcune carte, ispirato direttamente ai classici della fantascienza degli anni ’50.
Io stesso ne ho sbustata una che non so se tenere nel mazzo o se incorniciare dietro la mia scrivania, tanto è bella da guardare.

Insomma, non posso che reputarmi entusiasta di questa espansione, che riesce con rara alchimia a fondere sapientemente le mie due più grandi passioni che mi seguono fin da ragazzo: fantasy e fantascienza. Rispondendo con un colpo solo all’annosa domanda: why not both?
Scherzi a parte, c’è davvero tanto materiale con cui divertirsi e se siete appassionati di Commander, abbiamo a disposizione due mazzi precostruiti su cui magari faremo un approfondimento in futuro.

E voi che ne pensate della nuova espansione di Magic? Giocherete con le carte di Edge of Eternities?

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