Introduzione
Il genere dei dating simulator è forse un po’ di nicchia, ma è sicuramente uno di quelli che ha osato di più per stranezza, permettendo ai giocatori di provarci sia con mostri come in Moster Prom, che con animali come in Hatoful Boy-friend, in cui dovevi cercare di conquistare addirittura un piccione!
Con Date Everything!, gioco di Sassy Chap Games e prodotto da Team 17, si va ben oltre e al giocatore viene concesso di conoscere e instaurare relazioni con gli oggetti della propria casa!
Recensione
Rispetto ad altri dating sim incentrati sugli oggetti, come Love! Brother-kun in cui la nostra “crush” è una stampante, Date Everything! propone al giocatore una trama un po’ più credibile e interessante, che va oltre il semplice essere romanticamente disperati al punto di voler baciare lo specchio o il cuscino.

A inizio gioco ci viene spiegato meglio il significato di “Date”, che non va necessariamente inteso come “appuntamento”, rendendo così chiaro che non dobbiamo per forza avere relazioni sentimentali e romantiche se non ci va.
Il nostro o la nostra protagonista (potremo, infatti, indicare il nostro genere e i pronomi preferiti, inclusi quelli non binari) riceverà infatti dei misteriosi occhiali hi-tech capaci di trasformare gli oggetti della nostra casa in esseri umani dotati di coscienza e personalità e ci verrà chiesto di testarli e frequentare i vari oggetti chiamati “Roomers“. La componente dating è quindi accompagnata da questo mistero legato agli occhiali e al loro inventore e a side quests proposte da alcuni mobili e arredi.
Durante la giornata avremo la possibilità di parlare con un numero limitato di oggetti in quanto gli occhiali si scaricheranno e avranno bisogno di ricaricarsi durante la notte. Questo limite giornaliero, che inizialmente può sembrare un aspetto negativo, secondo me dopo i primi giorni incentiva, invece, a cercare di scegliere bene gli oggetti da “risvegliare” e ottimizzare il tempo.

Avendo totale libertà sugli oggetti da “risvegliare” non ho perso tempo e sono subito corsa a vedere che aspetto avesse il water. Peccato che non ami il rap…
Non ho ancora sbloccato tutti i personaggi con cui avere una romance, tuttavia, dando uno sguardo all’apposita app del nostro cellulare (che avrà anche esso una versione umana), ho visto che sono ben 100 i “roomers” con cui potremo instaurare una relazione sentimentale o una semplice amicizia.
Più leghiamo con gli oggetti, più miglioreranno le nostre statistiche (intelligenza, sfacciatagine, carisma, compostezza ed empatia), le quali ci permetteranno di sbloccare risposte più particolari ed eventualmente faciliteranno le nostre conquiste sentimentali.
Un aspetto molto positivo che ho trovato in questo gioco è stato l’interesse verso il benessere del giocatore ed evitare situazioni che possano provocare reazioni negative a persone che hanno subito traumi dovuti a rapporti di coppia non sani. I limiti del giocatore vengono rispettati attraverso un’impostazione delle opzioni in cui può indicare quali tematiche non trattare per non urtare la sua sensibilità.

Ecco un esempio di come il gioco mostra sensibilità verso tematiche delicate che potrebbero urtare alcuni giocatori.
I “Roomers”
Un dating sim che si rispetti deve proporre al giocatore varie romance diverse tra loro e, soprattutto, NPC dal design accattivante, quindi non posso non soffermarmi sull’estetica dei “Roomers“.
Una volta antropomorfizzati, i nostri oggetti diventano donne e uomini di età, etnia e corporatura differenti. Ho particolarmente apprezzato l’intenzione e il desiderio di rappresentare corpi considerati “non conformi” agli standard di bellezza occidentali, così come la presenza di personaggi con un’identità o espressione di genere variegata.
A farci desiderare di parlare con determinati “Roomers” sarà sicuramente il loro design, caratterizzato da abiti e accessori che richiamano alcune componenti degli oggetti e, soprattutto, la loro personalità, resa alla perfezione da voice actor degni di nota e da dialoghi ben scritti.
Sono proprio le voci a giocare un ruolo importante in questo dating sim, infatti, anche se il gioco non è localizzato in italiano, è super godibile grazie al doppiaggio inglese in cui troviamo numerosi doppiatori famosi come Matthew Mercer, Laura Bailey (entrambi famosi per Critical Role) e Neil Newbon (voce di Astarion in Baldur’s Gate 3), per cui ho nuovamente rischiato di finire in una relazione tossica.

Eccola qua la stupida sexy asciugatrice doppiata da Neil Newbon, ma stavolta non ci cascherò! (Forse…)
In Conclusione
Date Everything! si dimostra un ottimo dating simulator, perfetto per gli amanti del genere che apprezzano i dialoghi e i personaggi a volte bizzarri. Io sono rimasta piacevolmente colpita e sicuramente continuerò a giocarci nel tempo libero per completare la lista dei “Roomers” e scoprire il misterioso inventore degli occhiali.
Chissà quale sarà l’oggetto che mi conquisterà, per il momento il letto ha il suo fascino sia nel gioco che nella realtà. E voi quale oggetto vorreste conoscere meglio? Se siete curiosi di scoprirlo il gioco lo trovate disponibile su Steam, XBOX, PlayStation 5 e Nintendo Switch.
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Nerdando in breve
Date Everything! è un dating sim bizzarro e divertente, che dà al giocatore ampia scelta risultando inclusivo e rispettoso verso i giocatori. Un titolo da giocare assolutamente per gli amanti dal genere, ma consigliato a chi ama dialoghi e narrazione nei videogiochi.
Trailer
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