Non tutti sanno che la parte più complicata del volo è l’atterraggio. E, come diceva Chuck Yeager, il primo uomo supersonico: “Any landing you can walk away from is a good landing“. È vero che ogni atterraggio da cui puoi uscire a piedi è un buon atterraggio, ma la citazione continua con: “If you use the airplane the next day, it’s an outstanding landing“.
Dopo le prime ore su Microsoft Flight Simulator 2024 mi sono reso conto che il viaggio durato ormai un anno e mezzo di attesa stava atterrando e che, forse, sarebbe stato più brusco del previsto e non sarei riuscito ad utilizzare l’aereo il giorno dopo.
Recensione
Faccio una premessa: non sono il più fissato dei piloti simulativi, ma mi sono preparato a questo nuovo Microsoft Flight Simulator 2024 rinnovando la postazione con dei nuovi supporti per cloche e HOTAS, un aggiornamento dell’hardware e un passaggio a raffreddamento a liquido custom, con l’idea di vivere al massimo il nuovo titolo di Asobo Studio su schermi e in VR. Ho investito in soldi, aspettativa e passione su questo simulatore, sperando di godermi questo mondo a un livello superiore rispetto a quanto facessi già prima.
Sia chiaro, anche se il buon Fedrizzi ci ha insegnato che non bisogna fare troppi confronti, non è possibile astenersi dal confrontare gli ultimi due Microsoft Flight Simulator, dal momento che anche questo simulatore, edito da Xbox Game Studios, si preannuncia non come una rivoluzione, ma come un miglioramento quasi incrementale rispetto alla versione del 2020. Sarà quindi inevitabile cercare di capire cosa è migliorato e cosa invece è peggiorato.
Detto ciò, mi sono immerso comunque con un occhio critico in quest’opera, che per certi versi è uno dei videogiochi più ambiziosi mai creati. Titoli del genere, come ad esempio Star Citizen, si scontrano con un mercato sempre più frenetico, ansioso e feroce. I giochi devono uscire velocemente dopo che sono stati annunciati e, una volta che il gioco diventa disponibile pubblicamente, anche in accesso anticipato, deve essere giocabile e fondamentalmente finito al 95%.
Questo sistema di hype a dir poco tossico ha esacerbato la risposta dei videogiocatori a ogni titolo e ha obbligato le software house a cavalcare le onde di aspettativa compulsiva, dando la priorità al tirar fuori il prodotto in una finestra commercialmente favorevole, a scapito della cura nei dettagli e della solidità tecnica. Questa riflessione non dirada le nuvole più scure di questo gioco, che sono a mio parere dovute a un problema di concetto più che a uno sviluppo approssimativo ma, comunque, è evidente che siamo di fronte a un prodotto diverso dal solito e che si meritava una lavorazione più meticolosa rispetto all’abituale videogioco.
Per fortuna, a fare da contraltare a queste nuvole, ci sono una serie di bellissimi momenti di sole, che hanno reso speciali questi viaggi nel cielo. Adesso vi porto con me a scoprire cosa ho visto lassù.
Gameplay
Come suggerisce il nome, in Microsoft Flight Simulator 2024 si fa praticamente una cosa sola: si vola. Sta a noi decidere come, a partire dal modo con cui approcciarsi alla simulazione. Rispetto al predecessore, che già era un esempio unico, la facilità di accesso ai giocatori più casuali è aumentata e il gioco può essere serenamente fruito con un qualsiasi controller per console all’istante. I comandi principali sono facilmente accessibili, anche se tastiera e mouse aiutano a godersi viaggi più complessi.
Ad ogni modo, niente vieta di farsi un giretto al volo (potete picchiarmi per il gioco di parole) come se fossimo dentro un qualsiasi Grand Theft Auto. Anche i menu adesso sono molto più fruibili senza dover usare un puntatore. In generale, si ha a che fare con un’esperienza simulativa molto più scalabile e accessibile.
Non c’è solo l’aspetto dei controlli, ma anche il fatto che adesso è presente una vera e propria scuola di volo, che insegna a utilizzare i vari mezzi del gioco in maniera estremamente dettagliata e tutto sommato realistica. Non dovete studiare volumi di teoria o allenarvi a comunicare con la torre di controllo, ma comunque verrete istruiti a dovere a manovrare gli aeromobili, partendo dai più semplici, con voli turistici poco impegnativi, arrivando fino alle certificazioni per velivoli specializzati e missioni decisamente più complesse.
E qui c’è la vera grande novità del gioco: la modalità carriera! Come nella realtà, una volta preso il brevetto da pilota privato, si apriranno tutta una serie di missioni e attività che ci permetteranno di accumulare crediti per accedere a nuovi velivoli e brevetti, che a loro volta sbloccheranno nuove modalità di gioco e opportunità di guadagno, spaziando dal salvataggio al volo turistico, dallo spegnimento di incendi al volo di linea e via dicendo, fino alla creazione di una compagnia aerea privata, da gestire con piloti gestiti dalla IA e in futuro, sembrerebbe, l’intenzione è quella di aggiungere la possibilità di assumere altri giocatori e di lavorare insieme in una modalità multiplayer cooperativa.
Interessante il fatto che adesso è possibile di fatto “scendere” dall’aereo per ispezionarlo prima dei voli, proprio come nella realtà e, se necessario, ripararlo (spendendo fior di quattrini).
Questa è la novità maggiore, senza dubbio, ma a corredo ci sono anche attività più “arcade” di fotografia (di luoghi e animali) e sfide di volo, come nel predecessore. Sicuramente divertenti, ma adatte alla partitella saltuaria da farsi in un’oretta. La parte di fotografia, soprattutto, è quella più interessante e stimolante perché richiede in alcuni casi un po’ di esplorazione a vista, ad esempio per identificare un branco di elefanti a passeggio, e spesso richiede anche un po’ di abilità nel volo a bassa quota e a bassa velocità.
Contenuti
Sul lato dei contenuti, a seconda della versione di Microsoft Flight Simulator 2024 che state giocando, troverete un nutrito gruppo di velivoli e aeroporti, partendo dai 70 aerei e 150 aeroporti fatti a mano della Standard Edition arrivando ai 125 aeromobili e 160 aeroporti della Aviator Edition. La cosa più incredibile è che ognuno di questi velivoli è fondamentalmente fatto con cura artigianale, con abitacoli interattivi e controlli personalizzati. A mio parere, la versione migliore è la Premium Deluxe, che contiene 95 aerei e che rispetto alla Aviator, manca solo di una trentina di aerei d’epoca e il compianto Antonov An-225 Mriya.
In questo variegato gruppo di mezzi di trasporto, troviamo praticamente ogni tipo di velivolo creato dall’uomo: Aerei, elicotteri, mongolfiere, dirigibili, alianti e addirittura droni per il trasporto umano. Ovviamente, il focus principale è sugli aerei, dei quali possiamo pilotare tantissime tipologie diverse, dai caccia agli aerei da fertilizzante e dai jet di linea agli aerei da acrobazie, passando ovviamente dai classici monomotore da turismo e jet privati.
Ad espandere il tutto sarà presente lo store (non disponibile al momento) da cui potremo acquistare o scaricare gratuitamente nuovi velivoli, aeroporti, città migliorate e altre risorse di gioco. Sarà possibile inoltre importare in modo gratuito, dal proprio account di Microsoft Flight Simulator 2020, tutti i contenuti già acquistati.
Il modello di volo è stato sensibilmente migliorato e la differenza l’ho sentita soprattutto nelle manovre più spericolate e in quelle a bassa velocità e in condizioni metereologiche avverse. Non aspettatevi di volare come se nulla fosse nella tempesta o con forte vento. Il meteo, infatti, influenza tutti i modelli di volo: un aereo subirà più turbolenze, mentre una mongolfiera o un dirigibile verranno trascinati via dalle raffiche.
Ottima anche l’interfaccia: il menu che compare durante il volo è quasi identico a quello del titolo del 2020 e si possono modificare meteo, ora, stati dell’aeromobile e altre impostazioni di gioco. L’aggiunta più gradita e utile è la possibilità di aprire in qualsiasi momento la finestra di configurazione dei comandi, cosa estremamente utile in caso aveste delle periferiche da configurare.
A tal proposito, ho testato vari metodi di controllo e, purtroppo, in questo momento ci sono dei risultati non esattamente eccellenti, ma comunque buoni: con il Logitech/Saitek Flight Yoke è tutto perfetto e la configurazione è già precaricata. Addirittura, i Flight e Switch Panel della stessa linea funzionano con lo stesso plugin utilizzabile per il precedente capitolo. Controller Xbox e tastiera sono anch’essi utilizzabili senza problemi, ma purtroppo già con un HOTAS Saitek X-55 (che è identico al Logitech X-56) non ci sono i comandi precaricati e quindi vanno mappati tutti gli input di manetta e cloche. Essendo uno dei dispositivi più diffusi, mi aspettavo di trovare già almeno il pacchetto completo per le linee Logitech/Saitek.
Ottima, ma migliorabile, la modalità VR. Ho il sospetto che il modulo di interazione OpenVR sia stato portato direttamente da Microsoft Flight Simulator 2020, dato che menu, grafiche e addirittura il nome che viene mostrato su SteamVR sono identici. Al di là di alcune incertezze tecniche e di interfaccia (almeno con Valve Index e relativi controller Knuckles) l’esperienza in realtà virtuale è da mozzare il fiato. Vi assicuro che una volta in cielo sarà difficile riconoscere il videogioco da un video reale girato su un aeroplano reale.
Grafica e sonoro
Penso che ormai sia chiaro a chiunque ne abbia visto anche solo un fotogramma: Microsoft Flight Simulator 2024 è probabilmente il gioco più realistico mai realizzato, forse il primo davvero a un passo del fotorealismo. La resa grafica alle impostazioni ultra è incredibile. L’investimento hardware è stato assolutamente ripagato sotto questo aspetto ed è impossibile non stupirsi ogni volta che la luce cambia sulle ali del vostro Cessna 172 o quando il sole si avvicina all’orizzonte.
Lo stupore e l’emozione che si provano quando siete lassù in alto, però, si smorzano quando il velivolo si avvicina a terra, per più motivi. Il primo, è che se volate in VFR (quindi orientandovi con il terreno) potreste avere un po’ di problemi, soprattutto se siete sopra zone conosciute: il sistema di ricostruzione del terreno basato su IA è peggiorato, purtroppo. Le aree ricoperte da acqua o prati sono spesso male definite e soprattutto gli alberi si trovano sparsi in modo assolutamente insensato rispetto alla realtà, e invalidano completamente la possibilità di orientarsi con i punti di riferimento reali.
Per carità, siamo nei primi giorni del rilascio e si tratta di un algoritmo che è in grado di ricreare l’intero pianeta… se non fosse solo che il sistema di Microsoft Flight Simulator 2020 funziona meglio! Questo purtroppo non è l’unico downgrade: il secondo motivo che toglie l’entusiasmo è il peggioramento grafico (e non solo) causato dal nuovo, famigerato, sistema dello streaming degli asset.
Per evitare di dover scaricare 150GB di materiale come nel gioco precedente, qualcuno ha avuto la brillante idea di trasmettere in streaming l’intero contenuto di texture e modelli 3D del gioco. Il senso non è sbagliato, ma fra il dire e il fare c’è di mezzo una rotta transatlantica. Soprattutto al lancio, ma nei giorni successivi anche solo nelle ore di punta dei fusi orari nordamericani, i server erano intasati e con una linea in fibra misto rame (non delle migliori, per carità) la difficoltà nel caricare texture e i rallentamenti causati dal costante caricamento di file hanno reso praticamente ingiocabile il simulatore.
Passi un caricamento lentissimo all’avvio del gioco e all’inizio del volo, il caso più assurdo è quando tocca vedere dei quadrati colorati per un po’ di tempo al posto di fiamme o schizzi d’acqua, dato che le texture effettive non sono pronte al primo utilizzo nella partita (ad esempio, un atterraggio con idrovolante o un decollo con mongolfiera) e il gioco, evidentemente, deve scaricarle quando vengono richiamate.
Un’altra perplessità la fa uscire il sistema gestito da IA (ma forse sarebbe più corretto chiamarlo sistema Text To Speech) che controlla le voci dei personaggi che si incontrano durante la carriera. I dialoghi generati casualmente sono agghiaccianti, per non dire direttamente inquietanti. I nomi vengono generati casualmente anch’essi e assegnati a voci che non c’entrano niente.
Lungi da me fare assunzioni di alcun tipo, ma se una anziana signora chiamata Angelica che vuole volare sopra la sua città natia mi parla con una profonda voce da maschio alfa, il mio primo pensiero è che qualcosa non sia andato correttamente. Questa è la situazione almeno in lingua italiana. È un compromesso accettabile per poter rendere fruibile il gioco anche ai non-anglofoni, ma la realizzazione raffazzonata si aggiunge alla serie di storture che danno l’impressione di star giocando con una beta.
Al di là di queste, talvolta pesanti, incertezze tecniche, il titolo è straordinariamente bello da vedere e da sentire. Anche il comparto audio è stato migliorato e per fortuna i suoni dei vari mezzi sembrano essere meglio bilanciati rispetto a prima. Il problema più grande che avevo con l’audio è che il suono dei motori era assordante quasi come un vero aereo. Bello, ma non troppo quando giochi con gli altoparlanti attivi.
Infine, una piccola chicca: gli animali che incontrerete sono stati presi in blocco da Planet Zoo, grazie a una collaborazione con Frontier Development. Un bell’esempio di lavoro condiviso che ha sicuramente giovato al prodotto finale.
Accessibilità
Per quanto riguarda la parte dell’accessibilità di Microsoft Flight Simulator 2024, abbiamo qualche opzione visiva, uditiva e motoria, che però non eccelle particolarmente nel garantire una fruibilità completa. Soprattutto per quanto riguarda l’audiodescrizione dell’assistente vocale, al momento sembra essere disponibile solo per la lingua inglese, che si appoggia al sistema nativo di Windows, quindi di fatto legge testi in inglese ma con la lettura italiana (e per giunta con una voce estremamente robotica): è al limite del comprensibile.
Presenti le opzioni per i tre principali tipi di daltonismo, dimensione dei sottotitoli e qualche regolazione sul movimento del cursore sull’aspetto motorio. Oltre a questo c’è poco altro, ma niente vieta che possano essere aggiunte nuove funzioni. Va detto che, essendo un gioco molto versatile a livello di input, si presta bene a un utilizzo combinato con tutti i vari controller adattivi presenti sul mercato. Ad ogni modo, la lente di ingrandimento di Windows funziona senza problemi ed è ragionevole pensare che altre funzioni native di Microsoft siano compatibili.
Ringraziamo l’amico di Nerdando, ApolloGamer89, che ci ha aiutato a valutare le varie opzioni di accessibilità.
Prezzo
Microsoft Flight Simulator 2024 è disponibile per Xbox Series e PC, su Microsoft Store e Steam, in quattro diverse versioni:
- Standard Edition – 79,99€
- Deluxe Edition – 109,99€
- Premium Deluxe Edition – 139,99€
- Aviator Edition – 219,99€
Ogni versione sopra la Standard contiene velivoli aggiuntivi, oltre a qualche aeroporto in più. Ovviamente, come ogni titolo di punta di casa Microsoft, anche questo è presente su Game Pass, ma attenzione: la versione inclusa nell’abbonamento è la Standard Edition.
Un grazie a Microsoft per avermi inviato la Premium Deluxe Edition per questa recensione.
In conclusione
Per descrivere Microsoft Flight Simulator 2024, alla fine, ci vuole poco: quando gira, è il gioco più bello del mondo e quando non gira fa venire voglia di spaccare lo schermo. Come divertimento e come concetto è sopraffino, ma purtroppo a livello tecnico è tristemente lacunoso. Il livello grafico, come ho già detto, è semplicemente assurdo da tanto che è bello, ma l’aspetto dei caricamenti degli asset e della cura dei dettagli è il suo tallone d’Achille. Purtroppo o per fortuna, sono tutti problemi che a mio parere sono dovuti a un’uscita forzata dalla fretta, quando palesemente c’era bisogno di più tempo per verificare le tecnologie utilizzate.
Il mio dubbio principale è che questo è un gioco “always online“ e che necessita pure di una connessione discreta per giocare bene. È impossibile, per ora, mettersi a scaricare tutti i file di gioco per giocare senza dipendere da server esterni. Ma cosa succede se questi server diventano inaccessibili per un qualsiasi motivo? E se utilizzo una connessione a consumo? Ma soprattutto, se io volessi giocare a questo titolo per gli anni a venire, cosa succederà quando i server di gioco, inevitabilmente chiuderanno?
Spero tanto che Asobo Studio, che è sempre stata attenta alle osservazioni dei clienti paganti, riesca a trovare la quadra di tutto questo. Dare almeno l’opzione per poter scaricare in locale la maggior parte dei file sarebbe il contentino che probabilmente aiuterebbe molti giocatori a godersi il titolo senza problemi e ad alleggerire i server di gioco. Spero tanto che succeda, perché Microsoft Flight Simulator 2024 se lo merita. Si merita di brillare più forte del predecessore perché, al di là della meraviglia grafica, è anche il primo capitolo ad essere davvero un videogioco, oltre che un simulatore.
Per la prima volta, da che io ricordi, è possibile non solo divertirsi volando con un simulatore realistico, ma anche con tutto l’aspetto manageriale e, in un certo senso, ruolistico. Non è poco e, insieme al resto dei contenuti, secondo me basta per dargli fiducia.
Alla fine, c’è solo da sperare che questo bel titolo possa volare sempre più alto, e che l’atterraggio sia sempre più morbido in futuro.
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Nerdando in breve
Microsoft Flight Simulator 2024 è l’apice della tecnologia videoludica e simulativa e riesce a divertire anche i meno fissati con il mondo dell’aviazione, grazie a una modalità carriera ben congegnata. Peccato per tutti i problemi tecnici che il sistema di streaming dei file di gioco causa sin dal lancio.
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