Giochi da tavolo

Mesos – L’età della pietra

Recensione

Col termine Mesolitico ci si riferisce al periodo intermedio dell’Età della pietra, posto tra la fine dell’ultima glaciazione e la Rivoluzione neolitica con date di inizio e di fine che variano a seconda dell’area interessata: in Europa si estende approssimativamente da 15.000 a 5.000 anni fa e in Medio Oriente approssimativamente da 20.000 a 10.000 anni fa. Durante il Mesolitico si elaborarono tecniche sofisticate di lavorazione della pietra, come quella microlitica, nella quale piccole schegge di selce fissate a manici in legno o in osso erano utilizzate per costruire utensili per la caccia e la raccolta dei vegetali.

Ora prendete tutte queste considerazioni e informazioni, datele in mano a Yaniv Kahana e Simone Luciani (che ormai è il mio punto di riferimento assoluto per il gioco da tavolo) e avrete Mesos: il gioco da tavolo Cranio Creations di carte che unisce meccaniche di draft, set collection ed evoluzione.

Meccaniche

Dopo aver avuto il piacere di assistere alla presentazione allo scorso Play! di Modena, non vedevo l’ora di sperimentare nuovamente (e con più calma) questo titolo che sin da subito mi ha dato l’impressione di essere ricco di profondità.
In Mesos prendiamo la guida di un tribù, e in quanto capi dovremo far crescere la nostra comunità arricchendola con nuovi membri, ma nuove persone vuol dire anche più bocche da sfamare, nuove case da costruire ed eventi naturali da gestire.

Si parte col collocare il nostro segnalino (il totem della tribù) sul tracciato delle offerte che consentiranno di decidere sia l’ordine di presa delle carte (edificio e personaggio) che da quale delle due fonti prenderle (una sopra e una sotto il tracciato delle offerte).
Ogni carta avrà un certo effetto, che può essere immediato o a lungo termine, e può fornire punti prestigio (i punti vittoria).
Questa meccanica, quindi, assicura un buon equilibrio: chi gioca prima avrà maggior possibilità di scelta, e potrebbe optare per uno degli spazi più lontani del tracciato: questo gli darà accesso ad un numero maggiore di carte, ma lo relegherà anche alla coda di scelta del turno successivo. Non solo: l’ultimo dovrà anche pagare un pegno in termini di cibo (la valuta di gioco) e qualora non ne avesse a disposizione, dovrà pagare in prestigio, perdendo quindi punti vittoria.

Una volta prese le carte le collocheremo davanti a noi. Queste, come detto, rappresentano o Personaggi o Edifici.
Ci sono sei tipologie diverse di Personaggi, ognuno con poteri diversi: gli Inventori forniscono punti prestigio a fine partita, i Raccoglietori forniscono sconto in cibo durante determinati eventi, Sciamani danno punti prestigio al giocatore che ne detiene la maggioranza durante l’evento dedicato, Costruttori riducono il costo degli Edifici, Artisti, durante l’evento pittura rupestri, daranno punti prestigio e Cacciatori che, com’è facile immaginare, forniscono cibo aggiuntivo.

Gli Edifici, per essere costruiti, richiedono il pagamento del costo in Cibo (se non lo abbiamo, non possiamo prendere la carta). Avere edifici nella propria tribù vuol dire assicurarsi punti prestigio a fine partita oltre ad effetti specifici, come bonus durante gli eventi, nella raccolta cibo, motiplicatori di punti e così via.
Alla fine del round, ovvero dopo che tutti i giocatori hanno terminato il turno, si elimineranno tutte le carte dal tracciato inferiore e si spostenranno lì quelle residue del tracciato superiore. Se tra le carte della fila in basso ci sono gli eventi, allora è il momento di risolverli. Questi eventi richiedono il pagamento di risorse e l’acquisizione di punti prestigio a determinate condizioni (come per chi ha più sciamani o artisti).

Dopo aver risolto gli eventi si dà il via ad un nuovo turno.
Non appena le carte di un’era finiscono e si rivela la prima dell’era successiva (tre in totale), lo schema di gioco viene rinnovato: si eliminano gli Edifici dalla fila inferiore (solo nella III Era), si spostano gli Edifici dalla fila superiore a quella inferiore e si scoprono le carte Edificio dell’Era appena iniziata (II o III) nella fila superiore.

È evidente come l’alternarsi delle Ere dia accesso ad edifici più potenti e più costosi, che quindi richiederanno di aver ben organizzato la propria tribù nelle ere passate.
La partita termina dopo il decimo round, quando il mazzo tribù è esaurito e non ci sono più carte per ripristinare le file. A quel punto si risolvono tutti gli eventi e si contano i punti vittoria.

Materiali

Nella ricca scatola troviamo:

  • 2 tessere Ordine di turno
  • 7 tessere Offerta
  • 94 carte Tribù
  • 2 carte Evento Finale
  • 21 carte Edificio
  • 48 segnalini Cibo
  • 75 segnalini Punti Prestigio
  • 5 pedine Giocatore
  • 5 carte riepilogo

Conclusioni

Mesos ha meccaniche semplici e facilmente abbordabili, ma è dannatamente profondo e riflessivo. Richiede pianificazione e strategia: la tentazione di avventarsi sulle offerte che danno accesso a più carte è forte, ma ci costerà risorse e costringerà a prendere per ultimi nel giro dopo. Essere primi a scegliere ci darà accesso a un maggior ventaglio di opzioni, magari per arginare un evento in arrivo, però non è detto che l’estrazione delle carte ci sorrida e potremmo trovarci comunque scoperti. Sempre per questa ragione, lasciarsi travolgere da un evento perché concentrati sul potenziare una tipologia di abitante, ci farà affrontare perdite di punti notevoli.

Gli Eventi sono quindi la componente cruciale che può far la differenza tra vittoria e sconfitta e il vedere quali accadranno fin dall’inizio dell’era consente di applicare un’attenta pianificazione (o almeno di provarci) nonostante l’estrazione delle carte sia causale.
Risulta così evidente una forte interazione (seppur indiretta) tra giocatori: spietata, senza esclusione di colpi, perché è facile seguire il gioco di tutti e indovinare dove cercheranno di far punti, magari tentando di accaparrarsi i Personaggi in attesa dell’evento di fine Era.

In conclusione: Mesos è un light set collection con meccaniche semplici e pianificazione profonda, adatta a tutti i giocatori perché non risulta mai banale con le partite che filano via rapide grazie a meccaniche decisamente ben oliate. Adatto a chi ama la pianificazione ed è capace di adattare la propria strategia sulla base di quanto sta accadendo intorno a lui.
Personalmente lo considero uno dei migliori titoli visti al Play! 2024, anche grazie alla sua scalabilità che da 2 a 5 giocatori si plasma perfettamente.

Mesos è disponibile sul sito di Cranio Creations al prezzo di 24.99 Euro.

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Nerdando in breve

Mesos è il gioco per attraversare le fasi dell’età della pietra.

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