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Creepy Tale: Some Other Place – Fiabe per (non) dormire

Recensione

Allora bambini, c’era una volta il piccolo Martin che viveva da solo con i due fratelli maggiori, la madre ed una sorellina ancora in fasce.
Un giorno, durante una colazione come tante altre, i fratelli di Martin suggeriscono di andare a caccia di funghi, ma lui no: odia i funghi e preferirebbe una bella zuppa di pesce.

Recatosi così al fiume e messo in saccoccia il prezioso bottino acquatico, Martin viene avvicinato da una creatura uscita da un incubo che non solo gli ruba il cestino con tutti i pesci faticosamente tirati a riva, ma lo trascina in un mondo da incubo, contorto e piegato dalla volontà di streghe, gnomi, troll e altre creature non meglio identificate.
Inizia così per Martin una disperata fuga dall’incubo, nel tentativo di tornare a casa sano e salvo. Anche se, nonostante il suo buon cuore, dovrà lasciare qualche vittima lungo il percorso.

Gameplay

Creepy Tale: Some Other Place è l’ultima fatica dei Creepy Brothers, un puzzle game in 2D che ci porterà a vivere un’avventura decisamente limitata nel tempo (circa tre ore per completarlo, fino a cinque se volete andare a caccia di tutti gli obiettivi) ma davvero ricca di pathos ed emozione.
Per portare avanti Martin nella sua ricerca della strada di casa, dovremo risolvere una serie di semplici puzzle ambientali: non troppo cervellotici ma nemmeno banalissimi.

Nella maggior parte dei casi si tratta di procedere per prove ed errori, ma difficilmente resterete bloccati senza saper cosa fare. Ancor più spesso la soluzione risulterà quasi banale, una volta compresi i meccanismi e la lore sottostante.

Comparto tecnico

Vale dunque la pena acquistare questo Creepy Tale: Some Other Place? Personalmente la risposta è assolutamente sì. Soprattutto per il comparto tecnico e artistico. Non è un gioco particolarmente sofisticato, d’accordo, ma l’ho trovato totalmente privo di sbavature, bug, glich o qualsiasi altra cosa che possa guastare l’esperienza di gioco.
Ma a farla da padrona è sicuramente la componente artistica.

L’estetica è superlativa, tanto negli sfondi quanto nelle animazioni, questo titolo è una festa per gli occhi. Una favola dark che si lascia osservare nei minimi dettagli e assaporare in ogni elemento più o meno evidente, in ogni animazione che farà capolino sullo sfondo, nei personaggi grotteschi che popoleranno tutto il suo ecosistema.
Altrettanto di pregio è la colonna sonora: un accompagnamento mai troppo invasivo ma onnipresente, che ci calerà in un mondo onirico di ansia e paura serpeggiante.

Conclusioni

Un titolo facile da abbordare e che probabilmente non riceverà una seconda run, una volta completato, ma che merita decisamente essere giocato per la sua bellezza e cura di dettagli.

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Nerdando in breve

Creepy Tale: Some Other Place è un puzzle game che ci proietta in una favola cupa e inquietante.

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