A partire da oggi nelle sale cinematografiche uscirà The Crow – Il corvo, nuova trasposizione del graphic novel Il Corvo, pubblicato da James O’Barr nel 1989 e già trasposto al cinema nel 1994.
Avevo guardato il primo film anni fa ed ero cresciuta con l’impatto che aveva saputo avere sull’immaginario collettivo ma non avevo mai letto il fumetto che aveva dato il via a tutto.
L’arrivo nelle sale di una nuova incarnazione della storia mi è sembrato il momento perfetto per colmare la lacuna!
Ho letto, così, Il Corvo nella sua edizione definitiva, pubblicata in Italia da Edizioni BD nel 2011: la versione è stata rivista e corretta da James O’Barr stesso a partire dal 2004, in occasione del ventennale della prima stesura, che era iniziata nei primi anni Ottanta e contiene pagine inedite scartate dalla prima versione pubblicata.
Ho potuto scoprire un lavoro poetico e intenso, che ha saputo coinvolgermi molto più di quanto mi sarei potuta aspettare.
Il graphic novel
La storia de Il Corvo inizia in realtà nel 1978 con una terribile tragedia che colpisce il suo futuro autore: “la ragazza che era Shelly”, come la definisce O’Barr stesso nella prefazione all’edizione definitiva, la sua fidanzata, viene infatti investita e uccisa da un autista ubriaco mentre sta salendo in macchina. La donna si trovava lì perché James O’Barr le aveva chiesto di andare a prenderlo, dato che la sua assicurazione auto era scaduta. L’evento traumatico genera un fortissimo senso di colpa nell’autore e rappresenta il germe da cui nascerà poi Il Corvo.
La storia di Eric e Shelly è qualcosa di mai visto negli anni Ottanta e di grande impatto anche per il lettore di oggi. O’Barr riesce a infondere alle sue pagine una poetica dark unica, fondendo alla perfezione poesia e violenza. Il percorso di redenzione e vendetta di Eric, sorta di viaggio di Orfeo alla rovescia, è caratterizzato da tinte punk, chiaroscuri incredibili e una vividezza talmente reale da risultare praticamente dolorosa.
Una favola macabra e spietata, di cui mi sono perdutamente innamorata. Non posso che consigliarvene la lettura nell’edizione definitiva, ricca di pagine inedite e approfondimenti dalla mano dell’autore stesso.
Il film maledetto del 1994
Nel 1994 ero una bambina e non vidi Il Corvo – The Crow al cinema. Ricordo però che molti miei amici se ne innamorarono, tanto da includere i film nei loro preferiti di sempre per molti anni a venire. Io l’ho guardato per la prima volta solo molti anni dopo, trovandolo un gran film e oggi, dopo aver finalmente letto il lavoro originale, posso aggiungere che si tratta di un ottimo adattamento.
Il Corvo – The Crow è stato diretto da Alex Proyas (uno che in seguito ci avrebbe regalato anche il sottovalutatissimo Dark City e Io, Robot) e interpretato da Brandon Lee, figlio del famosissimo Bruce.
La pellicola è rimasta famosa, più che per se stessa, per il terribile incidente che costò la vita all’attore protagonista: Brandon Lee, infatti, rimase ferito a morte da una pistola che avrebbe dovuto essere caricata a salve mentre girava una delle ultime scene del film. Nonostante questa tragedia, che gli è costata la fama di set maledetto, Il Corvo è un ottimo adattamento, che si prende delle libertà rispetto all’originale ma ne conserva perfettamente l’atmosfera generale e l’aura romantica e dark.
Attualmente Il Corvo – The Crow non è disponibile in nessun servizio di streaming ma c’è da sperare che, complice l’uscita del remake, sarà possibile recuperarne la visione. Il successo del film ha dato vita, come spesso accade, ad un franchise cinematografico: Il Corvo 2 – La città degli angeli è collegato agli eventi del primo film ed è uscito nel 1996. Il Corvo 3 – Salvation e Il Corvo – Preghiera maledetta, usciti rispettivamente 2000 e nel 2005, non hanno nessun collegamento con i precedenti. Personalmente non ho guardato nessuno di questi titoli, anche se l’accoglienza è stata in generale tiepida, quando non disastrosa, per tutti.
Il remake del 2024
A trent’anni esatti dalla prima pellicola, quando ormai sembrava che de Il Corvo il cinema non si sarebbe più occupato, ecco spuntare The Crow – Il corvo, la cui uscita è prevista nei cinema italiani per il 28 agosto. Interpretato da Bill Skarsgard (già un inquietantissimo IT), il film è dichiaratamente un remake in chiave moderna del fumetto.
Personalmente non l’ho ancora guardato ma, stando alle prime immagini diffuse, ho aspettative ambivalenti. Il rischio di trasformare una storia ricca di pathos e poetica in un tamarrissimo concentrato di violenza e muscoli è altissimo ma aspetterò di aver guardato il prodotto finito prima di esprimermi.
Ma c’era davvero bisogno di un nuovo film su Il Corvo? So che in molti risponderanno di no senza esitare, io però rispondo con un nì: dopo aver letto il prototipo, credo che quella raccontata da O’Barr sia una storia che merita di essere conosciuta e scoperta anche dai lettori di oggi, che difficilmente possono rispecchiarsi in una poetica fortemente connotata con gli anni Ottanta. Da questo punto di vista, ogni iniziativa che possa riportare l’attenzione sul titolo, magari aggiornandolo con gusto per le nuove generazioni e integrando gli aspetti che rimasero fuori nel 1994, mi sembra degna di essere appoggiata.
Sarà questo il caso di The Crow – Il corvo? Speriamo davvero non si tratti dell’ennesima occasione sprecata…
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