Credetemi, avrei tanto voluto innamorarmi di Bō: Path of the Teal Lotus, metroidvania sviluppato da Squid Shock studios e pubblicato da Humble Games. Dopotutto i primi trailer mi avevano incantato e le mie sensazioni durante la prima ora di gioco andavano verso quella direzione. Eppure qualcosa è mancato e alla fine, pur apprezzandolo in alcune sezioni, ritengo che Bō: Path of the Teal Lotus non è quel gran titolo che speravo. Un discreto metroidvania, senz’altro, a cui però manca molto per eccellere.
Per quanto non inerente alla recensione, spiace comunque notare che la notizia di queste settimane è che questo, a quanto pare, sarà l’ultimo gioco pubblicato dalla divisione publisher di Humble Games. Quando posti di lavoro vengono bruciati non è mai un bel giorno.
Recensione
Ho giocato Bō: Path of the Teal Lotus sul mio pc. Ho optato per la cosiddetta risoluzione 2K e per i 120 fps senza mai riscontrare alcun problema. Il videogame, tra l’altro, si avvale della piena compatibilità con Steam Deck. Peccato (e qui il primo grave problema) non abbia un sistema di cloud saving al momento, mancanza riscontrata da parecchi utenti Steam. Questo ha reso impossibile il mio passaggio dal PC alla Steam Deck mantenendo lo stesso salvataggio.
Grafica e sonoro
Parto con quanto di meglio abbia da offrire Bō: Path of the Teal Lotus. Un metroidvania che non nasconde le forti influenze subite dal caposaldo del genere Ori ma che prende una sua personale direzione attingendo dal folklore giapponese. Lo stile grafico ricorda chiaramente la corrente artistica nipponica ukiyo-e e la reinterpreta in maniera cartoonesca in modo convincente. La grafica 2.5D, così ricca di fondali dettagliati, è una vera carezza per gli occhi in quasi tutte le circostanze. A voler cercare il pelo nell’uovo, avrei gradito più varietà nei nemici ordinari.
Come lecito aspettarsi, la colonna sonora, composta da Moisés Camargo e Manami Kiyota, e l’effettistica prendono a piene mani anch’esse dal Giappone. Il risultato, sotto il punto di vista della direzione artistica, regala un videogame coerente e godibile, oltre che personale.
Gameplay
Qui iniziano i primi problemi, purtroppo. E lo dico a malincuore perché, in realtà, controllare Bō è, di per sé, uno spasso. I comandi sono reattivi e prevedibili. Si ha la sensazione di poter governare gli spostamenti del proprio personaggio con precisione millimetrica.
A disposizione del giocatore c’è un intero arsenale di movimenti (e poteri) che, come lecito aspettarsi, viene ampliato con l’avanzare dell’avventura. Gli upgrade vanno dal potenziamento della propria arma principale, alla possibilità di agganciarsi con una sorta di rampino. Si potrà fare affidamento su scatti repentini (dash) e utilizzare abilità secondarie, anch’esse potenziabili. Insomma, la varietà non manca soprattutto se a questo aggiungiamo gli shop che permettono di migliorare ogni aspetto del proprio eroe utillizzando la valuta del gioco e il materiale raccolto (fusti di bamboo, minerali, ecc).
Bō: Path of the Teal Lotus è un metroidvania con una fortissima propensione verso il platforming. La capacità principale di Bō è quella di ‘ricaricare’ un salto dopo aver colpito con la propria arma un nemico o un oggetto. Questo rende le sezioni di platforming e salti molto lunghe e, a volte, anche molto divertenti. A tal riguardo, sottolinerei, per l’appunto, “a volte”…
Cosa non va
Il problema principale di Bō: Path of the Teal Lotus risiede nella sua inadeguata difficoltà. Badate bene, chi parla apprezza molto le sfide. Ho adorato giochi come Cuphead, Elden Ring, Celeste, ecc. La differenza sta nel fatto che il titolo pubblicato da Humble Games risulta frustrante e punitivo troppo spesso. Richiede al giocatore di ripercorrere sezioni intere di platforming, di svariati minuti, senza poter contare su checkpoint intermedi. Le boss battle, spesso, si risolvono nel saltellare per fin troppo tempo, per esempio, sulla testa di un boss mentre lo si colpisce ripetutamente e si cercano di evitare le decine di proiettili scagliateci contro. Sezioni come queste non solo sono noiose ma risultano estremamente frustranti visto che la sconfitta è subita come un’inutile punizione e non come un’occasione per migliorare.
Aggiungerei inoltre la prolissità di alcuni dialoghi e delle descrizioni delle missioni. Mi rendo conto che questa critica è molto personale ma ritengo che un gioco così action gioverebbe dall’avere il meno righe di testo possibile. Non solo i dialoghi con gli NPC non mi hanno sorpreso per brillantezza, ma molto di frequente risultano troppo lunghi.
Prezzo
Bō: Path of the Teal Lotus è disponibile praticamente per tutte le piattaforme. Potrete acquistarlo su Nintendo Switch, Windows, PlayStation 5, Xbox Series X/S al prezzo di 19,99 €. Come già detto in apertura, il gioco può contare sul bollino ‘Steam Deck verified’.
Conclusione
Come dicevo, volevo tanto innamorarmi di Bō: Path of the Teal Lotus ma non ce l’ho fatta. Ho tentato di focalizzarmi sulla precisione dei comandi e sull’ispirata sezione artistica ma non è bastato. Il gioco soffre di una gestione della difficoltà sbilanciata e che non gli permette di esprimersi al meglio. Forse gli sviluppatori correranno ai ripari, ma al momento l’esperienza risulta molto spesso frustrante.
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Nerdando in breve
Bō: Path of the Teal Lotus è un metroidvania sviluppato da Squid Shock studios e pubblicato da Humble Games.
Trailer
@nerdandocom Da qualche giorno sto testando l’ultimo titolo pubblicato da Humble Games intitolato Bo: Path of the Teal Lotus. Questo metroidvania mi sta convincendo per alcuni aspetti ma presta il fianco a qualche critica. Scopriremo maggiori dettagli nella recensione che troverete sul sito di Nerdando -Ayr- #Metroidvania #platform #videogiochi #nerdando ♬ LIMITS THE SKY – Mpax
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