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Sand Land – Un ottimo tributo alla memoria di Akira Toriyama

Recensione

Sand Land è l’ultimo videogioco dello studio ILCA Inc., già responsabile dello sviluppo di numerosi titoli tratti da serie anime e manga, come, ad esempio, One Piece Odissey, ma hanno anche lavorato a Pokemon Diamante Lucente/Perla Splendente. In questo caso, i ragazzi di ILCA Inc. si sono trovati a collaborare con Akira Toriyama, per la trasposizione del racconto di Sand Land (prima pubblicato come manga in un unico volume, da cui è successivamente stata tratta una serie anime) sotto il publisher Bandai Namco.

Il papà di Dragonball ha infatti preso parte attiva al progetto, supervisionando lo sviluppo del videogioco insieme a Shueisha, uno dei più importanti editori giapponesi. Non avendo avuto occasione di leggere il manga/guardare l’anime prima di provare il gioco, mi sono avvicinato con molta curiosità a Sand Land anche per cercare di capire il target di riferimento di questo videogioco: se destinato solamente a chi già conosce l’opera di origine o se fruibile anche da chi si avvicina al mondo di Sand Land per la prima volta.

Il gioco è disponibile per PC, Playstation 5 e Xbox Series X|S ed io ho potuto provare Sand Land sulla mia Xbox Series X, grazie al codice fornitoci da Bandai Namco, che ringraziamo.


Da manga ad anime e videogioco

Sand Land, opera di Akira Toriyama, racconta le vicende di un improbabile gruppo di eroi, composto dal principe dei demoni Belzebub, il suo fido servitore Thief, lo sceriffo Rau, insieme alla giovane e misteriosa Ann, che parte alla ricerca di una fonte di acqua leggendaria, che potrebbe riportare la vita nelle aride terre desertiche che compongono la regione di Sand Land, da cui deriva pure il nome del gioco.
Senza fare spoiler, vi posso dire che quella narrata nel videogioco comprende anche la parte di storia aggiuntiva che non era inizialmente presente nel manga, ma è stata aggiunta successivamente nell’anime, sotto la supervisione dello stesso Toriyama, durante la quale potremo visitare una nuova regione oltre alle terre desertiche.

Ooen world classico, ma con qualche variante

A livello di gameplay ci troviamo di fronte ad un classico action-adventure open world, che prova a proporre qualche variante per dare un pizzico di varietà alla formula classica. Troviamo ampie regioni liberamente esplorabili grazie anche ai numerosi mezzi di trasporto che riusciamo a costruire nel corso dell’avventura (e che costituiscono un importante elemento di gameplay), ricche di nemici, materiali e dungeon, alcuni obbligatori per proseguire nella trama, altri opzionali.

Per rendere vario il ritmo di gioco, Sand Land propone anche delle formule differenti nel corso delle missioni di gioco, come delle semplici sezioni platform 2d, gare di velocità su fantasiosi veicoli oppure missioni di soccorso, maggiormente votate al combattimento. Non mancano anche delle parti da completare in modalità stealth, superando una serie di nemici che pattugliano zone, senza essere visti, pena dover ripartire dall’ultimo check point. Anche se non tutte queste fasi sono dello stesso livello qualitativo, risultano essere un piacevole diversivo che spezza il ritmo di gioco, rendendo l’avventura di Belzebub e i suoi amici sempre interessante.

Fantasiosi mezzi da combattimento

Le fasi di combattimento sono una delle parti che mi hann0 divertito di più in questo gioco. Da una parte abbiamo Belzebub, che può eseguire una serie di semplici combo, schivare o parare i colpi avversari in un combat system 3d divertente, non troppo complesso ed accessibile anche ai meno avvezzi al genere.

La vera sorpresa è costituita dai mezzi di trasporto, che aggiungono un ulteriore livello tattico alle sfide. Infatti, i veicoli, che possiamo costruire e personalizzare attraverso una serie di moduli da trovare durante l’esplorazione dei vari ambienti, non servono solo per spostarci più velocemente per la mappa di gioco, ma diventano un elemento essenziale durante i combattimenti. I vari mezzi hanno caratteristiche differenti che li rendono utili strumenti per sconfiggere agilmente ampi gruppi di nemici, oppure hanno degli utilizzi specifici contro determinati boss. Quindi anche la scelta di quale mezzo prendere diventa importante, perché ognuno risulta essere più adatto a specifiche condizioni di combattimento e, durante le sfide con i boss, scegliere il mezzo sbagliato può portare ad una sonora sconfitta.

Oltre ad un elevato grado di personalizzazione dei vari veicoli, abbiamo una leggera personalizzazione anche per il protagonista, Belzebub, l’unico personaggio giocabile, e delle abilità di supporto dei compagni di squadra, non direttamente controllabili, ma che possono essere chiamati a svolgere determinate azioni. Un semplice albero delle abilità, che possiamo sbloccare man mano che aumenta il livello del personaggio.

Numerose missioni secondarie

Oltre alla trama principale, il gioco presenta numerose missioni secondarie, che sono facoltative ai fini del completamento della trama principale, ma ci permettono di avere una maggiore conoscenza della regione, oltre che premiarci con progetti e risorse, da poter impiegare per creare nuovi veicoli oppure potenziare quelli già a nostra disposizione. Anche se la varietà delle attività da svolgere non è troppo ampia, ciascuna di queste missioni presenta una sua storyline, che fornisce qualche dettaglio sulle vite degli abitanti della regione di Sand Land.
Buona la longevità, considerando che per la sola trama principale si superano tranquillamente le 20 ore, ma, per completare il gioco al 100% dovrebbero essere necessarie una quindicina di ore in più.

Ottimo utilizzo del cel-shading

Graficamente il gioco si presenta con un ottimo cel-shading, che ripropone fedelmente lo stile del manga e dell’anime. Anche le animazioni risultano molto buone in tutte le fasi, sia nelle scene di intermezzo, che nelle fasi di gioco vero e proprio. Da segnalare solamente che l’ambientazione desertica, per sua stessa natura, risulta essere un po’ spoglia; quindi, non ritengo questo un punto completamente negativo, dato che gli sviluppatori hanno posto comunque numerosi elementi, come case diroccate, grotte e altri elementi, per cercare di spezzare la monotonia del deserto e rendere riconoscibili le varie aree. Mi è piaciuta meno la poca varietà di nemici proposti, che si limitano ad un esiguo numero di tipologie differenti, riproposti con poche varianti lungo tutta l’avventura.

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Nerdando in breve

Nel complesso, Sand Land risulta essere una piacevole avventura, che costituisce un ottimo tie-in della serie anime e manga e completamente fruibile anche da chi non si è mai avvicinato all’opera di Akira Toiyama. Pur essendo un open world, prova a spezzare il ritmo della formula classica con attività differenti e, anche grazie alla possibilità di utilizzare i mezzi di trasporto/combattimento e la funzione di “Viaggio rapido”, anche esplorare la mappa di gioco risulta sempre stimolante.
Una storia divertente e leggera vi saprà intrattenere per un buon numero di ore, senza risultare eccessiva nella durata. Positiva la possibilità di modificare la difficoltà del gioco, in modo da tarare al meglio la propria esperienza, mentre dobbiamo segnalare l’assenza del doppiaggio in italiano, anche se tutti i testi sono stati tradotti nella nostra lingua.

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