Recensione
Apprezzo L’Ippocampo e, questa primavera, l’editore si è avventurato nel mondo dell’horror con le pubblicazioni de Il Re in giallo di Robert W. Chambers e de Il grande dio Pan di Arthur Machen: in questo articolo, vi racconterò le mie impressioni su quest’ultima.
Come sempre, vi darò alcuni accenni alla trama senza scendere nei particolari, per evitare gli odiati spoiler: un esperimento chirurgico su una giovane donna cerca di aprire un nuovo punto di vista sul nostro mondo, attraverso il quale scoprire che delle terribili entità vivono con noi e tramano nell’ombra in modi sconosciuti all’essere umano e, di fatto, incomprensibili.
Edizione
L’Ippocampo, che ringrazio per la copia speditami, ha compiuto un lavoro encomiabile ed è una vera gioia, per un appassionato di belle edizioni come il sottoscritto, avere questo libro tra le mani.
La cura posta dall’editore si comprende dando una semplice occhiata alla splendida copertina. Il grande dio Pan fa parte della collana Collector, che si pone l’ambizioso obiettivo (raggiunto, oserei affermare) di fornire ai grandi classici una versione all’altezza della loro fama.
Il grande dio Pan è introdotto da una interessante prefazione di Guillermo del Toro, che non ha mai nascosto la sua passione per l’horror, basti ricordare, per esempio, che è stato il creatore della recente serie antologica Cabinet of Curiosities, e da alcuni pensieri scritti da Machen stesso in cui si toglie alcuni sassolini dalla scarpa contro la critica della sua epoca, che aveva giudicato negativamente e in modo impietoso la sua produzione, rivelatasi poi un successo indiscutibile.
Sono presenti, inoltre, i racconti La luce interiore, La storia della polvere bianca, La piramide di fuoco e La storia del sigillo nero con l’introduzione di Jorge Luis Borges che si occupò, a partire dal 1975, della collana La Biblioteca di Babele dedicata a nomi della letteratura fantastica.
Chiudono il volume la postfazione di S. T. Joshi, uno dei più grandi conoscitori della letteratura fantastica e un addendum di Samuel Araya, artista che ha impreziosito l’opera con le sue ventisei illustrazioni.
Impressioni
Come saprete e, se non lo sapete, potete immaginare dalle varie foto dei miei articoli dedicati a libri e fumetti, sono un grande appassionato di Lovecraft e avevo una grandissima lacuna: fino a qualche settimana fa non conoscevo Arthur Machen.
Il grande dio Pan è un’opera imprescindibile per gli appassionati di fantastico e di horror. È stato un viaggio verso il terrore, che parte lento e che accelera pagina dopo pagina per terminare in maniera netta, inaspettata e incredibile; non mi emozionavo così intensamente leggendo un libro da quando, circa una trentina di anni fa, mi capitò tra le mani Il richiamo di Cthulhu e, in questi giorni, ho capito quanto l’autore di Providence debba molto a Machen. La struttura della storia mi ha lasciato inizialmente con molti dubbi che si sono via via dissipati e sono arrivato alla conclusione con delle spaventose certezze: i protagonisti del racconto iniziano a indagare, partendo da un evento che sembrava casuale, fino a scoprire terribili verità che avrebbero preferito lasciare nascoste. In certi casi, la conoscenza porta alla follia perché non tutto può essere capito e accettato dalla mente umana.
Il volume è esteticamente perfetto, bellissimo da vedere e fantastico da leggere, le illustrazioni di Samuel Araya sono incredibilmente evocative perché, con la sua arte, ha tradotto in immagini gli scritti di Machen aiutando il lettore a immedesimarsi nella lettura; l’azione è facilitata dalla grandezza del font utilizzato e dall’immersivo corsivo impiegato per simulare le lettere e gli appunti scritti dai vari personaggi che mi hanno fatto sentire come se fossi io il protagonista. Semplicemente pazzesco.
Mi sento di consigliare questo libro, uscito il 5 aprile 2024 e proposto all’ottimo e giusto prezzo di 25 €, che vi permetterà di scoprire o riscoprire un grandissimo autore e di approfondire parte della sua produzione letteraria grazie alle introduzioni e postfazioni di Guillermo del Toro, Jorge Luis Borges, S.T. Joshi e Samuel Araya.
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Nerdando in breve
Il grande dio Pan è un ottimo meraviglioso horror pubblicato in un’edizione incredibile.
Contenuti