#NerdandoConsiglia

#NerdandoConsiglia: Strange Horticulture

Con una schermata così, come può essere un brutto gioco?

Siete d’accordo con me che il videogiocatore non vive di solo titoloni tripla A? O sono un po’ hipster io?

Sia quel che sia, avete capito che oggi parliamo di un titolo piccolo e probabilmente fuori dai radar, non dico indie perché, ehi, oramai non si capisce più cosa significhi davvero quell’etichetta. Sì, il titolo è strano, ma è strana anche la tematica: in Strange Horticulture, impersonate il proprietario dell’omonimo negozio di piante, ereditato da uno zio, e voi di botanica all’inizio del gioco (e io anche in realtà) non capite una mazza.

Ma tempo al tempo.

Se non siete scappati finora, perché pensate che la botanica sia un argomento che fa venire il latte alle ginocchia, sappiate che, impastati insieme ad una gustosa atmosfera vittoriana, ci sono misteri, puzzle, indovinelli, culti malvagi di leggero sentore lovecraftiano (altro aggettivo che abbonda, tipo indie) e un meraviglioso gatto nero da coccolare.

Va meglio?

Bravi.

In Strange Horticulture, dicevamo, siamo i gestori di un negozio di piante e, durante 17 giorni della nostra vita all’apparenza ordinaria e noiosa, dovremo soddisfare le richieste, bizzarre e non, dei nostri clienti. Ciò porterà a identificare piante sconosciute tramite indizi vacui, a esplorare la mappa della regione intorno alla nostra città (ispirata alla vera regione inglese della Cumbria, ndr.) per scoprire nuovi vegetali, creare strani miscugli alchemici, svelare misteri e a lottare contro una inquietante setta che vuole risvegliare un qualcosa che dorme da tempo.

Per le sei ore della sua durata, facciamo otto se siete completisti e volete tutti i trofei e vedere tutti e quattro i finali, Strange Horticulture intrattiene di continuo e non ti molla mai: c’è sempre qualcosa da fare, ed è sempre ottima la sensazione che restituisce risolvere gli enigmi; persino etichettare le piante è dannatamente divertente!

Sì, azzardiamoci a dirlo: è un gran bel titolo puzzle investigativo, che riesce a stimolare l’immaginazione mostrandoci praticamente soltanto una schermata, e utilizzando la giusta musica: dite che è poco?

Se siete appassionati di punta e clicca e di puzzle game, io ve lo dico: questa è una piccola perla, segnatevela! Lo trovate su PC e su Nintendo Switch.

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