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Call of Duty: Modern Warfare 3 – Tre è il numero perfetto (?)

Rosso stiloso

Novembre, per me, ha due certezze: Lucca Comics & Games e il nuovo capitolo di Call of Duty.

Ringrazio tantissimo Activision per la chiave di Call of Duty: Modern Warfare 3 per Xbox Series X che mi ha permesso la stesura di questo articolo.

Recensione

Nutrivo grande curiosità per questo Call of Duty: Modern Warfare 3, sviluppato da Sledgehammer Games ed edito da Activision, perché sentivo che, dopo un periodo lungo mesi in cui ho accantonato gli FPS, era giunto il momento di rimettermi in gioco; devo ammettere che mi sono divertito, anche se ci sono alcune criticità.

Modalità di gioco

Lo ammetto candidamente: ho sempre dato poca importanza alla modalità singleplayer di ogni capitolo di Call of Duty e per Modern Warfare 3 non ho fatto eccezione ma capisco chi si è lamentato in questi giorni perché, effettivamente, ha due punti deboli che ne inficiano il valore. Da una parte, la durata – si conclude in circa cinque ore – e, dall’altra lo scarso spessore della trama, di cui come al solito non vi farò spoiler, che sembra davvero poco ispirata e messa lì a forza. Apprezzabile l’introduzione delle Open Combat Missions che permettono alle giocatrici e ai giocatori di affrontare le missioni con più libertà.

La modalità zombi mi ha stupito: ricorda terribilmente DMZ, lato positivo, e non c’è il PvP (per quanto mi riguarda, questo è un altro lato positivo). All’interno dell’immensa mappa, divisa in settori, otto squadre di tre player per un totale di ventiquattro (sì, conosco ancora le addizioni) affronteranno le missioni, aiutandosi con le classiche bevande Perk-A-Cola che conferiscono delle abilità e con i Pack-A-Punch che potenziano le armi, per poi arrivare al punto di estrazione con il bottino.

Le modalità multiplayer presenti al debutto di Call of Duty: Modern Warfare 3 sono sufficienti a farci giocare per tutto l’anno.

Quella che più mi ha colpito è la Tagliagole che si gioca su mappe di piccole e medie dimensioni in un 3v3v3 senza respawn durante il turno: vince il match la squadra che porta per prima a casa 3 round.

Le modalità 6v6 sono il classico Deathmatch a Squadre, Dominio nel corso del quale bisogna catturare e difendere degli obiettivi per ottenere dei punti (e, chiaramente, vincerà chi ne avrà di più alla fine), Cerca & Distruggi in cui un team deve piazzare una bomba e farla esplodere e l’altro dovrà difendere i siti e non c’è alcun respawn durante il turno, Uccisione Confermata dove, oltre a uccidere gli avversari, occorrerà prendere anche la piastrina lasciata dal cadavere, e infine Controllo in cui si attacca e poi difende un obiettivo.

Per le modalità 32v32, quelle più “caciarone”, c’è la Guerra Terrestre che è un conflitto che vede scendere in campo i veicoli e nel quale occorre catturare e tenere gli obiettivi e Invasione, una battaglia enorme nella quale i giocatori e le giocatrici saranno affiancati da personaggi mossi dalla CPU.

La modalità Tagliagole è davvero bella

Gameplay e comparto tecnico

Nonostante non ci siano tante novità rispetto al passato e ci sia qualche problemino nei respawn che mi ha causato qualche morte appena rinato, questo terzo capitolo della serie Modern Warfare mi ha soddisfatto molto.

Ciò che mi ha sorpreso maggiormente è l’aumento del Time to Kill che fornisce qualche attimo in più per attuare le contromosse a un assalto e che dona uno spiraglio di manovra rendendo gli ingaggi più tattici.

Un gradito ritorno sono i punti rossi sulla mappa che appaiano qualora un/a avversario/a spari senza un silenziatore e che mi hanno aiutato a effettuare qualche kill in più del solito.

La personalizzazione delle armi rimane buonissima anche se ottenere nuovi giocattolini risulta più difficile perché adesso si ottengono tramite gli Sblocchi Armeria o le missioni settimanali.

Per quanto riguarda il comparto tecnico, l’IW Engine fa un ottimo lavoro: la resa grafica è davvero favolosa e mi ha fatto emozionare a più riprese, senza farmi riscontrare fastidiosi rallentamenti anche nelle fasi più caotiche. Un altro punto di merito è il sonoro che si attesta su livelli eccellenti.

Dove ci sono gli zombi, ci sono io

In conclusione

Dopo la mia fase di test, ho trovato due pecche in Call of Duty: Modern Warfare 3; la prima è legata, come scrivevo nel paragrafo precedente, ai respawn che, in alcune modalità, favoriscono gli spawn kill e mi hanno causato dei fastidi e delle rosicate. La seconda è quella che mi è sembrata una poca voglia di fare da parte di Sledgehammer Games che ha svolto il compitino (oddio, non tanto -ino) senza apportare troppe novità rispetto a quanto abbiamo visto in precedenza nella celebre saga.

Tutto questo inficia il prodotto finale? No. Mi sono divertito tanto e ho adorato in particolar modo le modalità Zombi e Tagliagole che, da sole, valgono il prezzo del prodotto.

Il comparto tecnico è di alto livello con l’IW Engine che funziona alla grande e un sonoro da urlo. Lodevole l’innalzamento del Time to Kill che aumenta la tatticità degli scontri e regala qualche variabile in più a chi non ha più i riflessi di una volta come me.

In conclusione, Call of Duty: Modern Warfare 3 è da acquistare, soprattutto se vi siete persi gli ultimi capitoli e amate le modalità multiplayer, un (bel) po’ di meno se volete giocare solo la campagna. Il titolo è disponibile per PC, PlayStation 4 e 5, Xbox X e Xbox Series X|S.

Nerdando in breve

Call of Duty: Modern Warfare 3 è un buon FPS che non porta troppe novità alla saga ma che comunque intrattiene, a patto che vi piacciano le modalità multiplayer.


Trailer

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