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Ahsoka – Tutte le citazioni e gli easter-egg della terza puntata

Ahsoka terza puntata

Dopo la sbornia iniziale di due puntate della settimana scorsa, dobbiamo tirare la cinghia dato che la terza puntata di Ahsoka dura solo una trentina di minuti. L’episodio ci lascia una voglia enorme di saperne di più su come andranno le cose e si preannuncia una situazione parecchio complicata da cui le protagoniste dovranno uscire. Noi, intanto, diamo un’occhiata alle varie citazioni e riferimenti al resto della galassia lontana lontana.

Addestramento Jedi

Nella terza parte della serie vediamo Sabine riprendere il suo addestramento, che Ahsoka le fa svolgere nella sala principale della sua nave. La stanza adesso sembra un dojo futuristico. Il design delle pareti e degli arredi è molto orientale e si sposa con il design usato finora per tutto quello che si collega all’ordine Jedi.

Vediamo diverse spade laser sulle rastrelliere, così come alcuni remoti da addestramento, visti molte volte in questo universo, ma usati per la prima volta da Luke Skywalker sul Millennium Falcon in Una Nuova Speranza.

Scopriamo inoltre che quello stesso allenamento con la visiera abbassata che Obi-Wan impartisce a Luke, si chiama Zatochi, una citazione nemmeno troppo velata a Zatoichi, il protagonista di una prolifica serie di film giapponesi su un guerriero cieco, di genere… jidai-geki. Si tratta del filone storico che ha ispirato, nello stile e nel nome, i Jedi (che in inglese si pronunciano appunto jidai).

La flotta della nuova repubblica

Nella seconda parte della puntata vediamo una flotta repubblicana viaggiare nello spazio in orbita intorno a un pianeta abitato (forse Chandrila, il pianeta di Mon Mothma e capitale della Repubblica?) e vediamo parecchie navi celebri: dei caccia Ala-A, diverse corvette CR-90, una fregata Nebulon-B e l’incrociatore Mon Calamari, Home One, lo stesso che guida la battaglia di Endor in Episodio VI. Vediamo anche almeno quattro navi classe Hammerhead, comparse per la prima volta in Knights of the Old Republic, ma ricanonizzate in Rogue One (una di queste viene usata come ariete contro uno Star Destroyer).

Quelle viste in Rogue One vengono consegnate su Lothal proprio ai protagonisti di Rebels, Hera, Sabine e compagnia, da niente meno che Leia Organa in persona, in una delle sue prime missioni per conto dell’Alleanza Ribelle. La principessa non manca di far notare al coetaneo Ezra la sua immaturità, ma arriverà a fidarsi di loro per portare le navi alla flotta ribelle, fino a quel momento ancora nascosta nell’ombra.

I trasporti ribelli visti a scorta della flotta, che trasportavano Morgan Elsbeth nella prima puntata, sembrano invece essere tratti direttamente dai concept creati per Il Ritorno dello Jedi. Queste navi mai realizzate dovevano essere incrociatori ribelli grandi come uno Star Destroyer, ma sono stati poi ridotti in questa versione. Come spesso accade in Star Wars, idee e concept scartati vengono poi riutilizzati da qualche parte.

Senatori e figli importanti

All’interno della Home One vediamo Hera parlare con un gruppo di politici della Nuova Repubblica, capeggiato dalla cancelliera Mon Mothma, che ormai è comparsa in quasi tutti i prodotti degli ultimi anni. Come nei romanzi di Aftermath, la vediamo a capo del governo, ma accanto a lei c’è un personaggio già comparso, ma che pochissimi hanno conosciuto: Hamato Xiono. Questo senatore è comparso già nella serie animata per bambini Star Wars: Resistance ed è il padre del protagonista, Kazuda.

Originario di Hosnian Prime, sopravvive alla distruzione del pianeta da parte del Primo Ordine con la base Starkiller, ma non si è mai dimostrato un uomo brillante e comprensivo, nemmeno con il figlio (che poi di fatto è un incapace raccomandato).

Per la prima volta dopo il finale di Rebels, finalmente, vediamo Jacen Syndulla, figlio di Hera e del Jedi Kanan Jarrus. Le sue aspirazioni sono chiare e il sangue che scorre in lui dovrebbe renderlo potente nella Forza. Che si tratti del prossimo padawan di Ahsoka o, addirittura, di Sabine?

Lui è anche il primo ibrido umano/twi’lek che vediamo in live action, dato che in The Clone Wars incontriamo già un clone disertore che si è fatto una famiglia con una donna della stessa specie di Hera, anche se i figli sono molto meno… umani. Jacen, invece, ha solo i capelli verdi e, in teoria, parte della pelle della testa è dello stesso colore di Hera.

Il passato dei Jedi

Se vi siete mai chiesti se siano esistiti Jedi di Mandalore, Rebels risponde presentando Tarre Viszla, uno dei pochi a potersi definire tali, che ha creato la Darksaber, la spada che molti mandaloriani e non hanno brandito. Da Bo-Katan a Maul, da Din Djarin a Moff Gideon, la spada laser nera diventata ormai famosa anche nel mondo live action viene legittimamente brandita anche da Sabine Wren, che la consegna poi a Bo-Katan per unire le tribù del loro pianeta (un po’ come poi cerca nuovamente di fare in The Mandalorian 3).

Come ci ricorda Huyang in questa puntata, Sabine non è portata per lo stesso destino, ma grazie agli insegnamenti di Kanan e Ezra, e adesso Ahsoka, forse può ripetere ciò che alcuni dei suoi antenati sono riusciti a fare. Non ci è dato sapere se la casata Wren abbia membri passati in grado di incanalare la Forza, mentre ormai di Viszla è rimasto solo Ragnar, il figlio dell’eroico Paz Viszla, morto per salvare proprio Mando contro i super commando imperiali. Chissà che questa discendenza non ci riservi qualche sorpresa.

Fra anelli iperspaziali e navi della Repubblica Galattica, in questa puntata vediamo anche alcuni pezzi di tecnologia reminescenti di qualcosa di già visto: Shin Hati ha un auricolare identico a quello usato da Anakin e Obi-Wan all’inizio di Episodio III e il suo caccia sembra parecchio antico e proveniente da tecnologie separatiste.

Ahsoka, invece, veste una tuta spaziale con il simbolo della Repubblica, che ricorda molto il suo abito della stagione finale di The Clone Wars. Ahsoka non è nuova ai combattimenti a gravità zero e anche nella serie animata si è trovata a combattere a fianco di Anakin nel vuoto spaziale.

Balene spaziali

Intraviste nelle puntate precedenti e in The Mandalorian, fanno la loro comparsa in grande stile gli enormi cetacei tentacolati iperspaziali, i Purrgil. Come ricorda Sabine, l’ultima volta che li ha visti è stato quando Ezra è scomparso con Thrawn. Questo perché Ezra ha il potere peculiare di alcuni Jedi di essere particolarmente efficace nel comunicare con le altre forme di vita attraverso la Forza.

In Rebels, Hera spiega che quando era bambina, i piloti le raccontavano che erano stati i Purrgil a ispirare la civiltà galattica, saltando da sistema a sistema, a inventare il viaggio interstellare. Racconta però anche che sono pericolosi, in quanto invadono le corsie iperspaziali distruggendo le navi inavvertitamente.

Adesso sappiamo però, dal racconto della via per Peridea, che queste balenottere hanno addirittura varcato i confini galattici, portando a colmare distanze incredibili agli abitanti dei pianeti.

Siete riusciti a trovare altri easter-egg? Cosa vi aspettate nella prossima puntata?

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