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Atelier Marie Remake: The Alchemist of Salburg – Un JRPG rilassato

Stanchi di salvare il mondo a ogni pié sospinto? Bene, è arrivato il momento di godersi un gioco tranquillo con Atelier Marie Remake: The Alchemist of Salburg! Andiamo a scoprire cosa (non) fare nel nuovo titolo GustKOEI TECMO.

Recensione

A differenza di quanto abbiamo visto in un altro dei titoli maggiori della serie, ossia Atelier Ryza 3, in Atelier Marie Remake: The Alchemist of Salburg non dovremo salvare il mondo, né saremo chiamati ad assistere a scene apocalittiche, drammi, morte e sangue come se fossimo in un’autoemoteca dell’AVIS.

No, invece, qui la nostra protagonista, chiamata Marie, non è altri che una studentessa della scuola di Alchimia di Salburg. Marie non è la classica prescelta, anzi, potremmo definirla un po’ un disastro: ha i voti peggiori della scuola sin dalla sua inaugurazione!

I suoi professori, però, intravedono comunque una possibilità in lei e decidono di darle in gestione un atelier alchemico e, per poter essere promossa, avrà cinque anni per realizzare un oggetto alchemico di alto livello. Riuscirà Marie nell’impresa? Lo scopriremo solo giocando!

Gameplay

Atelier Marie Remake: The Alchemist of Salburg è il remake del titolo per PlayStation del 1997, che ha aperto la saga “Atelier“. Ed è un remake nel vero senso della parola, nel senso che sono rimaste intatte le meccaniche di 25 anni fa, senza causare stravolgimenti nell’esperienza di gioco ma andando anche verso una semplicità che, ad esempio, non è più presente negli ultimi capitoli della saga.

Non fraintendetemi, non è un male, anzi! Il gameplay di Atelier Marie Remake: The Alchemist of Salburg si svolge con un “orologio” che scorre durante la nostra partita – i cinque anni che avete a disposizione, ricordate? – e ci vedrà impegnati nella ricerca di materiale per il crafting, “ricette alchemiche“, semplici combattimenti a turni e un po’ di social interaction. La meccanica del calendario infatti ci darà la possibilità, in giorni speciali, di attivare alcuni eventi relativi al cast dei personaggi secondari, e così via. Certo, non ha la stessa complessità del calendario di Persona 5, ma è un bel modo per tenere viva l’attenzione e avere delle task extra.

Anzi, giocando vi renderete conto di come il tempo passa molto rapidamente. Infatti ogni combattimento o raccolta di materiali farà avanzare il conteggio dei giorni, così come il tempo per il viaggio tra le mappe e anche il tempo per sintesi alchemica e riposo. C’è quindi da avere un minimo di pianificazione per riuscire a viaggiare, raccogliere, combattere, tornare e craftare. Nulla di tremendo, per carità, è il giusto grado di sfida necessario per mantenere attivo un game system altrimenti troppo semplice.

I combattimenti non sono il punto centrale di Atelier Marie Remake: The Alchemist of Salburg, ma si tratta di una parte simpatica dove facciamo un tuffo nel passiamo e torniamo ad un sistema classico a turni, dove dovremo selezionare l’azione da compiere e stare attenti all’ordine di turno dei nemici. Il combattimento è legato all’ingaggio di personaggi secondari che troveremo in città e che ci accompagneranno nelle nostre scorribande all’esterno. Più li chiamerete, più aumenterà il vostro livello di amicizia e meno vi costeranno alla lunga. E, inoltre, sbloccherete anche quest secondarie. Non male!

Audio e Video

Lo stile grafico di Atelier Marie Remake: The Alchemist of Salburg è volto al retrogame, ricordando i vecchi titoli per Super Nintendo, ma senza adottare uno stile pixel-art, bensì un gradevole misto di 2D e 3D che scorre molto molto bene. Anzi, devo dire che è più bello durante il gioco (io ho provato la versione PlayStation 5) che durante i filmati, che sembrano un po’ “sfocati”, poco dettagliati. La grafica rispecchia l’atmosfera: siamo in un mondo tranquillo, sì ok ci sono creature da fare a fette, a volte anche delle semi-divinità… ma non importa, raccogliamo quelle bacche!

Lato audio, anche qui la parola d’ordine è “relax”: le musiche di accompagnamento vi culleranno durante le vostre avventure, e il doppiaggio giapponese è molto simpatico e fresco.

Concludendo

Atelier Marie Remake: The Alchemist of Salburg è sicuramente un gioco che consiglio fortemente agli appassionati della saga, che potranno recuperare uno dei grandi classici. Per i neofiti, per carità, è un gioco tranquillo che va benissimo per entrare nella saga, anche se i capitoli di Ryza sono decisamente più appassionanti e “moderni”. Però, lasciatemelo dire, che sollievo giocare a qualcosa che non ci pone per forza di fronte a drammi di vario genere e tipo, e dove il più grande dei problemi è la ricerca di un tipo particolare di ingrediente. Ogni tanto, ci vuole!

Nerdando in breve

Atelier Marie Remake: The Alchemist of Salburg ci riporta nel 1997, al primo capitolo della saga: un JRPG rilassante e ottimo per liberare la testa.

Trailer

Ringraziamo KOEI TECMO per averci dato una copia del gioco per questa recensione.

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