Tattaratta tattaraaa tattaratta tattarattatta… è stata la mia suoneria del cellulare per anni e ancora adesso quando devo prendere la rincorsa per raggiungere con le mie ragazze il mezzo di turno, è la musica che intono per spronarle a muoversi. Indiana Jones e il Quadrante del Destino arriva al cinema dal 28 giugno e grazie The Walt Disney Company Italia me lo sono goduto in anteprima, ansiosa di rivivere una nuova storia di uno dei miei idoli senza tempo.
Da buona ottantennerd avevo grandissime aspettative, e allora prendete anche voi cappello, giacca di pelle, frusta e andiamo: si parte per un viaggio spoiler free verso un’avventura iniziata 42 anni fa!
Recensione
Divertente, veloce, appassionante e con un ritmo che non conosce tregua: già dal trailer avevo sperato in qualcosa di grandioso, nonostante avessi paura di una nuova delusione dopo il Teschio di Cristallo. In questo ultimo Indy ho ritrovato invece tutto quello che mi aveva fatto appassionare alla trilogia e che speravo con tutto il cuore di vedere ancora una volta sul grande schermo. Anche per aver occasione di spiegare alle mie ragazze perché sono così affezionata ad Indiana Jones.
Vedendo questa pellicola sembra davvero che il tempo non sia mai passato, e per una delle saghe più amate della storia del cinema, non è banale. Trovo incredibile come un uomo che ha dato le sembianze ai tre protagonisti maschili molto iconici del grande schermo (Indy, Deckard e Han Solo) sia la dimostrazione vivente di come si possa mantenere una forte identità personale senza rimanere legati a quella di un personaggio molto amato.
E trovo ancora più strabiliante come Harrison Ford sia riuscito a entrare e uscire più volte da questi ruoli senza (quasi) mai tradirli.
Con questo quinto episodio possiamo finalmente lasciarci alle spalle il (brutto) quarto film della serie e vedere riabilitato questo eroe del grande schermo con la dignità che merita. In questa nuova avventura Indy è affiancato dalla sua figlioccia Helena Shaw, magnificamente interpretata da Phoebe Waller-Bridge. Con la fisionomia che lo caratterizza Mads Mikkelsen è sicuramente la scelta azzeccata per il ruolo che ricopre ed è, al solito, molto credibile.
Trama
Il professor Jones parte per la nuova frenetica avventura, armato di fedora, frusta, revolver, il suo senso dell’umorismo e in compagnia di una donna di cui forse non ci si può fidare. Garantiti scazzotate, corse, nazisti, reperti impolverati, animali striscianti o con troppe zampe e l’amore sconfinato per la scoperta. In pratica, tutti gli ingredienti di un qualunque altro film di Indiana Jones che ne hanno decretato il successo planetario.
Cast e Regia
Il film è diretto da James Mangold (Le Mans ‘66 – La grande sfida, Logan – The Wolverine) che ha scritto la sceneggiatura insieme a Jez Butterworth, John-Henry Butterworth e David Koepp. La produzione è invece di Kathleen Kennedy, Frank Marshall e Simon Emanuel, mentre Steven Spielberg e George Lucas sono i produttori esecutivi. Nel cast troviamo anche il grandioso Antonio Banderas, l’inossidabile John Rhys-Davies (intervistato alcuni anni fa da Zeno2k) e l’onnipresente Toby Jones.
Curiosità
Proiettato in anteprima al Festival di Cannes il 18 maggio scorso, l’arrivo di Indiana Jones e il Quadrante del Destino è stato presentato in occasione della Star Wars Celebration 2022, a cui hanno partecipato Harrison Ford e il regista James Mangold per rendere omaggio ai 90 anni del cinque volte vincitore dell’Academy Award John Williams, compositore della famosissima colonna sonora.
Ma chi è davvero Indiana Jones?
Nato a Princeton il 1° luglio 1899, Henry Walton Jones Junior è un personaggio scaturito nel 1973 dalla fervida immaginazione di George Lucas, un promettente regista neolaureato che, mentre era a caccia di nuove idee, prese ispirazione dal poster di un vecchio film degli anni ’30. Dopo quattro anni decise di condividere le sue ispirazioni con Steven Spielberg (che ne sarebbe diventato il regista) e dopo altri quattro il progetto vide finalmente la luce.
Nei panni del protagonista serviva qualcuno di fascinoso ed elegante. I due pensarono subito a Tom Selleck (purtroppo legato da un contratto in esclusiva con la CBS per la produzione di Magnum P.I.). Tre settimane prima di iniziare le riprese, si decise di affidare il ruolo all’emergente Harrison Ford.
Il professor Jones parla cinese, egiziano, greco, maya, latino, indiano, quechua, russo e naturalmente inglese e pare che George Lucas, nel costruire il suo personaggio, si sia ispirato al celebre archeologo italiano vissuto nel XVIII secolo Giovanni Battista Belzoni e alle opere del fumettista Disney Carl Barks.
Nerdando in breve
Harrison Ford omaggia ancora una volta il suo personaggio più amato e lo fa in modo grandioso: da non perdere!
Trailer
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