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NerDisney #40 – Le Follie dell’Imperatore

I MIEI RICORDI

Le Follie dell’Imperatore fa parte purtroppo di quel brutto periodo degli anni 2000 in cui i classici Disney erano pessimi o quasi, per cui ammetto che, quando è uscito nel 2000, non l’ho degnato di uno sguardo. Grandissimo errore! Qualche anno dopo, all’università, un amico me lo ha fatto vedere in un freddo pomeriggio in cui avremmo dovuto studiare, ed è stata una folgorazione! Da allora Le Follie dell’Imperatore è diventato uno dei miei film preferiti di sempre e ormai credo di saperlo quasi a memoria!

IL CLASSICO PIÙ DIVERTENTE

Kuzco è il giovane imperatore di un regno sudamericano, non si sa bene quale, probabilmente inca. Vive da solo in un immenso castello e si crede potente come un dio. La sua vita scorre felice e senza problemi finché suo malgrado pesta i piedi a ben 2 personaggi “scomodi”: Pacha, un placido capo villaggio che si vedrà a breve sfrattato in quanto Kuzco vuole costruire una villa per le vacanze proprio al posto della sua casa, e soprattutto Yzma, la terribile vecchia (“aiutami a dire vecchia”, cit.) consigliera di corte che si vede licenziata dall’oggi al domani. Quel che Kuzco non sa è che Yzma è esperta di veleni e che non sa accettare molto bene di perdere il potere: decide quindi di ucciderlo con il veleno. Il suo bello ma poco intelligente assistente Kronk, però, per errore prende la fiala sbagliata e invece di dare a Kuzco un veleno mortale gliene dà uno che lo trasforma in un lama parlante! Quando Yzma lo scopre gli ordina di liberarsene ma Kronk ha il cuore tenero e da brava ex Giovane Marmotta non riesce ad uccidere Kuzco, che si ritrova invece nella giungla in compagnia di Pacha, che accetta di aiutarlo a tornare a casa solo se l’imperatore gli promette che costruirà la villa in un altro posto. Riusciranno i nostri eroi a sconfiggere la perfida Yzma e soprattutto a far tornare umano Kuzco? Beh, se non lo sapete lasciate tutto quello che state facendo e correte a guardare Le Follie dell’Imperatore: non ve ne pentirete.

CURIOSITÀ

Negli anni ’90 i produttori Disney hanno cominciato a pensare ad un film ambientato in sud America che avrebbe dovuto chiamarsi Kingdom of the sun e che avrebbe dovuto essere una rilettura del romanzo di Mark Twain Il Principe e il Povero: avrebbe dovuto raccontare la storia di un imperatore inca che incontra un contadino uguale a lui nell’aspetto e decide di scambiarsi con lui per un po’ di tempo, senza però fare i conti con la malvagia Yzma che, scoperto lo scambio, avrebbe trasformato il vero Kuzco in un lama e costretto il contadino ad obbedire ai suoi ordini grazie all’aiuto del dio malvagio Supay. Inoltre, il film avrebbe dovuto essere un classico musical con anche una tradizionale storia d’amore tra Kuzco e una pastorella. Come potete immaginare, questo progetto è stato abbandonato in quanto i classici usciti poco precedentemente (Pocahontas e Il Gobbo di Notre Dame) erano andati maluccio al botteghino e i produttori hanno preferito evitare di raccontare nuovamente una storia “intensa” e di dedicarsi invece a un film più leggero e molto più comico. A quel punto Sting aveva già iniziato a scrivere le canzoni per il film e poche sono sopravvissute anche nella versione finale: se vi interessa, c’è un film documentario girato da Trudie Styler intitolato The Sweatbox che racconta il processo di produzione delle canzoni. Il progetto Kingdom of the sun è naufragato e stava per essere completamente annullato nel 1998 quando invece è stato revisionato e riscritto aggiungendo Kronk tra i personaggi, e finalmente nel 2000 il film è venuto alla luce.

Il cast dei doppiatori è stellare: David Spade è Kuzco, John Goodman interpreta Pacha, la cantante e attrice Eartha Kitt è Yzma, infine Patrick Warburton (la voce di Joe Swanson in I Griffin) è Kronk.

Anche in italiano il cast dei doppiatori è notevole: Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu interpretano Kuzco e Kronk, Anna Marchesini è meravigliosa nel doppiare Yzma, mentre Adalberto Maria Merli doppia Pacha.

Purtroppo nel 2005 è uscito un seguito bruttino, Le Follie di Kronk: come si intuisce dal titolo, il film è dedicato ad alcune avventure del gigante buono Kronk, ma la riuscita non è stata ottimale. Dal 2006 al 2008 è andata in onda anche una serie TV dal titolo A scuola con l’Imperatore, anch’essa purtroppo bruttina.

LA COLONNA SONORA

La colonna sonora include canzoni interpretate da Eartha Kitt, Tom Jones e Sting che potete ascoltare soltanto sui titoli di coda in quanto durante il film, che non è un musical come tanti altri classici Disney, se ne sente solo una cioè “Perfect world” cantata da Tom Jones e in italiano da Ernesto Brancucci (che ricordiamo anche come voce di Pumbaa in Il Re Leone). In realtà molte canzoni erano state scritte da Sting e David Hartley per la versione iniziale del film cioè Kingdom of the sun e avrebbero dovuto essere eliminate completamente in seguito alla riscrittura; è stato Sting invece a insistere per farle mantenerle almeno nei titoli. Le musiche sono di John Debney.

COM’È INVECCHIATO?

Sarà che probabilmente sono di parte perché questo film è nella mia personale top 3 dei classici Disney, ma per me è invecchiato benissimo. Ho approfittato della Pasqua quest’anno per “costringere” poco democraticamente tutta la mia famiglia a rivederlo con me ed è stato molto divertente: tutti, anche i più anziani, lo hanno trovato esilarante! Kuzco è un personaggio che parte quasi da villain per poi redimersi attraverso l’amicizia, e io lo adoro e gli perdono tutte le cattiverie iniziali, come ad esempio quando insulta le ragazze che gli vengono proposte come eventuali spose. Kuzco è molto giovane e si ritrova completamente solo a governare un impero: non c’è traccia della sua famiglia o di qualcuno che si prenda cura di lui, e viene su tremendamente viziato e convinto di poter fare tutto quello che vuole. Possiamo forse biasimarlo? L’unica figura “materna” che ha avuto nella vita, per quanto ne sappiamo, è Yzma, che in una scena dice “l’ho praticamente cresciuto”, quindi come possiamo colpevolizzarlo per essere quello che è? Io non ci riesco, ma anzi gli riconosco il merito di aver capito che il suo comportamento era sbagliato e di essere cresciuto grazie al rapporto di amicizia con Pacha.

Secondo me il personaggio in assoluto migliore del film è però Yzma: come si fa a non amarla? Perfida ma assolutamente comica, brutta come poche e ironica come non mai! Dovrei rivedere Le Follie dell’Imperatore in inglese solo per capire se la cattivona è memorabile in lingua originale quanto lo è in italiano grazie alla magnifica interpretazione della compianta Anna Marchesini, ma sono sicura che anche Eartha Kitt ha fatto del suo meglio per dare vita ad Yzma.

La cura dei dettagli (fate caso ad esempio al cactus accanto ad Yzma nella scena della cena), la meta narrazione mai vista prima (o dopo) in un classico Disney, le battute divertenti e il villain memorabile fanno de Le Follie dell’Imperatore uno dei cartoni animati più belli di sempre, e sono sicura che lo rimarrà molto a lungo e che farà innamorare le generazioni future anche grazie all’animazione fresca e coloratissima.

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