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GameSir G7 – Il gamepad personalizzabile che non delude

Gamesir G7

Recensione

Se seguite la community Nerdando da un po’, saprete che ho un piccolo problema con i joypad e le periferiche in generale. Dall’odiare gli analogici (a volte lo faccio ancora) sono passato all’acquisto compulsivo di controller sempre più performanti o assurdi. Il GameSir G7 è sicuramente fra i più belli che abbia mai provato, se non addirittura il migliore. 

Scheda tecnica

Questo gamepad cablato (con un cavo USB-C rimovibile), compatibile con Windows, Xbox One e Xbox Series, dichiara un polling rate di 256Hz e una latenza di 4ms e, sulla carta, non è molto diverso rispetto a un classico pad per Xbox Series. La forma è quella, ma in aggiunta troviamo, come su molti controller third-party ormai, due grilletti “grip” sul retro, un tasto “M” per programmarli e un bottone per mutare il microfono inserito nel jack da 3.5 mm accanto ad esso.

La forza del controller non è però sulla carta, ma nella prova su strada: già solo al contatto con le dita si sente che la qualità costruttiva è di livello altissimo. Il retro è gommato nel punto di contatto con le mani e le plastiche hanno una finitura molto piacevole e “anti-unto”. Il Gamesir G7 ha un suo discreto peso, senza però essere scomodo. È quel peso soddisfacente degli oggetti solidi.

La scocca non è comunque il lato migliore del gamepad, perché i controlli sono di qualità estrema. Iniziamo dai grilletti analogici a effetto Hall con vibrazione incorporata: sono clamorosi. Non ho mai sentito dei grilletti così lisci e al tempo stesso controllabili. Non un mezzo secondo di incertezza, posso tenerli a metà corsa, fermare il dito e salvo movimenti involontari, il valore dell’asse dei grilletti rimane immobile, anche grazie all’ottima texture in rilievo su di essi.

La tecnologia con i sensori a effetto Hall, poi, garantisce una durata di utilizzo enorme. Peccato solo che anche gli stick analogici non sfruttino questa tecnologia, ma forse avrebbero causato un innalzamento del prezzo non giustificato rispetto alle performance.

Gli stick sono comunque sensazionali, la presa sul dito è perfetta e il disco di plastica intorno al loro alloggiamento aiuta a farli scivolare come il burro quando si muovono senza però renderli inaffidabili. Se tenete fermo il dito, lo stick non si muove. Certo, non sono a effetto Hall, ma non si fa sentire troppo questa mancanza.

I bottoni ABXY, invece, sono qualcosa di unico: non si tratta dei soliti tasti a membrana o dei tasti a diaframma tipici dei Joy-Con Nintendo, quelli che fanno click per capirsi. Questi sono switch meccanici ammortizzati che fanno un click del tutto simile a quello dei mouse e che riportano lo stesso feeling uditivo e di attuazione, ma con una sensazione più morbida a livello tattile.

A corredo, degli ottimi e silenziosi tasti a diaframma per tutti gli altri bottoni, sembrano quasi ammortizzati. Sul D-pad, infine, delle scorciatoie consentono di aumentare e diminuire il volume e di “spostare” il volume fra la chat vocale e il volume di gioco, il tutto cliccando un paio di bottoni.

Chicca finale, la placca frontale è intercambiabile. Si aggancia al controller con un sistema di magneti molto forti e ciò permette anche di rimuovere la levetta in plastica degli stick analogici, per cambiarli con un tipo diverso o per sostituirli in seguito a usura. Nella scatola del Gamesir G7 trovate due placche, una nera e una bianca, e con il modello che ci è stato inviato abbiamo ricevuto un set aggiuntivo di due placche frontali in modo da poterle modificare con disegni o adesivi a piacimento!

La customizzazione delle placche è incoraggiata dalla stessa Gamesir e la trovo una cosa fantastica, perché idealmente dà la possibilità di customizzare il controller in pochi secondi. Peccato per il fatto di non poter modificare anche D-pad e bottoni, ma alla fine è un compromesso più che accettabile.

Funzionalità

All’interno di Gamesir G7 troviamo ben quattro motori di vibrazione, due nei grilletti e due nel corpo, con livelli e forze di vibrazioni diverse. Il fatto che sia un cablato senza batterie consente di dare una potenza enorme a questi motori, che a potenza massima rendono il pad quasi violento.

Gli stick analogici veri e propri sono poi gestiti tramite un algoritmo che li rende estremamente precisi e stabili. Non sono necessarie deadzone, e anzi la casa produttrice invita a utilizzare la modalità “raw” dentro il software di configurazione, che di fatto invia ai giochi l’input reale, non filtrato, dei potenziometri (rendendo però gli stick estremamente sensibili ad ogni sfioramento). Niente male.

 

Menzione d’onore al software di configurazione che… è il migliore che abbia mai visto e dico davvero. Si scarica gratuitamente dal Windows Store ed è disponibile anche su Xbox. È tradotto perfettamente in italiano e si può interamente navigare con il pad. È intuitivo, altamente configurabile, snello ed efficace. Sinceramente sono rimasto stupito come anche questo dettaglio (che dettaglio non è) sia stato realizzato con una cura certosina, quando le case più blasonate faticano a creare software di configurazione che sembrano esteticamente e funzionalmente provenienti da questo decennio… o da quello scorso almeno!

Brava Gamesir, così si supporta un prodotto.

La nostra prova

Abbiamo testato il Gamesir G7 con diversi giochi, sia su PC che su Nintendo Switch (tramite un adattatore Magic-NS) e i risultati sono stati ottimi. Su Flight Simulator il volo è liscio e ben controllato. Su Rocket League mi è sembrato di essere più reattivo, ma non so se questo sia dovuto al fatto che gli analogici siano così responsivi ai miei input e che hanno quel feel “lubrificato” di cui parlavo prima. Ho fatto qualche test anche su giochi che necessitano di click e movimenti repentini, come Borderlands e Star Wars Episode I Racer e sembra che abbiano nascosto un bel mouse dentro i tasti ABXY in termini di reattività.

Su Switch ho provato a giocare con Pokémon Violetto, Kirby e la terra perduta e Super Mario Odyssey e in tutti e tre ho avuto la sensazione di avere una marcia in più rispetto ai Joy-Con originali. Va anche detto che non è un confronto esattamente equo, dal momento che i controller Nintendo sono chiaramente a un altro livello di funzionalità.

Prezzo

Gamesir G7 è disponibile su Amazon, al momento, al prezzo di 50,00€

In conclusione

Se cercate un gamepad di qualità alta, senza spendere una fortuna, il Gamesir G7 è un candidato a dir poco incredibile. Non è wireless, ma porta con sé ogni possibile vantaggio di un pad cablato ed eccelle sia sul lato hardware che su quello software. Una versione wireless con stick analogici a effetto Hall sarebbe probabilmente il gamepad definitivo, anche a un 10-20 euro di più, ma temo che con un sistema a batteria la vibrazione andrebbe ridimensionata. Non si può avere tutto, ma questo G7 ci si avvicina molto.

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