Un po’ di storia
Per il secondo appuntamento con il BookClack, il nostro club del libro su Discord, abbiamo (ri)letto Persepolis, fumetto autobiografico dell’autrice iraniana Marjane Satrapi e pubblicato in Francia nel 2000.
La scelta, lo ammetto, è stata legata all’attualità: in questo momento in Iran infuria il movimento di protesta innescato dall’uccisione di Mahsa Amini e migliaia di donne e uomini combattono per ottenere i diritti che gli sono negati da anni; ho pensato quindi che potesse essere interessante scoprire qualcosa sull’Iran dal punto di vista di una persona che ha vissuto proprio la nascita dell’attuale regime.
Marjane Satrapi è nata in Iran quando si chiamava ancora Persia ed era governato dallo Scià. Ha vissuto sulla sua pelle la rivoluzione e il conseguente regime autoritario instaurato dagli oltranzisti religiosi. È dovuta fuggire, abbandonando i suoi affetti e scontrandosi con un’Europa per lei sconosciuta, in cui le è stato difficile in un primo momento ambientarsi. Tutto questo, le esperienze e le sensazioni, le ha concentrate in Persepolis, che è stato pubblicato inizialmente in 4 volumi e successivamente in un volume unico, distribuito in Italia da Rizzoli Lizard.
Il parere dell’esperto – A cura di Clack
Avevo letto anni fa Persepolis, dopo aver visto il film animato che ne è stato tratto nel 2008. Ricordo che fu un pugno nello stomaco, tanta è l’intensità che l’autrice riesce a racchiudere nelle sue pagine. Nonostante la leggerezza del suo tratto e l’umorismo che infonde alle sue tavole, infatti, riesce a far trasparire il turbine di emozioni e sensazioni che ha vissuto in prima persona, lasciandoci tantissimo su cui riflettere.
Credevo che, rileggendolo dopo anni, fossi preparata e la morsa stavolta sarebbe stata meno intensa. Invece è stato come la prima volta e questo dimostra quanto Persepolis sia una storia universale e – purtroppo – drammaticamente attuale ancora oggi. La situazione che vive in questo periodo l’Iran mi ha sicuramente influenzata ma Persepolis mi ha lasciato ancora una volta atterrita, coinvolta e partecipe. Una lettura dura e delicata allo stesso tempo ma, soprattutto in questo momento storico, necessaria come l’aria.
Le emozioni della prima lettura – A cura di Tencar
Dopo aver sfogliato le prime pagine di Persepolis, ho subito notato e apprezzato lo stile di Marjane Satrapi, semplice ma curato.
L’opera è struggente e fa davvero male, soprattutto se letta in un periodo come questo nel quale, purtroppo, è tornata fortemente attuale. Tutti gli eventi che l’autrice ha subito in prima persona sono enormi, soprattutto quelli che l’hanno coinvolta da ragazzina, che hanno segnato la sua crescita ma non hanno fermato la sua essenza e il suo carattere ribelle.
Non riesco a capacitarmi come sia possibile, a relativamente poca distanza da noi, vivere in condizioni simili e, nonostante tutto, avere la forza di reagire e combattere. Anche a costo della propria vita.
Mi sono emozionato e commosso, pagina dopo pagina. Farei leggere Persepolis nelle scuole, per far capire a tutti quanto siamo fortunati.
Contenuti