Il Pride Month al cinema
Ormai da anni a questa parte, giugno è ufficialmente il Pride Month. Da quella prima volta nel 1969 quando, in seguito ad una violenta retata della polizia degli Stati Uniti in un locale gay di New York, centinaia di persone scesero in strada dando vita al primo corteo LGBTQ+, di strada ne è stata percorsa tanta.
Oggi, che il movimento è diventato globale e – per fortuna- le discriminazioni in base al genere e all’orientamento diventano sempre più rare, abbiamo pensato di celebrare il Pride Month ricordando alcuni tra i film che hanno fatto delle tematiche LGPQ+ il loro centro.
Al cinema, in realtà, abbiamo solo l’imbarazzo della scelta tra moltissime e validissime pellicole: questo sono solo 5 tra le moltissime che potete scoprire e riscoprire!
Moonlight
Protagonista degli Oscar 2017, dove viene ricordato per essere stato annunciato come vincitore nella categoria miglior film solo dopo l’errore che aveva indicato La La Land come trionfatore. Ed è un peccato che l’attenzione si concentri principalmente su questo episodio, perché Moonlight è invece un film interessante e intenso, che vanta il primato di essere il primo titolo con tematica LGBTQ+ a vincere l’ambito riconoscimento cinematografico, nonché il primo con un cast totalmente afro-americano.
La pellicola segue la vicenda di vita di Chiron, dapprima bambino in una situazione di degrado e alle prese con una famiglia difficile e poi adolescente e adulto in una società di strette vedute e dalla quale sembra impossibile emergere.
I segreti di Brockback Mountain
Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un film premiatissimo (ben tre Oscar per lui nel 2006) e tra i più famosi in assoluto: I segreti di Brockback Mountain.
Interpretato da Heath Ledger e Jake Gyllenhaal e diretto da Ang Lee, il film racconta la drammatica storia d’amore tra due cowboy nel Wyoming degli anni Sessanta.
I segreti di Brockback Mountain si rivelò ai tempi un grandissimo incasso, ottenendo anche ampio riconoscimento da parte della critica. I tempi però non erano ancora maturi come sarebbe stato nel 2017 per Moonlight: arrivato agli Oscar come il titolo con il maggior numero di candidature, non conquisterà la statuetta per il miglior film ma solo quelle per la miglior regia, per la sceneggiatura non originale e per la colonna sonora.
Le fate ignoranti
Un film di casa nostra, tornato prepotentemente alla ribalta grazie alla serie TV che ne è stata tratta e che è attualmente in corso du Disney+.
Le fate ignoranti, interpretato nel 2001 da Stefano Accorsi e Margherita Buy, è probabilmente il titolo più apprezzato della filmografia del regista Ferzan Ozpetek, il quale comunque inserisce tematiche LGBTQ+ in quasi tutti i suoi lavori (personalmente, sono una grandissima fan di Saturno Contro).
La pellicola ci porta ad accompagnare Antonia alla scoperta della bisessualità, fino ad allora ignorata, del defunto marito: la donna scoprirà un intero mondo avvicinandosi a Michele, amante di suo marito.
Chiamami col tuo nome
Molto conosciuto e apprezzato è anche Chiamami col tuo nome, adattamento del romanzo omonimo di James Ivory ad opera di Luca Guadagnino, interpretato da Timothée Chalamet nel 2017.
Premiato con l’Oscar per la migliore sceneggiatura nel 2018, il film mostra l’estate di Elio e Oliver, tra scoperta di sé ed esplorazione dei sentimenti.
In&Out
Tra le molte possibilità, ho scelto di concludere con una delle mie pellicole preferite, una di quelle che riguardo ogni volta che ne ho l’occasione. In & Out è stato diretto da Frank Oz nel 1997 e interpretato da Kevin Kline, Tom Selleck e Joan Cusack.
Uno dei primi esperimenti a Hollywood nel panorama della commedia in questo campo, il film racconta la vicenda del professor Howard Brackett che, alla vigilia del suo matrimonio, subisce un coming out in diretta televisiva da parte di un suo ex allievo, che lo dichiara gay nel suo discorso di accettazione del premio Oscar. La vita del timido professore ne risulterà più che scombussolata.
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