Uscito circa un annetto fa, Chernobylite è l’ultima fatica di The Farm 51 che ci riporta nelle zone teatro dell’incidente nucleare che ha sconvolto l’Europa nella primavera del 1986. Quasi un anno dopo arriva la versione PlayStation 5 del titolo, che ho provato per voi, assieme alla versione per Xbox Series X|S. Prendete il contatore Geiger e attenti alle radiazioni!
Recensione
Sullo sfondo dell’incidente di Chernobyl facciamo la conoscenza di Igor, scienziato che lavorava proprio nella base del disastro e che, diversi anni dopo i noti avvenimenti, si mette alla ricerca della fidanzata, Tatyana (CHI È TATYANA??? cit), che sembra essere misteriosamente sparita. Tra spietate corporazioni paramilitari e inspiegabili creature mutanti, Igor dovrà farsi strada all’interno della zona di Pripyat per ricostruire la sua base, ampliare il suo gruppo e soprattutto trovare Tatyana. Ma soprattutto, cos’è il misterioso minerale chiamato proprio “chernobylite”, e perché è così importante per Igor?
Chernobylite è un gioco che fa sicuramente della sua storia e dei suoi personaggi uno dei punti di forza principale, pertanto è obbligatorio fermarsi qui e non svelarvi niente sulla trama. A onor del vero, data la struttura a missioni del gioco, in alcuni frangenti la trama viene messa un po’ da parte, ma alla fine tutto quadra.
Gameplay
Chernobylite mischia tutta una serie di generi per cercare di regalare un’esperienza variegata e completa. Il gioco è in prima persona, quindi con forti elementi da FPS (mira e spara), ma a parte questi momenti di gameplay più attivo, l’altra parte importante di Chernobylite è data dalla componente da gestionale/RPG. Quest’ultima si basa principalmente sul sistema a missioni del gioco e dalla necessità di collezionare risorse, normalmente reperibili durante le missioni, al fine di poter garantire agli occupanti della base le strutture necessarie per una vita sana e soddisfacente.
Eh sì, “occupanti”, perché Igor potrà reclutare nuovi compagni durante le missioni, e potrà scegliere chi mandare a compiere le altre missioni giornaliere disponibili. Ogni giorno, infatti, potremo scegliere cosa affrontare per cercare di raccogliere in maniera più efficiente le risorse necessarie e per proseguire nella storia principale. Sarà importante non trascurare questo aspetto, perché i nostri alleati dovranno avere cibo, confort e tutto il necessario per sopravvivere nella loro nuova casa. Infatti dovrete letteralmente costruire le strutture necessarie per la vita nella base – ad esempio letti, impianti elettrici, cucine e così via – e piazzarle fisicamente negli spazi disponibili. Pronti a fare un po’ di Tetris?
La parte ruolistica, oltre dalla struttura a missioni, è data anche dai rapporti con le persone che recluterete e dalle discussioni che intavolerete con loro. Inoltre, Igor dovrà prendere delle decisioni durante la partita, andando ad influenzare il proseguimento del gioco, ma c’è un modo molto particolare per tornare indietro sui vostri passi – ma ve lo lascerò scoprire giocando!
Un elemento che, purtroppo, non mi ha fatto impazzire è la risposta ai comandi della parte “shooter”. Ho trovato i controlli lenti e poco reattivi, ma anche la camminata di Igor mi è risultata lenta e macchinosa. Capisco che questo non è un gioco dove il protagonista è un super-mercenario armato fino ai denti, macchina di morte totale, però c’è modo e modo di gestire i controlli. C’è il supporto al DualSense, e questo è un bene, sebbene non sia particolarmente accurato.
Audio e Video
Sul comparto audio, nulla da dichiarare, se non la presenza del doppiaggio in lingua russa, utile per un’immersività decisamente importante. Dove Chernobylite vuole fare la differenza su next-gen è però sicuramente il comparto video, dove finalmente abbiamo i 60fps fissi e la presenza di due modalità, prestazioni e risoluzione. Io ho giocato a Chernobylite usando la seconda, tuttavia le prestazioni sono davvero interessanti quando preferite, e gli effetti di luce sono abbastanza ben fatti anche senza scegliere il top. Insomma, a voi la scelta!
Concludendo
Chernobylite è un gioco che mi ha lasciato soddisfatto a metà. Se da un lato posso aver apprezzato ambientazione, atmosfera e storia, dall’altro la ripetitività di alcune parti del gameplay (missione-missione-missione) e un sistema di controllo non ottimale non mi hanno fatto troppo piacere. Di sicuro chi ama l’atmosfera post-Chernobyl e un pizzico di “di tutto un po’” nei videogiochi, potrà sicuramente trovare Chernobylite un titolo molto accattivante, complice anche un prezzo ridotto. La versione PlayStation 5 è molto bella da vedere, e sono sicuro che apprezzerete gli sforzi di The Farm 51 di creare un’esperienza immersiva.
Nerdando in breve
Con Chernobylite torneremo sui luoghi del disastro nucleare, alla ricerca della nostra fidanzata scomparsa… ma qualcos’altro si nasconde nell’ombra!
Trailer
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