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NerDisney #11- Le avventure di Ichabod e Mr. Toad

I miei ricordi

Stiamo ancora scandagliando il fondo del barile dei Classici Disney, per cui non ho ricordi di questo film. O almeno non del film intero. Come i film precedenti, anche Le avventure di Ichabod e Mr. Toad è un collage di diversi cortometraggi. In questo caso due, uno dei quali, La leggenda della valle addormentata, lo ricordo in una videocassetta Disney e in un libro di fiabe con le immagini prese dai vari film Disney. Meglio delle ultime altre pellicole, ma siamo sempre lontani da quelle rimaste nella mia memoria.

L’ultimo film ad episodi

Le avventure di Ichabod e Mr. Toad è l’undicesimo Classico Disney ed è uscito negli Stati Uniti nel 1949. In Italia non è mai uscito al cinema, i due cortometraggi che lo compongono sono stati negli anni trasmessi separatamente in TV. Il film, diretto da Clyde Geronimi, Jack Kinney e James Algar, è l’ultimo risultato degli strascichi della II Guerra Mondiale sugli studios Disney, quando non c’era la volontà produttiva di fare lungometraggi animati.

Il film inizia con una panoramica in una biblioteca e la voce narrante – in originale dell’attore britannico Basil Rathbone – parla dei personaggi migliori della storia della letteratura inglese. Rathbone decide di parlare di quello che è per lui il migliore, Mr. Toad, il protagonista de Il vento tra i salici, un classico della letteratura dell’infanzia scritto da Kenneth Grahame. Il cortometraggio racconta una delle tante avventure che compongono il libro.

Finito il racconto, un nuovo narratore, questa volta americano – l’attore e cantante Bing Crosby, quello che rende insopportabili tutti i vostri Natali – ribatte con la lista dei più grandi personaggi della letteratura americana e ci racconta della storia di Ichabod Crane, protagonista del racconto La leggenda di Sleepy Hollow di Washington Irving. La cornice narrativa come vedete è solo un pretesto e nella sua semplicità funziona pure, a differenza di altri film del genere.

Avventure Rurali

Essendo solo due i corti, il film non ha grossi cambiamenti di stile e se ne giova. Entrambe le storie sono di ambientazione rurale e passata, con la voce narrante che contribuisce a creare l’effetto di una favola lontana nel tempo.

Il vento tra i salici è un corto più divertente e ritmato, perfettamente nel solco dei migliori corti Disney, con un misto tra animali ed esseri umani che è da sempre la cifra stilistica Disney. Non l’avevo mai visto prima di vedere questo film e devo dire che mi sono divertito molto. A riprova di quanto sia un prodotto di livello, Disney riciclerà praticamente tutti i personaggi, con Toad, Tasso, Topus, Talpino e Cirillo che compariranno ne Il Canto di Natale di Topolino e le faine riprese in Chi ha incastrato Roger Rabbit? Inoltre una delle attrazioni originali di Disneyland è proprio ispirata a questo corto.

La leggenda della valle addormentata invece ha un’aria più sinistra ma appesantita un po’ troppo dalla voce narrante – i personaggi non parlano mai direttamente è tutto filtrato tramite il narratore. Ci sono anche delle canzoni, ma sono abbastanza deboli e molto vecchio stile. Ichabod poi è un personaggio poco simpatico, forse l’unico protagonista Disney viscido. Se la storia è un po’ debole, nulla si può dire della splendida animazione, sia nel descrivere la natura autunnale che nella sequenza, genuinamente terrorizzante, del cavaliere senza testa. I minuti finali salvano decisamente il film, con un finale aperto molto poco disneyano.

Com’è Invecchiato

Onestamente mi ha sorpreso come film. Non è niente di indimenticabile, ma data la durata corta delle due storie e il tono bucolico e senza tempo, il film tutto sommato regge ancora oggi. Sicuramente sono invecchiate le parti canore ne La leggenda della valle addormentata, cantate da Crosby in pieno stile anni ’40. Il resto resta nel solco Disney, anche se in tono minore e può essere apprezzato anche oggi come due cortometraggi divertenti per tutti. C’è umorismo e c’è anche quel pizzico di terrore che non ti aspetti.

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