Recensione
Edito da Star Comics e in uscita il sedici febbraio, Horror Theater #1 è il primo di due volumi carico di storie angoscianti e inquietanti: una raccolta di opere altamente disturbarti, di cui non potete fare a meno.
Trama
Il volume raccoglie sei racconti autoconclusivi scritti e disegnati da Kazuo Umezu; mangaka, musicista, attore e regista.
La ragazza bebè: lungo e articolato racconto che vede protagonista una giovane ragazza orfana che trova finalmente una famiglia disposta ad amarla. Purtroppo però, dovrà fare i conti con una strana ed inquietante presenza: una sorella neonata le cui capacità esulano di gran lunga quelle dei normali infanti. È l’inizio di una lunga discesa verso un incubo ad occhi aperti, nel quale la giovane protagonista non troverà conforto o comprensione, ma dovrà cavarsela con le sue forze fino all’inatteso plot twist.
Il desiderio: chi ha avuto un’infanzia isolata ha anche sicuramente avuto l’abitudine di sognare ad occhi aperti. Chi non ha mai desiderato di avere un amico perfetto, fatto su misura per sé? Il problema è che determinati desideri non dovrebbero diventare troppo intensi, altrimenti potrebbero anche essere esauditi. E non sempre le cose vanno come ci si aspetterebbe.
Il cuore rubato: sicuramente il mio preferito, come trama e come pathos. Mi ha riportato alla memoria episodi della mia infanzia, in cui giocavamo a spaventarci con racconti di paura. Ma cosa succederebbe se quei racconti diventassero improvvisamente reali? Eccezionale da ogni punto di vista.
Il serpente: forse il più debole, sul piano della trama, ma incredibilmente evocativo sul piano grafico e narrativo. A volte la curiosità uccide anche senza essere dei gatti.
Il digiuno: rapido e fulmineo, da lasciare a bocca aperta. Risponde ad una semplice domanda: cosa siamo disposti a fare pur di arrivare a raggiungere un obiettivo? E quali sono le conseguenze?
La casa degli insetti: semplicemente straordinario, con continui colpi di scena da lasciare sbalorditi. Il tutto incentrato su una profonda analisi psicologica dei protagonisti che vi farà divorare le pagine una dopo l’altra. Questo racconto affonda le proprie origini ed ispirazioni oscillando tra Le metamorfosi di Ovidio e quella di Kafka. Dal primo trae i temi di creazione, distruzione e rinascita: dal secondo l’analisi della resilienza umana, e la sua capacità di adattamento. Per stomaci forti, per nervi saldi.
Autore
Kazuo Umezu è un mangaka classe 1936, un prolifico autore che fin dagli anni ’60 si è specializzato nel fumetto horror, dimostrandosi capace di un tratto pulito e raffinato, altamente evocativo, che crea una profonda dissonanza con i momenti più concitati delle sue trame, inscenando racconti in cui l’inquietudine serpeggia inesorabile nella nostra mente, pagina dopo pagina, accompagnandosi ad immagini profondamente disturbarti. Non si tratta di mero orrore o di evocare sensazioni e contesti ripugnanti: il mostro più grande, spesso, è quello nascosto dentro di noi.
Kazuo Umezu spinge il lettore a calarsi nei panni dei suoi personaggi, a confrontarsi con essi e con i loro fantasmi (che poi sono anche i nostri): a porsi delle domande e a smarrirsi di fronte all’impossibilità di trovare risposte soddisfacenti.
La fucina in cui arde il fuoco creativo è alimentata dalle paure più recondite della nostra infanzia, quelle che nonostante i decenni passati arrivano fino a noi, magari trasformate, spesso ingigantite, talvolta messe malamente a tacere. Eppure sono lì, e basta un attimo, basta che qualcuno giri la chiave giusta nella nostra mente, per dare il via ad una lenta ed inesorabile discesa verso l’abisso di terrore dal quale sembra impossibile poter risalire.
Conclusioni
Horror Theater #1 rappresenta una lettura interessante, intrigante: di quelle che ti inchiodano alle pagine e difficilmente ti abbandonano anche dopo che hai chiuso il volume. Le storie contenute sono molto datate, alcune risalgono addirittura agli anni ’70, e per questo è ancora più incredibile per quanto moderne ed attuali esse sembrino. Certo non ci sono computer e cellulari, i bambini vivono ancora quelle esperienze ludiche legate alla mera esplorazione (come nella mia infanzia) che, spesso, è proprio il motore che dà il via alla discesa infernale a cui sono condannati.
Chi ha vissuto quegli anni come me, senza tecnologia, sarà capace ci riconoscersi in molte delle tavole di Kazuo Umezu: ho rivissuto le mie notti attorno al fuoco, a raccontarsi storie di paura; ho rivisto me e i miei amici preadolescenti andare in esplorazione di angoli nascosti del quartiere, a caccia di qualche mistero da svelare. Ho rivissuto, sulla mia pelle, il brivido di terrore puro quando quell’esplorazione risultava essere fin troppo fruttuosa.
Forse il gusto moderno è cambiato, rispetto a quegli anni, ma non la natura umana: il fascino irresistibile dell’ignoto, la paura del ripugnante, il desiderio di scoperta, sono gli stessi di sempre, sono parte dell’essere umano. Ed è lì che l’opera del nostro mangaka va a dare risposte.
Risposte che, a volte, preferiremmo non aver mai ricevuto.
Horror Theater #1 sarà disponibile dal 16 febbraio 2022 al prezzo di 15,00 Euro.
Nerdando in breve
Horror Theater #1 risveglia i nostri incubi più profondi
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