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GreedFall – Un RPG vecchia scuola

Recensione

L’ho scoperto per caso, mea culpa, ma grazie all’immenso servizio Game Pass su Xbox mi ha catturato immediatamente l’attenzione.
GreedFall si annuncia fin dalle prime battute come un gioco tosto, impegnativo sia fisicamente che mentalmente: è un GdR che amo definire vecchia scuola di quelli che non fanno sconti e che mettono a dura prova i nervi del giocatore.
Stretto, molto stretto, come amano dire gli amanti dei board game: l’albero di crescita è notevole, e diviso in ben tre sezioni, ma andiamo con ordine.

Trama

Partiamo con l’ambientazione: siamo in un mondo fantasy settecentesco, dove tra pirati, soldati e tribù selvagge, si annidano fazioni politiche, cospirazioni, lotte tra famiglie, equilibri tra gente del porto, del bordello, dell’alta società… e naturalmente mostri. Tanti mostri.

Questo mondo che ricorda da vicino il tempo dei conquistadores, è flagellato dalla Manticora: una malattia che decima la popolazione senza guardare in faccia l’estrazione sociale. Veniamo incaricati di accompagnare nostro cugino Constantin, designato Governatore, nel “nuovo mondo” e trovare una cura.
Saremo travolti da un turbine di quest e sottoquest senza soluzione di continuità: le centinaia di personaggi che fanno la loro comparsa saranno pronte a chiedere il nostro aiuto, e ci sono davvero tanti modi di affrontare queste avventure.

Da soli, in compagnia, abbiamo modo di scegliere i companion più adatti volta per volta, ognuno con le sue caratteristiche, che non mancheranno a loro volta di chiedere il nostro aiuto.
Man mano che procederemo nella trama principale, scopriremo quindi le enormi mappe di gioco, le molte fazioni coinvolte e saremo chiamati a scegliere chi aiutare e come, in un delicatissimo equilibrio di scelte morali in cui non sempre sarà facile fare la scelta giusta.

Gameplay

GreedFall piazza la telecamera alle spalle del protagonista (personalizzabile sia nell’appartenenza di genere che nell’aspetto) e saremo subito chiamati a scegliere che tipologia di abilità saranno centrali per lui: mago, tecnico o guerriero?
Come dicevo ci sono molti modi di affrontare questa avventura: possiamo usare le abilità diplomatiche, intuizione e carisma; oppure scatenare i nostri incantesimi, o le abilità da alchimista per creare pozioni ed unguenti; oppure ancora agilità e forza, per un approccio più brutale.

Man mano che avanzeremo di livello potremo potenziare il personaggio, sbloccando nuove abilità e crescendo nei talenti. Sono ben tre gli alberi e vi assicuro che è letteralmente impossibile migliorare in tutto. Le abilità di base ad esempio, sono sei e ognuno arriva fino a tre livelli… però i punti spendibili vengono aggiudicati solo ogni 3/4 livelli per cui se abbiamo scelto male, potremo trovarci impossibilitati a scegliere un particolare approccio per la risoluzione delle quest. Un esempio? Molto comodo avere agilità e precisione, per usare armi più potenti o per usare percorsi altrimenti preclusi; peccato però non aver investito sull’intuito, cosa che ci impedisce la soluzione pacifica di alcuni conflitti.

I comandi all’inizio sembrano un po’ legnosi e le animazioni non sono sempre eccezionali. Capita qualche volta di incastrarsi in un pertugio e dover fare il giro, ma tutto sommato il gioco resta totalmente godibile.
Qualche problema in più nei combattimenti. Intendiamoci: il combat system appare più che rodato; possiamo scegliere tra due armi da mischia, bocca da fuoco e incantesimi; attacco leggero, parata, attacco pesante e schivata. Tutto risiede nel capire il path degli avversari e affondare il colpo. Tuttavia c’è un po’ di incertezza nell’approccio silenzioso (che non sempre funziona a dovere) e nella legnosità dei movimenti di cui sopra che talvolta ci impedisce di muoverci come vorremmo.

Tanto il crafting: non solo con le pozioni, ma anche con l’equipaggiamento che, oltretutto, può essere potenziato per guadagnare qualche bonus extra da armi e armature.

Peccato l’assenza dell’italiano, ma coi sottotitoli si riesce ampiamente a seguire la storia che, vi assicuro, è davvero ben scritta: ricca di colpi di scena e molto profonda.

Conclusioni

GreedFall è davvero un gioco impegnativo, volerlo completare al 100% richiede due run complete e il tempo necessario non è indifferente. Se però vi piacciono i GDR, potrebbe essere il titolo giusto per questa estate.
Soprattutto se avete il Game Pass.

Nerdando in breve

GreedFall è un RPG vecchia scuola, completo e brutale.

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