Giochi da tavolo

Bloodborne: Il gioco da tavolo – Mostri, cacciatori e morte

Bloodborne

Alzi la mano chi, tra i fan PlayStation, non conosce Bloodborne! Il videogioco “Souls-like” uscito per PS4 ormai qualche anno fa è stato un successo planetario, tant’è che non sono tardate ad arrivare anche le sue trasposizioni da tavolo. E se già in passato avevamo avuto modo di giocare al gioco di carte semi cooperativo, oggi recensiamo la nuova, fiammante uscita di Eric M. Lang (adoro) e Michael Shinall, targata Cool Mini or Not ed edita da Asmodee Italia: ecco qui il gioco da tavolo con le miniature che tutti stavamo aspettando! Avventuriamoci tra mostri e creature poco simpatiche, cercando di non lasciarci le penne!

Recensione

Il mondo di Bloodborne non è proprio un posto tranquillo. I Cacciatori, antica stirpe di guerrieri capaci di liberare il mondo dalla minaccia delle bestie, sono alle prese con le loro nemesi, e in questo gioco avremo a disposizione ben quattro campagne che potremo giocare da soli o fino a quattro giocatori, in modalità cooperativa. Ogni campagna sarà introdotta da un breve antefatto e potremo scoprire man mano come si dipanerà la storia durante il suo svolgimento. Tra l’altro, cosa molto carina, potremo “salvare” la nostra partita per non essere costretti a finire tutta la campagna in un’unica sessione ma potendola riprendere in un secondo momento, grazie alla suddivisione delle campagne in vari capitoli.

Purtroppo, essendo un gioco molto story-driven, non mi dilungo per evitare spoiler; vi basti sapere che le atmosfere, i luoghi e le situazioni del videogame sono totalmente intatte, e infatti fa subito capolino la città di Yharnam o il Sogno del Cacciatore, ben noti a tutti gli appassionati. La lore è sicuramente uno dei punti di forza di Bloodborne, e anche in questa versione da tavolo la fa da padrone.

Meccaniche

Bloodborne è un cooperativo dove combattimenti ed esplorazione sono alla base dell’esperienza del gioco, assieme ad un sistema di deck-building che modificherà i vostri attacchi. Ognuna delle 4 campagne ha un mazzo di carte dove sono descritti tutti i vari avvenimenti che sperimenterete nel corso della partita. Inoltre, inizierete il gioco piazzando le miniature su di una tessera “base”, ma poi durante l’esplorazione aggiungerete (a volte casualmente, a volte no) altre tessere dove potrete muovervi ma soprattutto incontrare i tremendi nemici.

Ogni volta che metterete una nuova tessera, infatti, potranno comparire sia oggetti che nemici, ma soprattutto potrebbero innescarsi nuovi eventi legati alla campagna. Sulle carte delle missioni, infatti, saranno riportati alcuni luoghi che si attiveranno in un modo unico; saranno altre carte a raccontarci cosa succede e soprattutto cosa dovremo affrontare nella tessera. Avete capito, si tratterà di veri e propri mid-boss che dovremo sconfiggere per continuare la nostra esplorazione, proprio come succede nei giochi dove un invisibile campo di forza (o di nebbia, in questo caso) ci confinerà nella stanza finché non avremo rimosso la minaccia.

Parliamo della componente chiave della meccanica di gioco, ossia il deck-building. Ogni nostro personaggio ha a disposizione un’arma trasformabile (rappresentata da una plancia double-face) che ha al suo interno degli slot. Sostanzialmente, grazie alle carte che avremo in mano – si parte con 12 carte, tutte uguali per tutti i giocatori – occuperemo quegli slot per attaccare i mostri. La cosa bella però è che il nostro deck sarà aggiornabile: uccidendo i mostri otterremo degli “Echi di Sangue” che potremo spendere per pescare nuove carte per aggiornare il nostro mazzo, e così facendo innescheremo degli effetti aggiuntivi ai nostri attacchi. Vi parlavo di armi trasformabili: potremo infatti girare la plancia per modificare la nostra arma e avere a disposizione bonus diversi, e ciò sarà utile anche per liberare gli slot che abbiamo già occupato, pena la non possibilità di effettuare altri attacchi. Infine, abbiamo anche un’arma da fuoco che ci darà degli interessanti vantaggi ma che dovrà essere ricaricata prima di un nuovo utilizzo.

Ma anche i nemici avranno a disposizione degli attacchi e delle carte! I nemici “standard” condividono tra loro un piccolo deck che gli permetterà di attivare attacchi base, speciali o le loro capacità, mentre i temibili boss avranno a disposizione un deck tutto per loro, e vi assicuro che saranno cavoli amari! Inoltre, sia noi che i nostri nemici avremo due variabili principali che riguardano gli attacchi: potenza e velocità. Mentre la potenza si spiega da sola, la velocità ci dirà chi attacca per primo, e questo può fare la differenza tra la vita e la morte. Inoltre la velocità influenza direttamente la Schivata e il Contrasto, due meccaniche difensive che permettono ai Cacciatori – ma, ahimè, anche ai mostri! – di prevenire i danni. Tenete conto che ogni Cacciatore ha 6 punti vita a disposizione: si muore molto, molto rapidamente in Bloodborne!

La storia si dipanerà man mano che procederete nell’esplorazione, ma potrete anche trovarvi di fronte a bivi e dovrete scegliere cosa fare. Ed è qui che spesso entrano in campo le ricompense: potrete ottenere degli oggetti ad uso singolo oppure oggetti o rune molto potenti che potrete ricaricare. Ma come potremo curarci, potenziarci e ricaricare i nostri oggetti? Semplice, andando nel Sogno del Cacciatore! Si tratta di un “piano parallelo” dove potremo recarci e fare un refill di tutto il nostro equipaggiamento, assieme alla possibilità come vi dicevo sopra di potenziare il nostro mazzo. Ma attenzione! Andare nel Sogno del Cacciatore farà avanzare il segnalino del tempo (cosa che succede anche quando tutti i giocatori effettuano un turno), e questo porterà, in specifici momenti, ad avere un vero e proprio respawn di tutti i nemici sulla mappa: siate rapidi!

Materiali

Da ottima tradizione Cool Mini or Not, è quasi superfluo descrivere la bellezza delle miniature delle creature di Bloodborne. Sono tante, non particolarmente grandi a dire il vero (tranne per alcuni boss), ma sono veramente ben realizzate e, come sempre, saranno grande fonte di soddisfazione per chi vorrà dipingerle. Fate un salto sul mio unboxing fotografico per vederle da vicino!

Anche gli altri materiali del gioco sono molto ben fatti, e avremo a disposizione una marea di carte di vari formati. Forse mi lascia un pochino dubbioso il fatto che la plancia centrale e quelle dei cacciatori siano di cartoncino sottile e non cartonate (come  invece le tessere dei luoghi), dando la sensazione di scarsa “fermezza”. Niente di grave tuttavia!

Conclude il tutto la scatola, dotata di un ottimo organizer che vi servirà anche per “salvare” la partita: sono infatti a disposizione 4 slot, uno per giocatore, dove posizionare equipaggiamento, carte e segnalini, così da non dover impazzire ogni volta che si vorrà continuare la campagna attualmente in corso. Io ADORO queste cose!

Unboxing

Prezzo

Bloodborne: Il Gioco da Tavolo è disponibile al prezzo consigliato di 99,99€.

Concludendo

Bloodborne non è un gioco per deboli di cuore. Proprio come il videogioco, e come i Souls-like in genere, è un gioco difficile, inutile girarci attorno. Soprattutto nelle prime fasi, quando magari i nemici aumenteranno di numero, sarà dura, e spesso visiterete anzitempo il Sogno del Cacciatore. Tuttavia, la lore e la sensazione di trovarvi davvero in una grande avventura faranno la differenza, e mi sento di consigliare questo titolo a chi ama questo tipo di giochi e, ovviamente, ai fan della saga. Lo sconsiglio solo a chi non ne può più delle carte o a chi non vive senza dadi!

Nerdando in breve

Con Bloodborne: Il Gioco da Tavolo ci tufferemo nelle atmosfere che hanno reso celebre questo videogioco, impersonando Cacciatori alle prese con mostri e antichi misteri da risolvere.

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