BAO Publishing dà vita ad un progetto davvero molto intrigante: si chiama The Prism e con il suo primo volume Burn inizia a prendere forma un’avventura fantascientifica che mischia esplorazione spaziale e musica rock.
Scopriamo insieme cosa nasce da questo strano connubio.
Recensione
Che la musica sia parte della nostra vita, del nostro essere umani, e che lo sia da sempre, è ormai cosa nota. Così come sono infinti gli studi, le analisi e le sperimentazioni che da decenni accompagnano la storia della musica, da Brian Eno a Peter Gabriel, dal compianto Duca Bianco a John Cage.
Così come è possibile ricondurre tutta la musica ad una mera questione fisica: armoniche, vibrazioni, onde. E da lì alla matematica.
Ed è forse questa l’idea che sta alla base del progetto, e parte da un assunto davvero affascinante: può la musica salvare il mondo?
Trama
Il mondo sta morendo colpito dall’ennesimo, e ormai irreversibile, disastro ambientale causato dal suo nemico di sempre: l’uomo.
La mega corporazione Plexi, che figura come produttrice musicale, ha però l’idea che è in grado di fermare e forse invertire gli effetti di questa piaga, evocativamente chiamata Smoke on the Water: SOTW. Il piano è quello di radunare i cinque migliori musicisti del mondo e inviarli nello spazio per raccogliere le vibrazioni cosmiche e dare vita all’album che salverà il mondo, invertendo l’effetto di SOTW grazie alle armoniche perfette del loro sound. Ah sì, e nel frattempo guadagnare un sacco di soldi.
I cinque artisti, che mai si sono incontrati e mai hanno suonato assieme prima, vengono quindi prelevati e portati sulla base lunare. Da qui, dopo le sessioni di promozione pubblicitaria, vengono effettivamente portati nello spazio e viene dato loro il via libera allo sperimentare, comporre, creare. Insomma, fare quello per cui sono nati: il rock. Nasce così Burn: il singolo di apertura dei P.R.I.S.M.
Ma non c’è rocker che si rispetti che non abbia i propri demoni, e che se li porti con sé quando dà vita a quelle sette note, trasformandole in infinite melodie. Protagonisti di questa avventura sono Dorian Lavochkin, il batterista introverso; Alice Griffon, bassista dal corpo mozzafiato; Paul Duncan, chitarrista sopra le righe; Björn Æsisson, tastierista dal passato misterioso; Yu Murakami, la voce del gruppo.
Ovvio che una combinazione così assortita dia vita ad equilibri precari ed esplosivi, tutti da scoprire.
Stile grafico
Matteo De Longis è colui che ha concepito questa space opera, ed è anche l’uomo dietro le “matite”: ha dato vita ai disegni e ai colori di questo volume, e si è dovuto scontrare con l’arduo compito di rendere visibile a tutti i lettori l’effetto del sonoro. E non un suono qualsiasi, ma quello trascinante e dirompente della musica rock.
Una sfida a mio avviso più che vinta, perché dalle pagine sembra davvero trasparire l’emozione e il pathos che si respira quando si è immersi in un concerto trascinante.
Dal punto di vista dell’impianto generale, poi, devo dire che le scelte stilistiche mi sono piaciute: evocative al punto giusto e con molto richiami alla fantascienza pop. Il tutto condito da un design nipponico che rievoca nella mente immagini di celebri anime del nostro passato.
Nel complesso, a mio avviso, una scelta davvero azzeccata.
Commento finale
Combinare musica e fantascienza è un’idea che mi ha decisamente convinto; sopra ogni cosa, però, sono rimasto affascinato dalla sfida di base: il riuscire a “far sentire” ai lettori il rock prodotto dai protagonisti, trasmettere passione, emozione e sonoro attraverso le pagine di un fumetto. Il tutto legato ad una trama avvincente, che risuona nella nostra mente come un pericoloso campanello d’allarme.
Perché quando la catastrofe arriverà nel mondo reale, forse non ci saranno musicisti in grado di salvarci da lei.
Per quanto riguarda il piano dell’opera: ovviamente siamo davanti ad un volume introduttivo, in cui viene dato spazio a tutti in egual modo, così da iniziare a prendere confidenza coi molti personaggi di questa epopea. Nel futuro avremo volumi più verticali, dedicati ciascuno ad una canzone dell’album e alle origini di ciascuno dei musicisti. E qui viene la parte più incredibile: il piano prevedere l’uscita di 7 volumi a distanza di due anni l’uno dall’altro.
Avete letto bene: la saga si concluderà tra dodici anni.
Un’idea e un progetto davvero ambizioso, per non dire azzardato. Il mio augurio è naturalmente quello di giungere a compimento, nella speranza che il mercato sia ricettivo e pronto ad accogliere questo progetto così particolare.
Prima di concludere una piccola nota: il volume è arricchito da una postfazione scritta da Adrian Fartade: divulgatore scientifico, attore e scrittore, che fa anche la sua breve comparsa tra i personaggi della storia.
The Prism #1: Burn! è disponibile al prezzo di 21,00€.
Nerdando in breve
The Prism #1: Burn! è il fumetto che ci porta nello spazio a ritmo di rock.
Nerdandometro: [usr 4.0]
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