OSCAR 2021
La 93esima edizione degli Academy Awards, celebrata nella notte tra il 25 ed il 26 aprile 2021 ha appena decretato i suoi vincitori, in un’insolita versione dovuta agli ormai noti problemi universali di assembramento e mascherine. Hollywood non si ferma e non rinuncia alla storica parata di star che tra la diretta da Los Angeles ed i collegamenti da Londra, Parigi, Seoul, Kilkenny, Sidney, Berlino, si sono alternate per presentare ed effettuare le premiazioni.
È stata un’edizione diversa e bellissima, presentata in parte dalla spettacolare sede della Union Station (ex caserma dei pompieri, ex banca ed ora sede di eventi) ed in parte presso il Dolby Theater di Los Angeles con un numero limitato di partecipanti che si sono avvicendati nel presentare e ringraziare, rendendo la manifestazione dinamica ed emozionante.
Tantissimi gli attori ed i registi non caucasici e tante donne, finalmente. A sottolineare l’importantissimo cambiamento la presenza di nuovi protagonisti: piccoli film sconosciuti, registe e sceneggiatrici talentuose e volti nuovi. Il tema dell’impegno sociale è rimasto uno dei fil rouge dell’evento.
Dopo aver assistito alle nomination presentate da Priyanka Chopra e Nick Jonas, scopriamo insieme i protagonisti di questa magica serata.
CORTOMETRAGGIO, DOCUMENTARIO, ANIMAZIONE
MIGLIOR DOCUMENTARIO
Per il titolo di miglior documentario la competizione se l’è aggiudicata My octopust teacher.
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Tra i cortometraggi vince Colette, produzione francese sulla Resistenza.
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO ANIMATO
Per il miglior corto animato è stato decretato vincitore il meraviglioso cortometraggio strappalacrime If Anything Happens I Love You.
MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE
Tra i film d’animazione ha vinto Soul, i cui autori hanno voluto ringraziare tutti gli insegnanti di musica e arte nel mondo ed invitato tutti a seguire l’esempio dei jazzisti, capaci di trasformare quello che toccano in qualcosa di bello.
TRUCCO E COSTUMI
MIGLIORI COSTUMI
In questa categoria il vincitore è Ma Rainey’s black bottom.
MIGLIOR TRUCCO
Per trucco e parrucco sempre Ma Rainey’s black bottom che purtroppo ha battuto il nostro Pinocchio.
VISIVI
MIGLIORE FOTOGRAFIA
Tra Judas and the Black Messiah, News from the world, Nomadland e Processo ai Chicago 7, la miglior fotografia è andata, meritatamente a Mank.
MIGLIOR MONTAGGIO
Sound of Metal ha vinto in questa categoria presentata da Harrison Ford, che leggendo qualche appunto di critiche rivolte al montaggio di Blade Runner, ha fatto capire quanto questo passaggio possa essere importante per la riuscita di un film.
MIGLIORI EFFETTI VISIVI
Tra i candidati ha trionfato Tenet di David Fincher.
MIGLIOR SCENOGRAFIA
Tra i dieci Oscar per i quali era candidato, il premio per le scene migliori è andato a Mank.
INTERPRETAZIONE
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Tra gli attori candidati la statuetta è andata a Anthony Hopkins (The Father), a 29 anni di distanza dal premio ricevuto nella stessa categoria per Il silenzio degli innocenti.
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
Per quanto riguarda le attrici protagoniste annunciatissimo il premio a Frances McDormand che con la sua terza statuetta (Fargo e Manifesto ad Ebbing, Missouri) raggiunge la storica Katherine Hepburn.
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Vincitore tra i non protagonisti un ispiratissimo Daniel Kaluuya (Judas and the Black Messiah).
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Il premio è andato all’attrice coreana Yuh-Jung Youn per Minari. La bravissima interprete è stata premiata da Brad Pitt che ha raccontato i film preferiti dalle attrici candidate da bambine.
REGIA E FILM
MIGLIOR REGIA
Per la categoria miglior regista Chloé Zhao per Nomadland, premiata in collegamento dal Dolby Cinema di Seul dal regista di Parasite Bong Joon-ho. È la prima regista asiatica a ricevere il premio e la prima donna dopo Kathryn Bigelow ad aver vinto in questa categoria.
MIGLIOR FILM
La categoria più ambita ha visto trionfare Nomadland, storia sulle comunità di nomadi che vivono e si spostano nei grandi spazi naturali d’America. Frances McDormand, protagonista del film nel ruolo della vedova Fern, ha voluto celebrare Michael Wolf, il sound mixer della produzione mancato a 35 anni, ululando sul palco.
MIGLIOR FILM STRANIERO
Nella categoria miglior film straniero Un altro giro (Danimarca e Paesi Bassi), il cui regista ha voluto ricordare la figlia scomparsa quattro giorni dopo l’inizio delle riprese a causa di un incidente stradale.
TESTI E DIALOGHI
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
Vincitore della gara per la miglior sceneggiatura originale Promising young Woman, interessantissima storia scritta ed diretta da Emerald Fennell.
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Nella categoria delle sceneggiature adattate troviamo The father.
AUDIO E MUSICA
MIGLIOR COLONNA SONORA
Tra i candidati per la migliore colonna sonora hanno trionfato Trent Reznor e Atticus Ross, nominati sia per Soul (vincitore) che per Mank.
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
Nella cinquina delle canzoni candidate la nostra Laura Pausini (Io sì, – La vita davanti a sé), purtroppo non ha vinto nonostante una bellissima canzone scritta da Diane Warren ed un’esibizione spettacolare trasmessa dal vivo. Il premio è andato a Fight for you (Judas and the Black Messiah).
MIGLIOR SONORO
In questa categoria trionfa il bellissimo Sound Of Metal.
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