Recensione
Nell’anno peggiore che il cinema possa ricordare di film ne sono usciti pochi e ancora non sappiamo tra quanto tempo l’industria cinematografica riuscirà a riprendersi dalla crisi in cui è stata gettata dal Covid 19.
Nonostante il momento incerto, comunque, qualche film esce e, in alcuni casi, si rivela parecchio interessante. È il caso di Malcolm & Marie, primo film ad essere completato dopo lo scoppio della pandemia.
Malcolm & Marie, scritto e diretto da Sam Levinson (se ve lo state chiedendo, sì: è il figlio del regista Barry Levinson), è uscito su Netflix il 5 febbraio 2021 e ha subito diviso la critica tra chi ha gridato al capolavoro e chi ha gridato alla schifezza colossale.
Personalmente non lo considero un capolavoro assoluto ma propendo più da questa parte della bilancia: è un film che cattura, scritto perfettamente, recitato benissimo e girato altrettanto.
Trama
Interno, notte. Il regista Malcolm e la compagna Marie sono appena tornati dalla prima cinematografica del film di lui, che si è rivelata un successo.
Peccato che durante il suo discorso di ringraziamento Malcolm abbia dimenticato di citare Marie.
È l’occasione per la coppia di tirare fuori una serie di incomprensioni e tensioni sopite.
Stile
Sam Levinson per il suo Malcolm & Marie ha fatto scelte audaci: bianco e nero, pellicola 35mm anziché digitale, due soli attori, un’unica ambientazione per un film che, di fatto si regge sui dialoghi.
È un terreno rischioso ma il risultato a me è piaciuto tantissimo. C’è chi lo ha definito “manieristico e autoreferenziale” ma, a mio avviso, nella pellicola nulla è fine a se stesso e ogni elemento è funzionale alla storia che racconta.
Partiamo dal bianco e nero, con la sua fotografia elegante e dalla decisione di girare in pellicola: è una scelta di stile, senza dubbio ma, per me, la storia non avrebbe funzionato allo stesso modo se fosse stata girata a colori e in digitale. Stesso discorso per la musica, ricercata e coinvolgente, comprimaria perfetta per i protagonisti e i loro dialoghi.
Proprio i dialoghi sono il fiore all’occhiello di Malcolm & Marie: ho trovato il film scritto benissimo, come capita sempre più raramente ormai. Assistiamo a un dramma personale, certo, ma il film non è tutto lì perché porta in scena in realtà una riflessione sul mondo del cinema e della critica cinematografica.
Il regista incassa la lezione di Chi ha paura di Virginia Woolf?, insomma, ma va decisamente oltre, aggiungendo un sottotesto assente nei grandi drammi relazionali apparsi finora sul grande schermo.
Perché Malcolm & Marie, prima di tutto, è un film sul cinema e per il cinema. Dietro l’elegante patina compositiva e anche dietro il confronto intimo tra i due protagonisti c’è una riflessione sul cinema contemporaneo, sui suoi meccanismi e soprattutto su chi quel cinema si sforza (molte volte esageratamente) di interpretarlo, di trovargli un senso e di attribuirgli delle etichette.
La scrittura è ottima ma per far sì che un progetto del genere riesca non si può fare a meno di una coppia di grandi attori, in grado di interiorizzare e caricarsi il film sulle spalle. Malcolm & Marie ha la fortuna di avvalersi di due protagonisti praticamente perfetti nei rispettivi ruoli: Zendaya e John David Washington sono a loro agio in un microcosmo che ruota intorno alle loro capacità e riescono a tenere incollato allo schermo lo spettatore in un film in cui, in realtà, non succede praticamente nulla al di là dell’intenso confronto di sogni infranti e speranze disilluse.
Concludendo
Lo devo ammettere, sono una fan dei film di questo tipo, dell’impianto teatrale e anche del bianco e nero. Sicuramente questa mia inclinazione contribuisce non poco nel mio giudizio complessivo su Malcolm & Marie ma, anche tralasciando queste mie propensioni, bisogna ammettere che siamo di fronte ad un gran bel film, il meglio che ultimamente Netflix abbia saputo offrire.
Non è il capolavoro dei capolavori e probabilmente se preferite l’azione dura e pura questo film non è esattamente quello che fa per voi. Ma non merita la pioggia di critiche negative che l’ha travolto, soprattutto perché è una pellicola coraggiosa e che regala due interpretazioni straordinarie.
Se poi amate il mondo del cinema e non avete problemi ad ammettere i limiti della critica, allora troverete riflessioni molto molto interessanti in questo film.
Nerdando in breve
Malcolm & Marie è una perla nel catalogo Netflix che, dietro un dramma di coppia, nasconde una interessante riflessione sul cinema attuale.
Nerdandometro: [usr 4.5]
Trailer
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