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Giorno della Memoria 2021 – 5 libri per non dimenticare

Giorno della Memoria 2021 - 5 libri per non dimenticare

Il 27 Gennaio è indubbiamente la giornata più fredda dell’anno, per la fondamentale ricorrenza che è chiamata a ricordare. Attraverso le parole di moltissimi autori abbiamo testimonianza di un passato che non avrebbe mai dovuto essere. Fortunatamente è anche la testimonianza di storie che dimostrano quante persone siano state capaci di opporsi e sfidare a costo della propria vita un’ideologia fatta di morte, odio e distruzione.
Ecco cinque storie che a mio parere meritano di essere lette e rilette per conoscere e non dimenticare questo freddo.

Maus, Art Spiegelman

Il capolavoro premiato da Pulitzer
Quella di Art Spiegelman è per me l’opera più importante mai scritta sull’argomento: una biografia, un pezzo di Storia, un testo ironico e drammatico allo stesso tempo, un racconto anche per bambini. Ha la capacità di far sorridere pur raccontando forse il momento più basso mai raggiunto dal genere umano ed è un volume che, per quanto mi riguarda, dovrebbe essere obbligatorio tra le letture scolastiche della scuola secondaria.
Per chi ancora non lo conoscesse è la storia dell’Olocausto tramandata di padre in figlio, con una modalità in cui gli animali vengono antropomorfizzati per rendere ancora meglio il concetto di razza.
Concepito in America negli anni’80 come un nuovo modo di raccontare un tema pesante e drammatico, Maus è stata una vera e propria sfida, premiata nel 1992 come la prima graphic novel a ricevere il premio Pulitzer.
Unico difetto? L’aver reso la figura del gatto odiosa.

Anne Frank. Diario, Ari Folman – David Polonsky

La graphic novel
Il 12 giugno del 1942 Anne riceve un diario come regalo per il suo tredicesimo compleanno. Quella che diventerà la testimonianza più conosciuta al mondo degli orrori perpetrati nei confronti del popolo ebraico, viene rielaborata a settant’anni di distanza dalla sua uscita, in versione di romanzo illustrato. Il regista e sceneggiatore Ari Folman e il bravissimo illustratore David Polonsky, partendo dall’unica edizione definitiva dell’opera (autorizzata dall’Anne Frank Fonds) presentano Anne attraverso le sue parole, evidenziando la forza con cui la ragazzina è riuscita a raccontare il suo spaventoso quotidiano. Ne emerge il ritratto di un’adolescente che come tutte le sue coetanee vive le piccole cose nuove della quotidianità con ironia e una grandissima voglia di vivere, a dispetto dell’epoca di cui è stata drammaticamente protagonista.
Un’opera curata e attenta, che con leggerezza e attenzione può raccontare una spaventosa realtà ai più giovani senza impressionarli eccessivamente.

Il solo modo per dirsi addio, Simon Stranger

La novità in libreria
Trondheim, Norvegia. L’autore racconta al figlio che secondo la tradizione ebraica ogni persona muore due volte: quando il suo cuore si ferma e quando qualcuno pensa, legge o dice il suo nome per l’ultima volta (un po’ come in Coco: quando qualcuno ti dimentica, il tuo spirito cessa di esistere). Inizia quindi a raccontare al ragazzo la storia di Hirsch Komissar, il suo trisnonno deportato ed ucciso dai nazisti nel 1942, per colpa di un collaboratore della Gestapo. Il traditore Henry Oliver Rinnan, non pago delle sue delazioni scelse la cantina di una casa della zona come sala delle torture per gli ebrei locali. Per ironia della sorte quella stessa casa tornerà alla famiglia di Hirsch dopo la caduta del Terzo Reich. Stranger, colpito da questa coincidenza, riesce ad intrecciare la storia di cinque generazioni mantenendo così in vita il nome dei suoi avi e testimoniando le nefandezze di uno dei più spietati criminali della storia norvegese.

Storia di una ladra di libri, Markus Zusak

Una storia da cinema
Nonostante la giovane età, l’autore australiano è riuscito a ricostruire con la sua immaginazione, i racconti dei familiari ed una grande ricerca storica, l’ambientazione reale della Germania del 1939.
Ê impossibile non affezionarsi al personaggio di Liesel, la giovane e sfortunatissima protagonista che scopre il suo amore incondizionato per i libri e la lettura e li trasforma in un meraviglioso modo per evadere dal quotidiano più terrificante di sempre. Il volume scritto nel 2014 è rimasto nelle classifiche dei libri più venduti del New York Times per otto anni ed è diventato un bellissimo film.
Per chi ancora non lo conoscesse non voglio spoilerare nulla, ma quello che di più bello ho trovato in questo affascinante romanzo è la voce narrante…

Le api d’inverno, Norbert Scheuer

Un bestseller imprevedibile
Questo romanzo è ambientato nella Germania del 1944 e vede come protagonista Egidius Arimond, un ex insegnante che decide di dedicarsi all’apicoltura come fatto dai suoi antenati per anni. Produce cera, vino, liquori, miele che vende presso i mercati e le piccole attività della zona. Ha una vita ripetitiva e monotona, segnata da una sveglia all’alba, il lavoro con le arnie il mattino e i pomeriggi in biblioteca. Almeno in apparenza. In realtà insieme al trasporto di cassette piene di api pericolose, organizza la fuga di ebrei al confine con il Belgio. Una sorta di Schindler, ma un po’ meno importante e un po’ più interessato: il suo reale scopo infatti è quello di ricevere del denaro (200 marchi per ogni ebreo portato aldilà del confine) per procurarsi i medicinali antiepilettici che fatica a recuperare in tempo di guerra. Un romanzo originale ed avvincente sul livello di distorsione mentale a cui la guerra può portare.

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