4 Kidz

Kids & Dragons – Il gioco di ruolo per tutti

Quali sono il più grande pregio e il peggiore difetto di Dungeons & Dragons? Sul primo ci potrebbe essere molto da discutere, ma se dovessi sceglierne uno, opterei per il suo valore educativo (segue lista infinita di cose che migliorano giocando a D&D); sul secondo, invece, credo che saremo tutti d’accordo nell’individuare la mole impressionante di regole da imparare; soprattutto per i master, che devono studiare non solo le dinamiche di gioco, ma i dettagli di tutte le classi dei personaggi.

Questo, naturalmente, non mi ha mai impedito di investire centinaia di ore sul progettare avventure, giocare, vivere epiche campagne.
Poi, un giorno, arriva in redazione un messaggio intrigante: parlava di un gioco di ruolo fantasy in cui bastava aprire la scatola per iniziare a giocare.
Mi sono bastate queste poche parole per attirare subito la mia attenzione, soprattutto notare che grande cura era stata messa nel disegnare un modulo di gioco che fosse adatto a bambini e ragazzi, e che soprattutto considerasse come punto critico le difficoltà di quanti affetti da DSA (dislessia e discalculia in primis).

Ed eccomi quindi ad analizzare il progetto tutto italiano di Kids & Dragons, di cui sta partendo in questi giorni una campagna kickstarter a cui auguro sinceramente grande successo.

Ma quali sono i punti di forza?
Beh, come detto la possibilità di aprire la scatola e giocare subito. Il target è evidente: tutti coloro (genitori, psicologi, psicoterapeuti, docenti) che vorrebbero far giocare i propri ragazzi ma che non hanno il tempo di studiare centinaia di pagine di regole e di avventure, prima di sedersi al tavolo.

Come ci sono riusciti?
I ragazzi di Kids & Dragons hanno messo a frutto due anni di playtest e indovinato, a mio avviso, il giusto approccio: un libro mostra immediatamente l’ambientazione ai ragazzi, mentre il master non deve fare altro che leggere gli eventi sul libro dedicato, così da seguire la storia passo passo e imparare le regole poco per volta, man mano che si gioca.
Fin qui niente di particolarmente originale, solo molto ben congegnato e strutturato; la vera innovazione consiste nel rimuovere tutti i calcoli dal gameplay. Gli stessi dadi, ora, non presentano più un numero sulle facce, così come le “schede” sono modulari e non occorre tenere a memoria praticamente nulla, basta solo spostare i token per scoprire chi è il primo a fare un’azione.

Il concerto orchestrato per questo sistema di gioco, in breve, spinge l’acceleratore sull’interazione sociale, sull’immedesimazione e sul vivere l’avventura. Spostando l’attenzione dei giocatori dalle regole al contesto di gioco, Kids & Dragons si annuncia come incredibilmente accessibile e, spero vivamente, di grande successo.

Come detto, in questi giorni comparirà il progetto su kickstarter. La data di inizio campagna è fissata al 21 aprile, e non vedo l’ora di poter avere la mia copia definitiva tra le mani per poterlo sperimentare con le mie figlie.

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