Dynit Manga pubblica un gioiellino di ispirazione letteraria: la graphic novel de L’Amante di Marguerite Duras, in fumetteria dal 1 febbraio 2020. Ecco la mia esperienza a riguardo.
Recensione
Non sono una grande esperta di manga e ho affrontato quest’opera con molta curiosità, vedendo piuttosto difficile l’adattamento di un romanzo così carico di sentimenti ed emozioni complesse ad un mezzo che espressivamente mi ha sempre dato l’impressione di essere adatto a storie emotivamente meno elaborate. Kan Takahama è stata invece capace di farmi cambiare idea. La sua graphic novel è una straordinaria reinterpretazione curata con amore in ogni dettaglio.
Molto interessante anche l’analisi che l’autrice fa nella prefazione raccontando di come si sia approcciata al progetto, volendo vedere di persona i luoghi descritti nel romanzo della Duras, gli odori, gli ambienti, la temperatura ed il clima del luogo in cui si svolse questa storia così suggestiva, prima di rappresentarli su carta.
Il Giappone di questo secolo è lontanissimo dall’Indocina degli anni ’30 e per poter rappresentare la storia con la corretta ambientazione era necessario approfondirne la conoscenza e la Takahama ha deciso di farsi accompagnare da un’esperta locale e farsi raccontare qualcosa di più personale sui protagonisti della vicenda. Tutto questo lavoro di ricerca c’è e si vede.
Sicuramente influenzata dalle scene del bellissimo film che Jean-Jacques Annaud fece del libro nel 1992 (che peraltro non piacque alla scrittrice), ne ha sfruttato parecchie inquadrature, ma ha saputo rendere con un tocco personale la sua versione della storia e a trasmetterne l’intensità. Uno dei punti di forza del bestseller dell’autrice francese è il non detto, che rende ancora più carico di significati un sentimento complesso e profondo. Attraverso le tavole della fumettista giapponese, così come nel lungometraggio gli spazi vuoti e le scene senza parlato contribuiscono a valorizzarne la forza.
Trama
Raccontato in flash-back, L’amante narra la storia semi-autobiografica della scrittrice, che nel 1930 si ritrovò a vivere in condizioni di povertà estrema a Saigon, insieme alla madre vedova e ai due fratelli. A 15 anni la ragazzina andava a studiare aldilà del fiume Mekong e veniva ospitata presso un dormitorio femminile, raggiungendo la famiglia solo durante le feste scolastiche.
Durante uno di questi viaggi per raggiungere l’istituto incontra un facoltoso uomo cinese, nullafacente e con il doppio dei suoi anni. Tra i due esplode subito un’incontenibile, anomala, passione.
Mentre la giovane Marguerite, nuova a qualsiasi tipo di esperienza amorosa, decide di ottenere tutto il piacere possibile dal rapporto fisico con l’uomo senza alcun coinvolgimento emotivo (o meglio senza saperlo riconoscere), lui si innamora immediatamente della fanciulla e non è in alcun modo capace di rinunciare ad incontrarla.
Lei è povera e lo sfrutta per farsi aiutare a coprire i debiti di famiglia, e lui si presta, folle d’amore. La situazione anomala in cui è l’uomo maturo a soffrire per un’amore non corrisposto e l’adolescente che sfrutta la fortuna solo per godere (letteralmente) della situazione, ha un che di anacronistico e fa tenerezza.
Tutta la vicenda nell’epilogo cambia totalmente piega, ma per non spoilerare, vi invito a leggere la graphic novel (e il libro).
L’autrice
Mangaka affermata e molto apprezzata soprattutto in Francia, Kan Takahama è nata nel 1977 nel sud del Giappone. Per Nyx’s lantern ha ricevuto nel 2018 l’Excellence Award al Japan Media Arts Festival. Con Dynit Manga ha pubblicato L’ultimo volo della farfalla e “Il gusto di Emma“.
Nerdando in breve
Bellissimo adattamento in versione graphic novel della vera storia d’amore e passione che ha cambiato la vita della scrittrice Marguerite Duras per sempre.
Nerdandometro: [usr 4.7]
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